ADDIRITTO agg./avv.

0.1 addiritto, adricta, adrig.

0.2 Da diritto.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.).

0.6 N Cfr. diritto.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Eretto in verticale; [detto specif. dell'essere umano o di un oggetto che ne abbia le sembianze:] che sta in piedi. 1.1 [Detto di una creatura vivente, con valore positivo:] che ha un corpo (e specif. gli arti) ben conformato, atto a sostenere una corretta postura eretta (in opp. a sciancato). 2 Avv. Senza comportare la presenza di alcun oggetto o soggetto intermedio, in modo da mettersi in relazione (con un det. oggetto o soggetto) senza l'interposizione di terzi. 3 Avv. Conformemente a verità o a quanto prevede un canone codificato e condiviso di giustezza, a ragione. 3.1 [Detto di una persona]: che si comporta in modo eccellente (secondo un criterio di valutazione codificato e condiviso).

0.8 Milena Piermaria; Elisa Guadagnini 27.03.2006.

1 Eretto in verticale; [detto specif. dell'essere umano o di un oggetto che ne abbia le sembianze:] che sta in piedi.

[1] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), I, st. 7.8, pag. 147: L'anima del compagno amantinente / aparve lì adricta de prexente.

1.1 [Detto di una creatura vivente, con valore positivo:] che ha un corpo (e specif. gli arti) ben conformato, atto a sostenere una corretta postura eretta (in opp. a sciancato).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 624, pag. 172: La glorïa dexena sí è la gran beltae [[...]] el g'è zascun illoga e san e alegroso, / De temperadha forma, intreg e specïoso / E fresc e ben formao, facent e gratïoso, / Adrig e mond e zovene, compio e solazoso.

2 Avv. Senza comportare la presenza di alcun oggetto o soggetto intermedio, in modo da mettersi in relazione (con un det. oggetto o soggetto) senza l'interposizione di terzi.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 104, pag. 343.42: La morte, e le fatiche sono forme orribili a vedere, ma certo non all'essere, chi le potesse ragguardare addiritto, e rompere le tenebre della ignoranza.

3 Avv. Conformemente a verità o a quanto prevede un canone codificato e condiviso di giustezza, a ragione.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 9, pag. 14.32: Tu vogli sapere, se Epicuro riprende addiritto coloro, che dicono, che il savio tenendosi appagato di se medesimo, non gli bisogna amico.

3.1 [Detto di una persona]: che si comporta in modo eccellente (secondo un criterio di valutazione codificato e condiviso).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 626, pag. 260: A la perfin [[...]] A tenir quest donzello consent lo cavalé, / Lu no sapiand k'el fosse quel inimig crudé, / Pensand k'el foss tal fante com g'aveva mesté. / Stagando lo demonio in forma de so fante, / Molt era in casa soa adrig e percaziante...

[u.r. 25.05.2006]