0.1 adoratione, adorazioni.
0.2 Lat. adoratio, adorationem (LEI s.v. adoratio).
0.3 Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Massimiliano Chiamenti 08.07.1998.
[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 29, 37-54, pag. 646, col. 1.22: Con tanto diletto, çoè che non fano violentemente tale adoratione, ma cun 'deleto', perché in amore de carità col so creatore.
1.1 Plur. Riti, pratiche religiose.
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 20. proemio, pag. 358.14: Di questi idolatri scrive Santo Agostino, nel libro VIII della città di Dio, e l'apostolo alli Romani, primo, dicendo: adorarono, e servirono più tosto alla creatura, che al Creatore. Questi cotali sapeano delle cose avvenire per risponso de' demoni; altri sagrificavano [a]i demoni in quella spezie di materia, di che era l'imagine, sì come toro, e agnello ec; altri adoravano tutto il mondo, non per la corporale essenza, ma per l'anima d'esso, la quale elli ponevano per la governazione di quello; alcuni, le parti del mondo; alcuni, alcuna stella; alcuni, alcuno elemento; alcuno, alberi; alcuno, animali. E per tali adorazioni si partirono dal giusto e diritto Idio e s'acostavano a' demoni; per la qual cosa erano in patto tacito con essi.
[u.r. 27.11.2017]