ADDORMENTATO agg.

0.1 addormentata, addormentate, addormentati, addormentato, adormentado, adormentai, adormentata, adormentate, adormentati, adormentato, adormentaty, adorminthai, adurmentata, adurmentatu, adurmintati, adurmintatu.

0.2 V. addormentare.

0.3 Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.): 1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Serventese Lambertazzi, XIII ex. (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. mezzo addormentato 1.

0.7 1 Che dorme, che è in stato di sonno; intontito dal sonno. 1.1 Sost. 1.2 Estens. Stordito, intontito nella volontà e nei sensi; inebriato. Anche fig. 1.3 Fig. Incurante di qsa, poco attento a qsa; disattento, distratto. 1.4 Fig. [Di un luogo:] rimasto inutilizzato, non frequentato. 1.5 Fig. [Di un lume:] spento, esaurito. 1.6 [Di una virtù o simile:] non esercitato, non perseguito. 2 Estens. [Che si trova in una situazione d'inerzia mentale e/o morale:] adagiato nel piacere, nei beni materiali; immerso, caduto nel vizio, nel peccato. 2.1 [In senso strettamente cristiano:] inoperoso, negligente verso Dio, che non s'adopera per la propria salvezza. Anche fig. 3 [Di un sentimento, un istinto ecc.:] sopito, represso, che è acquietato; [dei sensi, della facoltà intellettiva:] che manca di acutezza, sensibilità; intorpidito, ottuso. 3.1 [Dell'appetito:] ridotto, diminuito. 4 Visto in sogno, sognato.

0.8 Milena Piermaria 10.06.1999.

1 Che dorme, che è in stato di sonno; intontito dal sonno.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1282, pag. 55: Et el se retorna ali soi frai / Sí li trova adorminthai. / Ora ge dixe lo segnore / E sí ge dixe con grande amore: / «Ora dormí e sí possá / Ke 'l meo tempo è aprosimá.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 6, pag. 12.20: che se i príncipi mettono il loro sovrano bene nei diletti corporali, il popolo gli à in dispetto; conciosiacosachè perda l'usaggio di ragione e d'intendimento, e quasi sono come ebbri e adormentati, che non possono usare ragione...

[3] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 434, pag. 864: e a Tibaldello gli àno ordenato, / quando serà la sira adormentado, / doverli tòre un bom porco castrato / dentro la stalla.

[4] Novellino, XIII u.v. (fior.), 99, pag. 351.3: E così stettero tanto che 'l sonno giunse e furo tutti adormentati.

[5] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 16, pag. 37.9: Odendo l'omo questa voce, sì si adormenta, e quando ella lo vede adormentato sì li viene sopra e uccidelo.

[6] Simintendi, a. 1333 (tosc.), Suppl. L. 9, vol. 4, pag. 5.20: e tenuta dal piacevole riposo del sonno, spesse volte vedea quello ch'ella amava; e pareale congiugnere lo corpo al fratello: e arrossì; avegna ch'ella giacesse addormentata.

[7] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 97.20: et eranu quasi tucti adurmintati, quandu killa vuchi vinni a pPalinuru et sì li dissi: « O Palinuru, sachi eu su lu deu di lu sopnu...

[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 35, pag. 293.8: E mentre le serene le senteno dormentati, abandonate le loro nave de lo regimento de lo guberno, incontenente voltano le nave a lo naufragio e perisseno per malo goberno e tucti li naveganty dintro adormentati annegano.

[9] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII. 4, pag. 461.12: cioè che la donna lui inebriasse per poter poi fare il piacer suo mentre egli adormentato fosse.

- Locuz. agg. Mezzo addormentato: non completamente sveglio, assonnato, insonnolito.

[10] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Adriana., pag. 95.13: Oh lassa! io allora dormigliosa mi svegliai, e mezza addormentata cercava d'abbracciare Teseo.

1.1 Sost.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 150, pag. 444.10: Alle publiche cose non ardirebbe di salire, alle quali se pur sospinto fosse per li meriti d'alcun suo, come uno adormentato si starebbe in quelle...

1.2 Estens. Stordito, intontito nella volontà e nei sensi; inebriato. Anche fig.

[1] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 86.30: E per chagione de lo sonno d'amore vegniono tucti li perichuli, e sono tucti quanti adormentati chome l'unichorno s'adormenta a la pulcella e l'omo che s'adormenta a la serena e possa l'ucide.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 1, 10-12, pag. 7, col. 2.4: Io non so ben ridir . Vole dire che l'ommo non se accorge quando entra in tali vizii, perché la deletacione sensitiva teni l'umana natura sí adormentata, che la non se sente.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 4.18: o vero, però che·lla dilezione sensitiva tiene la umanitade sì addormentata, che non si sente, si entra ne' vizj; d[ice] che era pieno di sonno, cioè non adoperante virtù. Il sonoglioso molte volte erra la via. Sonno è imagine di morte; e però uscío del cammino, ed entrò nella selva.

