0.1 addimostra, addimostrata, addimostrato, addimostrerà , ademostrare, adimostra, adimostrando, adimostrare, adimostrarlo, adimostrarmi, adimostraru, adimostri, adimunstri, adimustra, adimustrandu, adimustranduli, adimustranu, adimustrari, adimustraru, adimustrassi, adimustrassissi, adimustrata, adimustratu, adimustrau, adimustraula, adimustraulila, adimustrava, adimustri, adimustrimulu, adimustru.
0.2 Da dimostrare.
0.3 Jacopo Mostacci (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Jacopo Mostacci (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.).
In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300.
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.7 1 Far conoscere, mostrare apertamente (con atti, parole): rendere palese, noto; rivelare, manifestare esteriormente (detto di un sentimento, una intenzione ecc.). Anche fig. 1.1 Essere segno, indizio di qsa; significare, indicare. 1.2 Esporre, descrivere. 1.3 Spiegare, rendere chiaro. 1.4 Indicare (nel senso di consigliare). 1.5 Mostrare qno, farlo apparire in un certo modo (anche fig.). 1.6 Pron. Manifestarsi. 2 Mostrare in modo evidente, fornendo prove pratiche o attraverso argomentazioni, la verità (di un fatto, di un'asserzione); provare, confermare. 3 Far vedere, rendere visibile; scoprire alla vista. 3.1 Pron. Fig. Presentarsi, venire alla mente.
0.8 Milena Piermaria 30.11.1998.
1 Far conoscere, mostrare apertamente (con atti, parole): rendere palese, noto; rivelare, manifestare esteriormente (detto di un sentimento, una intenzione ecc.). Anche fig.
[1] Jacopo Mostacci (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 4.3, pag. 152: Mostrar vor[r]ia in parvenza / ciò che mi fa allegrare / s'ausasse adimostrare lo mio talento; / tacer mi fa temenza, / ch'io non auso laudare / quella in cui è tut[t]o compimento.
[2] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 1.57, pag. 194: già son te sì fedele / che non faccio altro mai che 'l tuo piacere? / Ché con pietoso pianto / e con umil mercede / ti so' stato a lo piede / ben fa quint'anno a mercé chedere, / adimostrando sempre il dolor meo, / ch'è sì crudele, e la mercé sì umana: / fera no è sì strana / che non fosse divenuta pietosa; / e tu pur d'orgogliosa / mainera se' ver' me sempre restato...
[3] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 31, pag. 83: parmi che lor non aggiano bieltate; / quando posso la mia donna membrare / son neiente le laude che son date: / ma' che vorria ch'Amor tanto in parlare / mi desse graza ch'io con veritate / savesse a tutta gente adimostrare / com'è somma de l'altre donne nate. / Dëo, che maraviglia sembreria / a dir tanta smisura di bellezze, / quante son quelle di madonna mia!
[4] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), Canz. 7.34, pag. 32: ond'io son ric[c]o da llei, conoscendo / che 'l suo valore avanti m'ha corètto / de lo dispetto / dov'era, [pur] pensando, ritemendo. / Io portai mia feruta lungiamente / celata, ch'io non volli adimostrare / per non gravar la sua ferma conscienza: / fe' com'omo salvag[g]io veramente: / quand'ha rio tempo, forza lo cantare / co lo sperare / ca 'l buon vegna, ch'abassi sua doglienza.
[5] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 10.47, pag. 68: solo figura / mantenea d'omo, e non punto scïensa / e l'altra caunoscensa / de la ragion, la qual or (non tutt') aggio: / unde vivea ferale oltraselvaggio. / Del dolor che porgea in me, mainera / chero ferma e cagione adimostrare, / e, volendo contare / con' riformava in me suo gran tormento: / non tormentava me di dogl[i]a fèra / come sensibil corpo in dar penare, / ma solo in dizïare, / tardando ciò che m'er'a piacimento...
[6] Memoriali bologn., 1279-1300, 6.14, pag. 15: Lungo tempo azo soferto / ché non volsi ademostrare / lo meo 'namorar cuperto: / non finava de pensare, / vogliendomene cellare, /ch'altri non ve s'adornasse.
