ADDOSSO (1) avv.

0.1 addosso, adoso, a doso, adosso, a dosso, adossu, aduosso.

0.2 Da dosso.

0.3 Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.): 2.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Doc. prat., 1305; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Lett. sen., 1311; Stat. lucch., 1362; Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.).

In testi sett.: Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Stat. venez., 1366; Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. avere addosso 1.1; avere gli occhi addosso 1.3.4; essere addosso 3; levarsi d'addosso 1.3; mettersi addosso 1.3; pigliare addosso 1.1; portare addosso 1.3; sostenere addosso 1.3; tenere addosso 1.3; trarre d'addosso 1.1, 1.3.5.

0.7 1 Sulla persona, sul corpo. 1.1 [Rif. a indumenti, ornamenti, armi e ogni altro oggetto che possa essere indossato sopra il corpo o tenuto con sé (spesso come portafortuna)]. 1.2 [Rif. ad attributo fisico (che ricopre il corpo, lo riveste, o che è distribuito su esso)]. 1.3 [Rif. a qsa che poggia, che grava:] sulle spalle, sulla schiena, sul dorso (anche di animali). Estens. Sopra il corpo. 2 Dentro (nel corpo o nell'anima), interiormente (in senso morale); in mezzo al corpo, tra le carni (di qsa che sta infilzata). 3 Contro.

0.8 Milena Piermaria 07.09.1999.

1 Sulla persona, sul corpo.

1.1 [Rif. a indumenti, ornamenti, armi e ogni altro oggetto che possa essere indossato sopra il corpo o tenuto con sé (spesso come portafortuna)].

[1] Forese Donati, Rime, a. 1296 (fior.), 1.2, pag. 85: L'altra notte mi venne una gran tosse, / perch'i' non avea che tener a dosso; / ma incontamente che fu dí, fui mosso / per gir a guadagnar ove che fosse.

[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 70, pag. 289.9: E' stette in questa foresta gran tempo; poi tornò a casa alla moglie co' panni tutti squarciati, con pelli di leoni a dosso.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. l. 7, cap. 34, pag. 249.21: Avevavi una gente di Garamanti che molto danneggiavano Cesare, e avevano adosso cuoia d'orsi et ossa di testuggini marine per iscudi, e' dardi portavano in mano...

[4] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 24, pag. 115.29: E nota che elitropia è una pietra pretiosa, la quale à questa virtù e proprietà, che qualunque persona l'à a dosso non può essare veduta...

[5] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 10, pag. 79.32: ma dire, o credere, che chi porta tale, o tale vangelio, o tale orazione addosso, non potrà morire di mala morte, o camperà di cotale pericolo, questo è peccato...

[6] Stat. lucch., 1362, cap. 14, pag. 94.27: Armellino veramente niuna donna di qualunqua condictione o stato sia possa portare o tenere in dosso o a dosso o sopra sè in alcuno modo...

[7] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 42.14: Al male del chadere si vòle dire questa oraçione; e portala addosso chom' è scrito quie: Nel nome del Padre e del Filiuolo e dello Ispirito Santo Amen.

[8] Stat. venez., 1366, cap. 155, pag. 72.21: va parte che, del tutto, alcuno officiale né alcuna altra persona no olsi né debia, in quel medesmo Riolto Viere, alcuna cosa fare incantare altro che argento, oro, perle, navilii, possessioni, imprestidi et ogni altra cosa la qual se pò legiermente adosso et in mane portare...

[9] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 12, pag. 100.4: E venne in tanta diferenza, che quando voleva che lla moglie dormisse cho llui, la facieva cierchare tutta inanzi ch'ella entrasse nel palagio o in chamera da questi ischerani, s'ella avesse chosa da offenderlo adosso.

[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 88.1: Aduosso portavano uno farsetto de panno de lino bianco como noi.