[4] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 2.6, pag. 20: In sul coperchio d'inferno i gattivi / pusillanimi nieghi sciagurati / piangendo nudi, tristi, amaliati, / che si può dir che non fusser mai vivi: / utili no, nè fuor molto nocivi, / caldi nè freddi, quasi adormentati / perchè dal ciel, dall'inferno sdegnati / senza speranza si lamentan quivi.

[5] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 341, pag. 216.17: Lotto, castissimo, addormentato di troppo vino, fuggendo al monte, ebbe a fare co le figliole come fossero sua moglie.

1.2.1 Privo di sensi, svenuto.

[1] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 3, pag. 25.20: Pone l'altore che nella fine di questo ch.o che per un tremuoto grandissimo e una luce overo baleno grandissimo e per un grandissimo vento isbighottisse sì forte ch'egli chadesse addormentato e quasi tramortito.

1.3 Fig. Incurante di qsa, poco attento a qsa; disattento, distratto.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 51.21, pag. 203: de la Bontà deletta: / «O Bontà nobelissima, co te vedemo afflitta! / Chi ne farà venditta, che tanto si sprezata?». / La Lege de la grazia co lo suo parentato / fanno clamore en alto sopra lo ciel passato: / «O Patre onnipotente, pari addormentato / d'esto danno scontrato, ché onne cosa è guastata».

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 67, terz. 1, vol. 3, pag. 243: Per non mostrar, ch'e' fosse addormentato, / nel detto anno di Luglio, con grand'oste / mandò il Duca il suo Conte pregiato.

[3] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Prologo NT, vol. 9, pag. 6.14: Ma se de' molti egli è da cercar la verità, il perchè ritornati all'origine greca, non correggiamo quelle cose le quali ovver da viziosi interpreti son state mal translate, ovver da presuntuosi imperiti perversamente emendate, ovver sono state dalli addormentati notarii aggiunte o sminuite?

1.3.1 Non bene sveglio; privo di vitalità.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 159, pag. 382.5: e sempre parea addormentato, se non quando avesse veduto una ronzina; allora rizzando la coda, un poco anitriva e spetezzava.

1.4 Fig. [Di un luogo:] rimasto inutilizzato, non frequentato.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 275.29: Poi che ebbe dati questi detti, tolle sè dall'alta sedia, e prima isveglia gli adormentati altari de' fuochi d'Ercule, e isveglia le cose sacre, le quali poco dinanzi aveva celebrate, e allegro va ai piccoli Dei, e sacrifica le pecore elette di due denti, secondo la consuetudine...

1.5 Fig. [Di un lume:] spento, esaurito.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Ero., pag. 187.7: Certo essendo presso l'aurora, e già era la lucerna addormentata...|| Cfr. GDLI [5] 'fioco, sul punto di estingurersi'

1.6 [Di una virtù o simile:] non esercitato, non perseguito.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 1, vol. 2, pag. 196.14: Adonca que cosa esti plù layda di quisti vicij, et que cosa esti qui mayur dalmayu faza, per li quali la virtuti se sfracachanu et li vittorij se debilitannu e la gloria eciandeu standu adurmentata se converti in infamia...

2 Estens. [Che si trova in una situazione d'inerzia mentale e/o morale:] adagiato nel piacere, nei beni materiali; immerso, caduto nel vizio, nel peccato.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 77.21: La seconda è appellata contemplativa, perciò ch'ella è in pace di cuore, nè punto non s'intramette dell'opere di fuori, e non intende se non a Dio cognoscere, e amare; ond'ella è fuori di tutte l'altre cure, e altresì come addormentata, ma ella è isvegliata dentro a pensare di Dio, ed a lui amare, e non disidera se non lui avere...

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 54.77, pag. 321: Nixum de lor sta apensao / d'oise dir: «Scaco zugao». / Tuti sum sì adormentai / en soi deleti, per lor gai, / che l'ennimixi lor mortai, / semper vejenti in li lor guai, / subitamenti li àm preixi, / sensa poese esser defeisi: / sì che tuta la festa lor / lì è convertia em gram dolor.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 53, pag. 116.1: Ma il grave sonno spegne i sogni, e attuffa il cuore nel profondo, sicchè non ha neuno intendimento. Per qual cagione non confessa neun uomo i suo' vizj? perocch'egli è fitto, e addormentato ne' vizj.

[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 475.18: più o il male o il bene che di quella vittoria avveniva alla republica. Imperò che com'ella giovava rendendo pace, così in altro caso nocea levando loro da dosso Annibale, per la cui entrata in Italia il popolo romano, addormentato in pigrezza, aveva adrizzato a virtude...

