ADDORMENTAMENTO s.m.

0.1 addormantamento, adormentamento.

0.2 Da addormentare

0.3 Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.)

0.7 1 Fig. Perdita di sensibilità, senso di intorpidimento (di una parte del corpo). 2 Caduta in stato di incoscienza. 2.1 Fig. [Nel linguaggio amoroso:] l'atto o l'effetto dell'affascinare, sedurre, incantare.

0.8 Milena Piermaria 18.07.2005.

1 Perdita di sensibilità, senso di intorpidimento (di una parte del corpo) (fig.).

[1] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 58.24: Onde quando dopo cibo o bere comincerae a gittare scialiva per bocca, e' labbri tremeranno et ne la lingua sarae ardore, et ne' denti adormentamento, intendesi ke quella cosa sia stata avelenata o velenosa.

2 Caduta in stato di incoscienza.

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 3, 130-136, pag. 107.37: E questo volle significare per la luce vermiglia, e per lo suo addormentamento, e passamento di Acheron, e svegliamento che ebbe poi di là...

2.1 Fig. [Nel linguaggio amoroso:] l'atto o l'effetto dell'affascinare, sedurre, incantare.

[1] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 29, pag. 22.13: dunque non fu maravillia, con tucta la mia provendença, se io m'adormentai a força di voce né se io m'uccisi, ché tuctavia seguiscie la morte l'adormentamento d'amore, sì come v'ò decto dinançi dell'huomo che s'adormenta alla serena, e del liocorno alla pulçella, et di questo Argus s'adormentò sì malvagiamente.

[u.r. 18.07.2005]