ADOLESCENTE agg./s.m.

0.1 adolescente, adolescenti, adolesciente.

0.2 Lat. adolescens, adolescentem (LEI s.v. adolescens).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.).

In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Stat. cass., XIV.

0.7 1 Che si avvia a diventare adulto, che è nella fase di passaggio tra la fanciullezza e l'età adulta. 1.1 [Usato per distinguere due personaggi dello stesso nome e di differente età:] più giovane. 2 Sost.

0.8 Milena Piermaria 05.01.1999.

1 Che si avvia a diventare adulto, che è nella fase di passaggio tra la fanciullezza e l'età adulta.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 17, pag. 400.17: ed egli medesimo pigliata la segnoria di tutte le cose del mondo, fue poscia chiamato Augusto, cioè accrescitore, incontanente che in Roma fue venuto, essendo adolescente, cioè non ancora di perfetta etade, la sua gioventudine botò alle battaglie cittadine.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV cap. 25, pag. 421.10: E però dice Salomone allo adolescente figlio: «Li schernidori Dio li schernisce, e alli mansueti Dio darà grazia».

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 70, vol. 2, pag. 603.2: il presente santo imperadore [[...]] si mosse d'Alamagna lasciando il regno suo e' suoi figliuoli piccioli in adolescente etade...

1.1 [Usato per distinguere due personaggi dello stesso nome e di differente età:] più giovane.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 32, pag. 485.23: E i figliuoli di Constantino, Crispo e Constantino, e Licinio adolescente, figliuolo di Licinio imperadore, e nepote di Constantino della serocchia nato, cesari creati sono.

2 Sost.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 22, pag. 266.10: Allat[ta] 'l tuo figliuolo, e fatti pauroso; giuoca co· llui e contristeraite; et no gli credere acciò che non ti dolghi; et all'ultimo abbiano paura dei tuoi detti. Torcigli el collo quand'egli è giovane. Onde disse Salamone: l'adolesciente per la via sua; et quand'egli serà invecchiato non si scevera da lei.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 40, pag. 510.11: Gildo, e l'assenzia del fratello, e la presenzia de' figliuoli abbiendo in sospetto, gli adolescenti per frode ingannati uccise.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV cap. 24, pag. 418.5: È dunque da sapere che, sì come quello che mai non fosse stato in una cittade, non saprebbe tenere le vie sanza insegnamento di colui che l'hae usata; così l'adolescente che entra nella selva erronea di questa vita, non saprebbe tenere lo buono cammino, se dalli suoi maggiori non li fosse mostrato.

[4] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 10, pag. 60.17: e i predetti falsi testimoni posero giuso le loro vestimenta a' piedi d'uno adolescente, ch'avea nome Saulo.

[5] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), son. 17.6, pag. 562: Né quella prima etate de la infanzia, / né la seconda, puerizia, receve / color de laude, né blasmar se deve, / però che non perfetta è loro stanzia. / Ma quando ne la terza alcun se lanzia, / adolescente è poi chiamato en breve, / ciò è che ad dolum et scïentiam leve / prender se po' e tener l'om per sua manzia.

[6] Stat. cass., XIV, pag. 139.9: (Et) no(n) se p(re)suma lu minore de sedere sencza (com)mendamentu de lu sou seniore, che scia facta quella cosa che hè scripta: "Se honoranu i(n)zemera p(re)veniendu". Li piczuli voy li adolescenti i(n) eccl(es)ia a la missa con la disiplina sequitonu lu ordine sou. S(et) foris (et) i(n) o(mn)i locu scianu tenuty supta a la guardia de la disciplina, da qui che veneranu a la etate i(n)telligibile.

[u.r. 27.11.2017]