ADDIMORANZA s.f.

0.1 addimoranza, ademoranza, adimoranza.

0.2 Da addimorare.

0.3 F Giacomino Pugliese, XIII pm. (tosc.): 1.1; Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: F Giacomino Pugliese, XIII pm. (tosc.); Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.5 Locuz. e fras. fare addimoranza 1.1, 2.1; senza addimoranza 2.2.

0.7 1 Lo stare, soggiornare in un luogo; permanenza, sosta. 1.1 Locuz. verb. Fare addimoranza: fermarsi in luogo, trattenersi per un certo periodo di tempo; sostare, soggiornare; dimorare (anche fig.). 2 Indugio, esitazione, ritardo. 2.1 Locuz. verb. Fare addimoranza: indugiare, esitare. 2.2 Locuz. avv. Senza addimoranza: senza indugio, subito.

0.8 Milena Piermaria 28.10.1998.

1 Lo stare, soggiornare in un luogo; permanenza, sosta.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), Canz. 11.59, pag. 46: S'io pur m'alegro e tegno in voi speranza / pietanza! / d'amanza, / non s'aumilìa inver' me vostro core; / credo che per lontana adimoranza / la benenanza / vene in falanza, / e la gran gioia fenisce con dolore.

[2] Dante, Rime, a. 1321, 6.9, pag. 25: Deo, quanto fïe poca addimoranza, / secondo il mio parvente: / ché mi volge sovente / la mente per mirar vostra sembianza; / per che ne lo meo gire e addimorando, / gentil mia donna, a voi mi raccomando.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 64.12: Et quando lo re lo vedeo, cortesemente lo ademandao perché era andato, et Iasone le disse: «Segnore, concessa de cosa che la mia ademoranza in quisti payse me èy multo dampnosa, pregote devotamente che me donati licencia, ché eo voglyo andare a la pericolosa conquesta de lo vostro pecoro de auro, per lo quale sì so' venuto da miey paysi».

1.1 Locuz. verb. Fare addimoranza: fermarsi in luogo, trattenersi per un certo periodo di tempo; sostare, soggiornare; dimorare (anche fig.).

[1] F Giacomino Pugliese, XIII pm. (tosc.): Messer, se veni a gire, / nom faccate adimoranza, / ché nonn· è bona usanza / lasciare l'amore e partire. || CLPIO V 060 JaPu.14.

[2] Caccia da Siena, XIII sm. (tosc.), 8, pag. 357: Per forza di piacer lontana cosa / è prossimana al core, / e, d'esso istando fore, / lo fa sentir, ché ci pon simiglianza, / ancor ca per natura esser non osa / in altra parte intando, / ad uno loco quando / certanamente faci adimoranza. / E no sforza ragione, / pensando che di sé pinge e c[ol]ura, / onde 'l cor s'inamora, / e per essa si pone / talfiata in cento parti per ventura.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 83.24: e poy con grande menaze commandao ad Anthenore che se devesse partire davante de lluy, e sì le disse che, se per una pizola hora illo facea ademoranza inde la terra soa, lo facea morire crodelemente.

2 Indugio, esitazione, ritardo.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 2, pag. 184.28: Et altro' si dicie: optimo giudicie credo che sia quelli, che tosto intende e tardi giudica. E in dimoranza la fretta è pericolosa; onde si suol dire: che chi tosto giudica 'vaccio si penite. Et anche: ognie addimoranza è in odio, ma fa l'uomo savio.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 49, pag. 165.10: Et l'altro disse: faciendo questo, la dimoranza potrebe agevolemente impedire lo fatto nostro; imperò che, qualunque pericolo è in mare o in terra, credo che sia per cagione di lunga adimoranza; et imperò consiglio, che sanza dimoro facciamo queste cose.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 85.7: E non credo che te avesse troppo amato chi te commese tale ambassaria; e tu medesmo ay monstrato de avere manco cara la persona toa, che per tale cosa ay avuto ardire de venire a li nuostri payse. Adunca, nulla ademoranza te tenga plu in questa terra, ché, se non te parterray toste, saze cha nde incurreray periculo de morte». Anthenore, poy che appe audute cutale parole, senza licencia, se partio da lloro e con gran pressa se nde andao a la nave...

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 11, pag. 120.28: Adunca, senza tardamiento, rompate onne ademoranza e facite resolvere tutte le nave da lo puorto de Athena, e mettateve in viayo in bona fortuna, che pozate venire a lo riamme de Troya lo quale ve aspecta male per loro».

2.1 Locuz. verb. Fare addimoranza: indugiare, esitare.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1820, pag. 239: Chi ti chiede in prestanza, / non fare adimoranza / se tu li vuol' prestare: / no 'l far tanto tardare / che 'l grado sia perduto / anzi che sia renduto.

2.2 Locuz. avv. Senza addimoranza: senza indugio, subito.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 11, pag. 121.35: E lo re Agamenone a la 'mpressa descese in terra con duy suoy servituri, et intrando lo tiemplo de quella Dea Dyana con devotione offerze cierti suoy duoni in sacrificio a quella Dea. Allora, senza ademoranza, quella tempestate de mare foy attazuta e l'ayro da onnen parte se sclario e lo mare fo abonazato.

[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 13, pag. 132.37: Allora Achilles et Thelepho, proferendenosse de andare per chisto servitio, promptamente senza ademoranza se possero in viayo con multe nave e quatro milia cavalieri bene expierti, li quali con salvamiento appligaro a chella provincia de Messa.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 16.56, pag. 168.36: E mantenente, senza ademoranza, Hector con tutto lo exiercito suo yongendo all'oste, et ensendo per quella porta de la citate, che se clamava Dardanida, passao senza nulla dottanza li tiermine ove stavano le guardie de li Grieci colle bandere alte e schyate e fo a lo campo libero ove erano li Grieci assemblati colle schere loro per fare vattaglya.

[u.r. 12.07.2005]