[7] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), Tenz. 85.1, pag. 237: Sed io potesse adimostrarlo fòre, / o co la lingua dirlo apertamente / al passo ov'è condotto lo mio core / e ciascun membro ïncarnatamente, / eo sacc[i]o che pietà n'avrebe Amore...
[8] Off. Flagell. S. M. di Pom., a. 1329 (tosc.occ.), 141, pag. 220.22: Oratio doppo la Comunione. Signor mio (Iesu) (Christo) dulcissimo, io indegno di ricevere el tuo sacratissimo corpo e sangue ti prego per quella immensa charità la quale adimostri in questo altissimo e mirabilissimo sacramento cche più giammai non mi lasci da te separare nè debba di quella sacra Comunione privare, in modo che esso tuo corpo e sangue pretiosissimo sia sempre dolceçça e suavità all'anima mia...
[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 1.243, vol. 1, pag. 154.22: Non si partiu da lu jocu tanfin que issu non fu chu[m]putu, nìn eciandeu non manifestau nì adimustrau alegria a quilli qui li sediannu apressu; anti continni lu summu gauyu c'appi intra di si medemmi.
[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 4, vol. 1, pag. 122.26: Ma in Tulliu issa la fortuna adimustrau principalmenti li soy sforzi, facendulu rigi di Ruma, lu quali era statu servu casanatizzu. Lu quali appi gracia di regnari lungamenti et appi quatri triumphy infra V anni.
[11] N. Quirini (ed. Lazzarini), XIV pm. (venez.>trevis.), Amor, se eo falisse, 36, pag. 94: E se a tal modo, amor, non la te pigli / questa ve[n]di[ca]triçe / de mi et enganatriçe / de la tua fede, perchè non la sente, / de ti clamar porromi pienamente, / adimostrando come / è falso lo tuo nome, / e che ad enganno senpre ti assotigli. / E non ti meravigli / se troppo ardir ti senbla quel ch'eo dico / chè certo eo non fatico / en dimostrare palese et aperto / che amando...
[12] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX. 4.13, pag. 602.13: e questo v'ha assai manifestato la stoltizia di Calandrino, al quale di niuna necessità era, a voler guerire del male che la sua semplicità gli faceva accredere che egli avesse, i segreti diletti della sua donna in publico adimostrare. La qual cosa una a sé contraria nella mente me n'ha recata: cioè come la malizia d'uno il senno soperchiasse d'un altro con grave danno e scorno del soperchiato: il che mi piace di raccontarvi.
1.1 Essere segno, indizio di qsa; significare, indicare.
[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 30.21, pag. 113.4: La sicunda nocte fo sentutu mayure remure, et tantu ki parse ki tucta la ecclesia da li fundamenti se dirrupassi. Da tandu in dananti non fo sentutu nullu remure, e kistu remure sì adimustrava ki llu malvasu spiritu contra sua vogla e sforzatamente se partiu da killa ecclesia.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), Dedica, vol. 1, pag. 9.29: Considerandu eu adonca, o Rigi et signur benignissimu, que lu libru lu quali se chama Valeriu Maximu intra tucti l'altri libri di li Gentili conteni et adimustra multi bellissimi essempli di virtuti, li quali su multu utili a sapiri ca issu ricunta li dicti et li facti nutabili di li gentili homini di Ruma et di l'altra genti furistera...
[1] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 5.484, pag. 221.12: Or non è egli grande stoltizia che l'uomo pressuma oltre alla sua forza, e faccia le 'mprese più che non porta il suo potere? Onde bene l'addimostra la Chiosa sopra quella parola di Ieremia profeta: Superbia eius et arrogantia eius plusquam fortitudo eius: La superbia prossume più che non è la forza; l'arroganza s'attribuisce falsamente quello che non ha: e l'uno e l'altro è grande isciocchezza.
