ADIRATO agg./s.m.

0.1 adirata, adirate, adirati, adirato, airato.

0.2 V. adirare.

0.3 Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Stat. sen., 1280-97; Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi mediani e merid.: Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.5 Anche s.f. (adirata).

0.7 1 Preso dall'ira, dalla collera; che prova sdegno, risentimento, forte irritazione; infuriato, sdegnato, risentito. 1.1 Ostile, stizzoso. 1.2 Crucciato, avvilito, angosciato. 1.3 [Detto dell'animo:] colmo d'ira, risentimento, astio. 1.4 [Detto di animale:] inferocito. 1.5 Fig. [Detto del mare:] agitato (da tempesta); mosso, tempestoso. 1.6 Estens. Che denota o manifesta risentimento, indignazione, cruccio. 2 Sost. Chi è preso dall'ira. 2.1 S.f.

0.8 Milena Piermaria 03.11.2000.

1 Preso dall'ira, dalla collera; che prova sdegno, risentimento, forte irritazione; infuriato, sdegnato, risentito.

[1] Elegia giudeo-it., XIII in. (it. mediano), 19, pag. 37: Li nostri patri male pinzaru, / ke contra Deo revillaru: / lu beni ke li fici no remembraro. / Pi quisto Deu li foi adirato, / e d'emperiu loro foi caczato, / ka lo Soo nome àbbero scordatu.

[2] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 57, pag. 180: «Boimè tapina misera, com'ao reo distinato! / Geso Cristo l'altissimo del tut[t]o m'è airato: / concepìstimi a abàttare in omo blestiemato.

[3] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), ball. 5.27, pag. 77: Diversamente giova / in ciascuna manera. / O signori onorati, / poderosi e caunoscenti, / non siate adirati / ad esempro di serpenti: / quanto son più incantati, / allora stan più proventi / a la lor natura.

[4] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 3.19, pag. 903: Molto istavano divoti / prencipi e sacerdoti, / adirati ed ingroti: / ankora gli veg[g]ia bistartoti! / Erode v'era e Gaifasso / e Pilato e Setenasso / e Longino e Giudeasso / [e] Markus e Barnabasso.

[5] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 169.15: Ch'al ver dire, quando l'uditore èe adirato e curiccioso, chi volesse acquistare da llui pace così subitamente per poche et aperte parole dicendo il fatto tutto fuori, certo non la troverebbe, ma crescerebbe l'ira...

[6] Stat. sen., 1280-97, par. 43, pag. 14.21: Item, statuimo che qualunque traesse fuore o vero sguainasse alcuno coltello contra alcuna altra persona iniuriosamente adirato animo, sia punito in V soldi di denari, se richiamo ne sarà facto o vero dinunziagione, se non facesse per sè difendendo.

[7] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 15.34, pag. 54: Ove porrìa fugire da la sua faccia dura? / Terra, fa copretura! ch'eo nol veia adirato». / «Quisto sì è Iesù Cristo, lo figliolo de Dio...

[8] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 13, pag. 35.25: come lo leone ae pietade de l'omo che lli dimanda mercé, questo fae lo nostro segnore potente, quando lo savio homo vae inverso di lui per bone operatione, confessando li suoi peccati con dolore di cuore, dimandando misericordia e perdonança sì como si convene; sì non sae lo nostro signore essere adirato inverso di lui per li suoi peccati, ch'elli no li faccia perdono quando ne sa dimandare.

[9] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 59.25: Allora Achille furioso e adirato saltò a terra dell'alto carro; e domandante da presso colla risplendiente spada lo sicuro nemico, vidde ch'egli guastava lo scudo e 'l cappello colla spada...

[10] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 2, pag. 659.10: Non pregare, non gravare alcuna persona che dica per te; non gravare giammai veruno d'acquistare nimici per te; fuggire ogni discordia, sopportare altri quando è adirato, acciò che quegli sopporti te, quando sarai adirato tu.