[5] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 21, pag. 280.23: «L'animo pigro, adormentato ne' peccati, è percosso di fragelli, acciò che si desti.»

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 61, pag. 66.24: E quantunque saper non possiamo qual si fosse, di queste o forse d'alcuna altra, la maniera con la quale la grazia di Dio toccò l'autore adormentato dal sonno mentale, credesi nondimeno per molti che da tribulazioni fosse tocco...

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 35, pag. 61.11: Perpetuo è quel sonno mentale, il quale, mentre che ostinatamente ne' nostri peccati perseveriamo, ne sopragiugne l'ora ultima della presente vita e, in esso adormentati, nell'altra passiamo, là dove, non meritata la misericordia di Dio...

2.1 [In senso strettamente cristiano:] inoperoso, negligente verso Dio, che non s'adopera per la propria salvezza. Anche fig.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 79.166, pag. 394: Contra l'acidia me aproai, / chi tem li cor adormentai, / morti e peigri a tuto ben; / de la quar monti mar ven, / desprexiacion metando for / e pusillanimitae de cor...

[2] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 23.17: Qua stanno adormentaty, pigry et nigry genty, pena sostene ma che sia co l'autry per demostranza de loro vanetate».

[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), lett. 15, pag. 62.13: e puoi veggio il mio Signore da me disonorare, che per certo mi pare, che chiunque ama Cristo, si dovesse vestire a bruno, e piangere, e di dolore morire; ma no' semo addormentati e quasi morti. Oh Dio abbandonato!

[4] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 23, pag. 290.8: delle sue piaghe, il quale non solamente, coll'aiuto di Gesù Cristo, il puote da morte guardare, ma conducerlo a perpetua vita. E questo è quello che la S. Chiesa continuo ne tuona nelli orecchi, acciò che ci destiamo, se adormentati fossimo...

2.1.1 Sost.

[1] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 3, cap. 4, pag. 56.29: O peccatori, o indurati, o tracotati, o addormentati, isvegliatevi, risentitevi, aprite gli occhi, ravvedetevi! Iesù per voi crocifisso vi chiama.

[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), lett. 71, pag. 185.19: O anime accecate e freddissime che non si danno ad avere e gustare il dolce Cristo benedetto! Destisi gli addormentati, suscitino e già quasi morti.

[3] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 21. (1374), pag. 88.10: ora scendiamo a cognosciare la miseria e la negligentia nostra - o adormentato, destati! -, e così saremo umiliati, trovandoci nell'abisso della sua carità.

3 [Di un sentimento, un istinto ecc.:] sopito, represso, che è acquietato; [dei sensi, della facoltà intellettiva:] che manca di acutezza, sensibilità; intorpidito, ottuso.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 71.40, pag. 301: Cielo umano passa, l'angelico trapassa, / ed entra en la caligine col Figlio della Virgine. / Ed en Deo uno e trino, loco i se mette el frino: / lo 'ntelletto posato, l'affetto addormentato.

[2] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), Libro 10, pag. 629.10: Dà suono senza mente e compone i passi dell'andante, chente fama è le figure volare compiuta la morte, o vero quali sogni scherniscono li addormentati sensi.

[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 9, pag. 88, col. 1.15: Quando il volere non puote altro desiderare che quello che egli crede che voglia il suo creatore: allhora tutta la sensuale volontà e l'actitudine a peccare nella mente e nelli sensi è adormentata.

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 588.23: 64. Dorme lo ingegno ec. Dice Beatrice a l'Autore: molto è adormentato lo 'ngegno tuo, s'elli non discerne...

[5] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 5, pag. 210.17: la innata concupiscenzia, che nella vecchia carne e nell'ossa aride era addormentata...

[6] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 62. (1376), pag. 262.20: Così la sposa di Cristo, piena d'amore, s'adormenta nella pace dello sposo suo. Adormentati sonno e' sentimenti suoi, ché, se tutte le tribulationi venissero sopra di lei, ponto non se ne cura...

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 143, pag. 442.24: Ma, per ciò che l'adormentato intelletto di molti, né per disciplina, né per sollicitudine, né per utili essempli non si può destare né inducere da alcuni stimoli a volere la fatica...

3.1 [Dell'appetito:] ridotto, diminuito.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 48, pag. 376.31: E, così come essi non furono contenti solamente alle dilicate vivande, né a' savorosi vini, né eziandio a' salsamenti spesso eccitanti il pigro o adormentato appetito...

4 Visto in sogno, sognato.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 164, pag. 405.22: Di che essendo costui in questa sonnolenzia e addormentata gloria, avvicinandosi all'aurora, il detto Riccio si svegliò e quasi come uomo uscito di sé...

[u.r. 18.07.2005]