[11] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 18, pag. 178.24: E non portava armatura nulla altra aduosso, se non solo l'arco in mano colle sagette a llato dentro a lo tarchaso.

[12] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 9, 22.3, pag. 116: Che uomin sete voi e perché questa / tasca portate a dosso?

- [Rif. al cavallo].

[13] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la guardia ..., pag. 572.4: E lu cavallu, ki esti cunplutu di etati, ruda herba e firraina pir spaciu di unu misi tantu, et non staa ad ayru: anci staa in casa, tinendu adossu carpita di lana grossa.

- [In contesto fig.].

[14] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), 108.7, pag. 675: E ciascun giorno rinovello in pianto / e sono affranto - d'ogni allegramento; / di greve pena a dosso porto manto...

- Locuz. verb. Pigliare, avere addosso qsa: tenere vicino a sé, tenere con sé.

[15] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 93, pag. 66.2: [1] Pigla unu cori di chervu masculi adosso et non dormirai.

[16] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 12, par. 41, 70b.14, pag. 171: modico, / collecti, o Iove, e paion che theoricha / callando voci, e sì come dalmatica / che addosso avessen l'inforçato chodico.

- Locuz. verb. Trarre d'addosso qsa: spogliarsi (di qsa).

[17] Tristano Veneto, XIV, cap. 103, pag. 116.14: e tute le soe altre arme trasse d'adosso e getà-le in terra. E quando ello fo del tuto desarmado...

1.1.1 In tasca, nella borsa, tra i vestiti (rif. al denaro).

[1] Doc. prat., 1305, pag. 453.15: sì lo rubbò e tolseli s. XX di dena(r)i, li quali quello s(er) Lapo avea adosso...

[2] Lett. sen., 1311, app. lett. 2, pag. 84.14: e a Vitri no voleva andare, per ciò che no voleva ricevare munete difendute da loro, e portare adosso per lo chamino, per ciò ch'ène grande rischio...

1.2 [Rif. ad attributo fisico (che ricopre il corpo, lo riveste, o che è distribuito su esso)].

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 101.1, pag. 219: Per ogni oncia di carne che ho addosso, / e' ho bene cento libre di tristizia...

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 71, pag. 103.14: Le donne non ànno pelo adosso i· niuno luogo, salvo che nel capo...

[3] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 8.605, pag. 163: In Alamagna: e di ciò non erro. / Però le spade di tedesche genti / Fanno tremare addosso ciascun pelo / Mirando altrui loro colpi possenti.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 114.29: Essa Fama è grande cosa, maravigliosa, orribile; la quale quante piume à adosso, tante lingue à...

[5] Ingiurie lucch., 1330-84, 87 [1344], pag. 35.13: Io ti daròe piòe colpi di quessto coltello che tue no(n) ài peli adosso (e) io ti troverò altro che q(u)i, sìe che no(n) ci sarano ispartitorii.

[6] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I., pag. 61.8: Mirra amó 'l padre, ma non con amore che a figliuola si convenia; e ora sta appiattata sotto la bucchia c'ha adosso...

[7] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu mali ... cap. 11, pag. 583.31: Inpirzò ki lu cavallu scalda, e la grassiza ki àvi adossu sì lu strudi e stupali li artirij e li vij di lu xatari...

[8] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 24, pag. 186.14: questi chui eglino mordono dicie per quanti buchi l'uomo àe adosso, cioè occhi, orecchi, naso, boccha ec...

1.3 [Rif. a qsa che poggia, che grava:] sulle spalle, sulla schiena, sul dorso (anche di animali). Estens. Sopra il corpo.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 1, pag. 199.9: I leofanti nella primaia battaglia fuoro fediti, e convertiti in caccia: e ponendo loro il fuoco al mollame tra le cosce di dietro, e temendo per lo fuoco del castello del legname, ch'avieno addosso...

[2] Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.), 376, pag. 169, col. 1: Eo no sei arar ni çapar, / ni sachi adoso no sai portar, / ni travesar vin in veçol, / ni çapar fava ni fasol...