[11] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 9, pag. 649.6: Cesare, fue isbranato dalle mani del popolo in loco di Cornelio Cinna, incontra il quale il popolo stimava smaniare, adirato a lui però che, conciosiacosa che parente fosse di Cesare, contra lui malvagiamente levato, avea fatto nella ringhiera crudele dicerìa.

[12] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), DCXCVII, pag. 159: Anco avevamo dubio delli nostri sollati, / Cha no vi erano denari, non erano pagati; / Gevano menacciando et forte adirati; / Ad pena li passammo con denari prestati.

[13] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 159.3: Allora Hector, chi non era multo lontano da quillo luoco, vedendo cha Pollidama era intorniato da multi Grieci e portavanolo presone e yà li altri Troyani, li quali gridavano che fosse ayutato, correvano per lo volereno ayutare, corze fortemente adirato contra de quilli chi lo portavano presone nante de nullo altro.

- Fig.

[14] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Ipermestra, pag. 134.8: Allora, essendo costretta da' comandamenti del padre, ripresi l'adirato coltello, rappressandolo alla tua gola; ma paura e pietade contrastette al mio crudele ardire, e la mia casta mano si trasse addietro dal maledetto comandamento.

1.1 Ostile, stizzoso.

[1] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), D. 175.6, pag. 898: Questa leggiadra donna, ched i' sento / per lo su' bel piacer ne l'alma entrata, / non vuol veder la feruta c'ha data / per gli occhi al cor, che prova ogni tormento; / anzi si volge di fero talento, / fortemente sdegnosa ed adirata; / e con questi sembianti m'accomiata...

1.2 Crucciato, avvilito, angosciato.

[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 19.5: e lo 'nperadore venne alla 'nperadricie e trovolla crucciata, perch'ella non poteva acconpiere sua volontà, facciendo mala ciera allo 'nperadore. E lo 'nperadore la chiamò, e disse: Dama, che avete voi? Messere, disse ella, io sono adirata, ma non per me; per la vostra gran perdita ed ammaggiore abbassamento.

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 96.7, pag. 78: Y' ni regracio la pyoça e 'l vento, / la nive, fango e l'ayre turbato, / che l'animo mio sïa consolato, / avegna che 'l corpo n'aça tormento, / ch'onni deleto, segondo ch'eo sento, / çuoco, solaço n'è abandeçato, / e fa che çascuno sta adirato, / tristo, dolente e di reo talento.

[3] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Pr 31, vol. 5, pag. 780.18: a coloro che desìderano d'essere nella compagnia delli angeli date bere vino di conforto dello Spirito Santo, e a coloro che sono in penitenza, e hanno i cuori amari e adirati, quando si ricordano de' mali ch'hanno fatti, e de' beni che hanno lasciati.

1.3 [Detto dell'animo:] colmo d'ira, risentimento, astio.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 49, pag. 159.12: Allora Prudenza, ad adirato animo e col volto cambiato, disse: o Dio! come è stolto quegli che può cessare la mala via e cessarsi del male...

[2] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 388.5: Giuovedì, a dì XVJ del detto mese, ebbe alle canove dette grandissima gente, tanta e sì smisurata che con adirato animo ve n'ebbe assai di quelli che si pilliavano per li capelli e davansi di molte pugna sì che di certe parti del viso uscia loro fusione di sangue...

[3] Stat. fior., XIV pm., pag. 26.18: Se alcuno monetiere all'altro monetiere parole iniuriose a animo adirato dirà, sia condapnato per lo detto proposto in denari XII di fiorini piccoli...

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 18, vol. 2, pag. 394.19: Tutta l'oste fu lieta della sua venuta. Appio, sì come io credo, avea di sua conscienza l'animo adirato e a buona ragione, s'egli non gli avea mandato a dire niente; e s'egli avea avuto bisogno d'aiuto, egli aveva il cuore malvagio e sconoscente...

[5] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 33, pag. 287.1: Sedeo adunqua Horeste nella seya dello suo patre, coronato de corona, portando l'animo adirato contra lo re Menelao suo ciano; e lo Duca de Athena se nde tornao a lo suo payse.

1.4 [Detto di animale:] inferocito.