1.4 Indicare (nel senso di consigliare).
[1] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), Re 9.24, vol. 3, pag. 47.7: Il quale rispuose: ecco, in questa città sì è uno uomo di Dio, nobile; e ciò che dice senza dubbio interviene; ora andiamo a lui; forse addimostrerà della nostra via, per la quale noi siamo venuti. 7. E Saul disse al servo suo: ecco che noi anderemo; che porteremo all'uomo di Dio?
1.5 Mostrare qno, farlo apparire in un certo modo (anche fig.).
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 5, vol. 1, pag. 94.27: Lu quali factu aiunsi a la morti di Paulu semelyanz[a] d'un altru triunfu, ca duy fiati, o Paulu, Macedonia ti adimustrau claru a la nostra citati: et quandu tu eri sanu per li soy spolgi, et a la morti quandu fusti sustinutu a li soy spalli.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 8, vol. 2, pag. 139.31: Et di tantu se adimustrau issa plù indigna di ricipiri quilla iniuria quantu issa lu sustinni con plù eguali animu.
1.6.1 [Con soggetto astratto:] manifestarsi concretamente, incarnarsi.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 9, vol. 2, pag. 95.11: Ma Scipio lu Affricanu superiuri, lu quali li dei inmortali volsiru que nassissi per tal que fussi homu in lu quali se adimustrassi la virtuti efficacimenti supra tuctu lu cuntu di li homini, dicisi que li anni di la sua adhulescencia li primi issu fu un pocu di dissolta vita...
2 Mostrare in modo evidente, fornendo prove pratiche o attraverso argomentazioni, la verità (di un fatto, di un'asserzione); provare, confermare.
[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 9.136, pag. 137: Reina\... meno del tuo bel parlare / Già preso, che della tua novella statura. / So che llaudare, per quanto m'à' detto, / E credo assai a queste tue parole. / Ma ben vorrei poter parlar di fermo; / Sì ch'io ti priego, che ti piaccia alquanto / Adimostrarmi le gioie ch'à' detto, / O sostener ch'io la lor forma tocchi.
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 8, vol. 1, pag. 191.22: E quantu in issu fu, issu mitigau la amaricanza di la confusiuni publica prunusticandu tranquillitati et sedaciuni di la discordia, e convinivili et maraviliusame[n]ti adimustrau que issu era usureru di li soy dinari, non di lu sangui civili.
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), Rubricario, vol. 1, pag. 6.1: cap. 7, di lu studiu et di la industria, cap. 8, di la vita ociusa, cap. 9, ad adimustrari quanta esti la virtuti di la eloquencia, cap. 10, quantu vali in parlari lu modu di lu pronunciari et lu motu convinivili di lu corpu.
3 Far vedere, rendere visibile; scoprire alla vista.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 3, vol. 2, pag. 75.11: Sentencia multu stalyata, ma non pertantu furtilizata per alcuna rasuni. «Ca la ligi - dis'issu - ti determinau skitti li mei ochi a li quali tu adimustri la tua beliza.
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 4, vol. 2, pag. 41.10: Con zò sia cosa que in la meza parti di lu mercatu per unu grandi terremotu la terra s'aprissi et adimustrassi una gran vuragini oy abyssu, et fussi statu rispostu da li agureri qui skittu quillu putia inchiri quilla vuragini lu quali fora valurusissimu et multu prufitusu a la patria...
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 3, vol. 1, pag. 116.29: cap. IIJ, di la pa[ci]encia. 1. Per nobili operi di homini insemblamenti et di femini la furtizza se adimustrau a li ochi di li homini e pregau la paciencia qui vinnissi ananti et adimustrassissi per certu, non firmata di radicati pluy debili commu mancu habundanti di nobili spiritu...
3.1 Pron. Fig. Presentarsi, venire alla mente.
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 137.27: Ma dementri que eu incercu exemplu di quista cosa, chò esti di constancia, guardandume ben intornu imprimamenti mi occurri et se adimostra la constancia di Fulviu Flaccu. Issu Fulviu Flaccu avia pilyata per forza d'armi Cappua, la quali era stata rebellata a li Rumani et aviassi falsamenti arinduta ad Hannibal per li soy falsi prumissiuni.
[u.r. 03.09.2019]