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 1, pag. 10.27: Anco se tu avessi addosso una grande macina tu non ti potresti chinare pur per una paglia.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 10.137, vol. 2, pag. 171: Vero è che più e meno eran contratti / secondo ch'avien più e meno a dosso; / e qual più pazïenza avea ne li atti, / piangendo parea dicer: «Più non posso».

[5] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 19, pag. 134.9: Et tucte le suprascripte cose si possano vendere per ogni persona andando per la terra, et portandoli adosso, overo adosso d' alcuna bestia.

[6] Gl Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 21, 19-36, pag. 514, col. 1.7: e che vegnía cum l'aiturio delle ale leggieramente passezando, e dixe ch'addusea a dosso, zoè su la cullata...

[7] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 23 parr. 60-63, pag. 362.16: e atraversato in la via. E convene che, qual esso de noi passa, lo scalpiza adosso col peso de' nostri mantelli de piombo».

[8] Purgatorio S. Patrizio, XIV sm. (mil./com.), cap. 17, pag. 33.10: e avevano serpinti adoso ki li solasaveno per lo colo, per lo corpo, per le braze...

- Fig.fig.[9] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), lett. 19, pag. 78.17: crede che voi siate le maggiori serve, che Cristo abbia, e però gran pesi avete adosso...

[10] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. II, 35.42, pag. 193: ma 'l fren della ragion in questo ha vinto, / che la 'ngiuria e l'amor non m'ha commosso, / e ben sostegno addosso / d'ambedue queste cose tanto incarco, / ch'ha troppo teso e presso rotto l'arco.

[11] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 13, pag. 44.21: Tu m'a' metù a gran perigolo et a'me sì forte pesà, s'e' avesse abiù tuto 'l mondo adosso, el serave bastà.»

- Locuz. verb. Portare addosso qno: sostenere.

[12] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 405, pag. 59: Et in schiera va tutty ordenady, / Ensembre streti et serady / L'un con l'altro per la foresta / Tignando sulla cropa la testa. / Quando lo primo, ch'è dananti, / Ch'adossoporta tutti quanti, / È stancho del portar et lasso, / El se viem allora a passo a passo / A quel da driedo...

- [Rif. a una femmina di animale:] locuz. verb. sostenere, tenere addosso (il maschio): accoppiarsi con esso.

[13] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 226.3: la iena femmina, la quale aguale ha sostenuto lo maschio a dosso, maravigliamoci che ora sia maschio.

[14] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 61.15: Lo bianco toro era gloria de la mandra, in dell'umbrose valle de la boscosa Yda, e era, in mezo le corna, segnato d'uno poco di nero e tutto l'altro era bianco come latte; e le giovenche Gnosiade e di Sidonia disideróno di tenerlo adosso.

- Fras. Mettersi addosso qno: addossarsi la presenza ingombrante di qno, imporsi il fastidio che questi arreca.

[15] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 3, pag. 116.15: E voglando restrence' li monexi a vive' religiosamenti e no lasandoli pu discore' como soream per acti inliciti, turbà li monexi començàm a lamentarse de sì mêsmi, chi se l' aveam miso adoso...

- Fras. Levarsi d'addosso qno: liberarsi da (qno che pesa, infastidisce, danneggia).

[16] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 92, vol. 2, pag. 181.27: Il papa per levarsi d'adosso il re di Francia, per la richesta ch'egli avea fatta del condannare papa Bonifazio...

[17] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 3, pag. 8.13: Lu pridittu Princhipi di Salernu, volendusi honestamenti livari di adossu quista genti normandina, fichili chamari et expossi et dissili comu lu vicariu di lu Imperaturi sì lu requersi di genti, promittenduli darili grandi premiu et remuneracioni.

