ADDOLORARE v.

0.1 addolarata, addolarati, addolorando, addolorarannosi, addolorare, addolorassimo, addolorata, addolorati, addolorato, addolorava, addoloro, addoloròe, addoluri, adollorare, adollorata, adollorate, adollorati, adollorato, adollorava, adolloravano, adolloravasse, adollorie, adolora, adolorando, adolorare, adolorarsi, adolorata, adolorate, adolorati, adolorato, adoloratu, adolori, adoloro, adulura.

0.2 Da dolore.

0.3 Poes. an. urbin., XIII: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.); Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.7 1 Procurare dolore (fisico o spirituale); tormentare (nella carne), affliggere, rattristare (qno o qsa). 1.1 Infliggere pene (d'amore). 2 Provare dolore (spirituale), soffrire; affliggersi, disperarsi, dolersi (di qsa). 2.1 Pron. [Nello stesso signif., con rif. anche al dolore fisico]; anche fig.

0.8 Milena Piermaria 24.03.1999.

1 Procurare dolore (fisico o spirituale); tormentare (nella carne), affliggere, rattristare (qno o qsa).

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 51, pag. 176: Ispre[i]o pensamento di valere, / e, s'io unque valsi, maladico l'ora, / per quel ch'ogni vertute mi adolora...

[2] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 2, pag.. 490: peccato, / si ·nno tu, fillo mio dilicato, / et or te ve[io] in croce clavato! / Nullo çe vene cun medecina / a la tua carne ollosa e ·ffina: / e quando a ·nnui pungne la spina, / cùrrece el prossemo e la vicina. / Si' addolorato co li bulluni / ke ·tte fôr ficti crudeli e ·bbruni...

[3] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 9, pag. 93: Ciò che non puoi con mano, la lengua lasse fare: / non hai lengua a centura de saperle gittare / parole d'adolorare, che passan le corate?

[4] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 7, pag. 113.18: et questa è quella cosa et quel fatto che più mi disconforta et più m'adolora lo mio cuore».

[5] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1626, pag. 81: Caro fillio dolçe e bello, / tu se' facto mio coltello, / k'el mio core ài trapassato, / tu ke fosti el mio portato; / la tua madre ài ocisa, / adolorata e conquisa...

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 105.16: Ancora non te deve adollorare l'arricuordo de quillo tuo marito perduto...

1.1 Infliggere pene (d'amore).

[1] Poes. an. urbin., XIII, 18, pag. 578: Amor, perké mme langni / e pperké mm'addoluri / e dunime sconforto?

2 Provare dolore (spirituale), soffrire; affliggersi, disperarsi, dolersi (di qsa).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 24, pag. 90: Fatto lo iorno, ed eo arcomenzava; / qual più me 'ncalzava, quella emprendìa: / non venìa fatta como pensava, / addolorava che no la compìa; / el dì se ne gìa, ed ecco la notte, / a darme le scorte com'ell'era usata.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 246.1: nel quale luogo il detto Enrico, dicendo che figliuolo d'imperadore non dovea stare in carcere, alla sua vita impuose fine: onde lo 'mperadore molto addoloròe...

[3] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 12.5, pag. 728: Ond'io pensoso più spesso addoloro, / che quel che giace in sul letto ammalato: / però che 'n cassa, in mano, in borsa o a lato / non vuol con meco nessun far dimoro.

[4] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), lett. 69, pag 180.2: E per certo quando ci ricordiamo che il nostro dolce Cristo sia da voi amato, tutti ci trasformiamo in voi, però che vedendo quanto esso è in verità e poco amato e conosciuto, adolorando molto, niente meno fa cresciare in verso la carità vostra l'amore e 'l desiderio...

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 249, pag 296: Chi tene monarchia ben ristora: / lo 'mperio n'adolora, / vegendo in che malora / manca Agusto, / là dove imbusto / e di legname frusto / si cuopre co' suo' fregi.

2.1 Pron. [Nello stesso signif., con rif. anche al dolore fisico]; anche fig.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 71, pag. 171.1: Dunque io non mi debbo crucciare, nè addolorare, perch'io affretti un poco di tempo la morte, ch'a tutte le cose è comune.

[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 8, pag 68.5, col 2: La mente e 'l corpo stanno penosi vitiosamente e virtuosamente quando e sentimenti s'exercitano ne' loro penosi oggecti: onde la volontà s'adolora.

[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 13, pag 110.9: Allegrezza è riposamento e contentamento d'animo in allegrarsi d'alcuna dilettazione tanto quanto si conviene. Trestizia è in tre modi: primo, adolorarsi d'alcuna cosa più che non si dee...

[4] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu duluri, cap. 6, pag 580.37: a la staxuni chi intra lu ventu pir li pori di lu corpu sudatu e tropu riscaldatu, porta grandi inflatura di corpu e di flanki, undi lu cavallu si ndi affligi et adulura fortimenti: e kistu duluri si diki duluri di ventusitati.

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 19, pag. 184.9: E Breseyda, che non manco monstrava de avere amato Troylo, compigitavalo multo et adolloravasse con gran planto de la soa ventura cha se sparteva da lluy.

[6] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 13, vol. 6, pag. 430.6: Elli averanno dolori e tormenti, e addolorarannosi quasi come partorissono; ciascuno si maraviglierà intra lo suo prossimo, e le loro faccie saranno arse.

[u.r. 18.07.2005]