ADOTTARE (1) v.

0.1 adoptare, adoptatu, adoptau, adopto, adottar, adottare, adottata, adottati, adottato, adottavano, adotti, adottò, adottollosi, adottosselo, dottasse.

0.2 Lat. adoptare (LEI s.v. adoptare).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 A Doc. sen. 1277-82: Adota, Adote.

0.7 1 [Dir.] Riconoscere come proprio il figlio di altri. 2 Fig. Scegliere, eleggere, assumere come proprio.

0.8 Massimiliano Chiamenti 03.09.1998.

1 [Dir.] Riconoscere come proprio il figlio di altri.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 6, pag. 444.5: Da che la cittade di Roma fue fatta anni DCCCXXIV. Galba in Ispagna occupò lo imperio, il quale incontanente che seppe della morte di Nerone venne a Roma. E offendendo tutte le genti d'avarizia e crudeltade e pigrezza, s'adottò in figliuolo Pisone e nel regno; uomo giovane, e gentile, e savio; col quale nel settimo mese del suo imperiato da Ottone fue morto.

[2] Gl Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 8, pag. 48.17: Gli Ottoni sono detti da ottare, cioè che curano gl'infermi, che vanno innanzi, siccome da loro adottati, cioè figliuoli fatti. || Cfr. Veg. Mil. 2, 7: «Optiones ab adoptando appellati, quod antecedentibus aegritudine praepeditis hi tamquam adoptati eorum atque vicarii solent universa curare».

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 44.49, pag. 174: La quinta, che pete a Deo / perdonanza del peccato:/ mala fronte ei porta enante / chi col frate sta turbato, / ché 'n suo figlio 'l s'ha adottato; / tu porte sotta 'l coltello: / oderai lo mal appello, / si i vai 'nante en nimistata.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 7, vol. 2, pag. 136.18: Ancura lu filyu di Marcu Anneyu Carseclanu clarissimu homu da cavallu rumanu, lu quali era adoptatu per filyu da Suffennati so cianu, annullau dannanti li centunviri lu testamentu di so patri naturali a lu quali issu non era nominatu.

[5] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 9, pag. 53.22: E poi che non si potè più celare, fu gittato al fiume, e la figliuola di Faraone, lo trovò e fecelo nutricare; e adottollosi in figliuolo, e fecelo ammaestrare della iscienza della lingua d'Egitto; sicchè diventò potente e famoso in parlare e operare.

[6] Gl Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 52, pag. 618.13: Per similitudine parla, ché 'adottare' è farsi omo figliolo d'altrui figliuolo dal quale elli non sia stato generato.

2 Fig. Scegliere, eleggere, assumere come proprio.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 94.3: Voi vedete la figura del Xanto, e quella Troia la quale fecero le vostre mani; io adopto lei a migliori agurii che l'altra Troia, e che sia meno verso i Greci.

[2] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 8, pag. 548.23: In questa continuazione di questa prima parte, volendo l'altore trattare di questa pianeta, sì ssi muove da lungi, tocchando cierti modi degli antichi paghani, cioè ch'eglino adottavano e adoravano questa pianeta Venere per idea, e questo facievano solo per le sue virtù e potenzie, che regniano i·llei.

[u.r. 27.11.2017]