1.3.1 Fig. [Di qsa di penoso da subire].

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 10.106, pag. 108: Ch'e' sì crudele adosso ò lo giudicio, / che credo che, di qui al dìe del Giodicio, / li miei tormenti nonn averan fine.

1.3.2 Fig. A carico.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 4, pag. 17.21: Anzi tutto giorno interviene a' mondani, che non si curano de' peccati [[...]] ma se e' fosse loro mostrato il quaderno de' peccati loro e posto loro inanzi, e' parrebbe loro avere ben grande somma adosso.

1.3.3 Fig. Sopra (l'orizzonte).

[1] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), Pt. III, cap. 10, pag. 138.11: Alquanti sono che dicono che Etiopia è di là dal tropico Cancri, e dicono che avenga che non ab[b]ia alcuna parte del zodiaco sopra sé, impertanto ànno l'unghia del Tauro adosso...

1.3.4 Fras. Avere gli occhi addosso: essere visibile.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 431-40, pag. 118.6: Appropinquossi adunque quanto più poté alla chiesa de' frati [[...]] non già per dire orazioni [[...]] ma per potere meglio, senza avere troppi occhi addosso [[...]] le sue libidinose volontà compiere...

1.3.5 [Strettamente aggrappato, attaccato al corpo (di persone in lotta o che opprimono in altro modo)].

[1] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 242, vol. 2, pag. 181.8: E così, con questi V uomini a dosso per questo modo, si volgeva colle mani vote intorno intorno, a modo di trottola, e correva sì forte con questi uomini a dosso...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 190, pag. 473.24: Il famiglio, ubbidendo al signore, corse, e trovò Gian Sega col collo sul ceppo e con fanti addosso, che per forza il teneano, e 'l giustiziere con la mannaia e col mazzo apparecchiarsi...

- Fras. Trarre d'addosso qno: allontanare da sè, togliersi di torno (qno).

[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 55, pag. 83.22: Et quando Tristan se n'acorsse de lié', sì fo molto dolente, et sì la voleva trar d'adosso, mo ello non pote miga perqué ello non era anchora de sì gran poder, ma ella lo tene anchora forte...

2 Dentro (nel corpo o nell'anima), interiormente (in senso morale); in mezzo al corpo, tra le carni (di qsa che sta infilzata).

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), son. 10.4, pag. 277: ch'i' 'nd'ho sonetti in quantità trovati / che di malvagi spiriti hanno adosso.

[2] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 92.8: Ma le lance ch' avea adosso e' strali e' dardi lo teneano dericto, sì ch' elli parea anco vivo ai nemici soi.

[3] Jacopo Cecchi, XIV pm. (fior.), Componim. 1.67, pag. 438: E con quella umiltà che tieni addosso / fatti, pietosa mia, dinanzi a Morte...

[4] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 41.189, pag. 113: Di che costoro, udendo gli accidenti, / Che mi facean di lagrime far riga, / E che m'avien gli omóri addosso spenti...

[5] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 10, pag. 101.2: Unde incomençà quela misera de tanti modi a voçese, cum tante voxe crià', quanti demoni avea adoso.

- [In contesto fig.].

[6] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 33, pag. 218.20: ma in inferno si svegliano [[scil. i peccatori]] et allora senteno le spine, le quali elli aveano addosso in questo mondo...

3 Contro.

[1] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 46.33: Come potrebbe esser ciò che pensate e dite, chè abbiamo lo più potente signore addosso che sia tra cristiani e ha più podere, onde questo pensiero mi par vano?

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 8.35, pag. 36: pena / più che donna terena. / Però è 'l meo sir mosso / sì fero ver' me adosso / che non cura meo detto: / dunqua, che ne raspetto?

- Fras. Essere addosso: assalire.

[3] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 7, pag. 28.17: Issiu Serloni di lu inbuscamentu, et foru adossu, et tanti indi auchisiru chi di tanta multitudini a pena indi potti campari et salvarisi unu.

[u.r. 03.09.2019]