[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 7.34, pag. 106: Non mi ricredo di merzé chiamare, / câ contare - audivi a molta gente / che lo lëone este di tale usato / che quand'è airato - più fellona-mente, / per cosa c'omo face si ricrede / [i·] segno di merzede...

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 30, cap. 1, par. 12, pag. 445.6: Schiumasi la bocca a' porci salvatichi e aguzzansi i denti; i tori tragittano le corna in vôto e spargono la rena co' piedi; i leoni fremiscono; a' serpenti adirati s'enfia il collo; de' cani arrabbiati è trista paruta.

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 135.22: Egli essendosi indarno così lamentato (però ch'io vedea ogni cosa), si levò; e, sì come l'adirato toro, al quale è tolta la vacca, non puote stare fermo; erra per le selve, e per li conosciuti monti.

[4] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 5.42, pag. 24: S'io blasmo avesse già per mio follore, / non mi doria di ciò che m'incontrasse, / e s'io merzé chiamasse, / perder ne dovria prova; / poi ch'io non sia maleal servidore, / non seria fallo s'io pietà trovasse / e a me s'aumilïasse / il vostro core ed a merzé si muova, / se lla manera e l'uso ritenete / dello leone quand'è più adirato, / che torna umilïato / a chi merzé li chiere, voi il savete.

1.4.1 Feroce.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 209.23: Certo lo cavallo, e le pecore, e gli armenti vivono d'erbe. Ma quelle che hanno lo 'ngegno crudele e fiero; come sono le tigri d'Erminia, e gli adirati lioni, e gli orsi co' lupi; si rallegrano de' mangiari con sangue.

1.5 Fig. [Detto del mare:] agitato (da tempesta); mosso, tempestoso.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Dido, pag. 64.18: Or che faresti tu se tu non sapessi quanto possono li furiosi mari, quando tu così poco credi alla prova che tu n'hai fatta tante volte così amaramente? E avvegna Dio che 'l mare adirato faccia notare le gravi ancore, sì ha egli in sè molte altre triste cose...

1.6 Estens. Che denota o manifesta risentimento, indignazione, cruccio.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 8, pag. 20.11: Poscia che la Filosofia ebbe parlato come di sopra avete inteso, cominciò a sospirare fortemente e turbarsi nel volto; e con una boce molto adirata disse: - O umana generazione, quanto se' piena di vanagloria, c'hai gli occhi de la mente e non vedi!

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Oenone, prol., pag. 42.8: Allora [[Paride]] con grande navilio e con molta oste andoe in Grecia, e rapìo Elena. E quando Oenone il seppe, gli scrisse questa lettera adirata; e per ciò non lo salutò, ma lamentossi dello inganno e della rotta fede.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 77.20: E acciò che' preghieri e le parole preganti non pieghino li animi, fulle [[scil. a Calisto]] tolto lo potere parlare, e fulle data voce adirata e minaccevole, e piena di errore.

[4] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, l. 1, pag. 32.1: E avegna che queste istelle di questa figura non sieno molte, nondimeno la significanza loro è molto grande, ché la figura è come huomo che abbia la faccia adirata, e la mano mancha levata e tesa dinanzi, come chi dimostra via o luogo per onde uada.

2 Sost. Chi è preso dall'ira.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 30, cap. 4, par. 1, pag. 449.24: L'adirato non solamente dee tacere, ma eziandio ciascuno segno d'ira dee levare via.

[2] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 6.7, pag. 22: Le lor vivande son sì facti farri / per farli tristi et sì forte arrabiati, / che pegio non puoi fare agli adirati / che serrar lo' la gola che non garri.

[3] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 13, pag. 110.18: Ira, secondo Aristotile, è turbamento d'animo e discorrimento di sangue al cuore per volontà di far vendetta, e però rimane palido il volto all'adirato e 'l cuore indegna e convertesi in odio.

2.1 S.f.

[1] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 96.19: E però confòrtati e da' a l'adirata forte medicine, ché quelle solamente danno requie al grande dolore.

[u.r. 28.07.2017]