ADOTTIVO agg.

0.1 adoctivo, adoptive, adoptivu, adottive, adottivi, adottivo, adottivu.

0.2 Lat. adoptivus (LEI s.v. adoptivus).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Cronica fior., XIII ex.; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Che ha o che è stato adottato. 1.1 Fig. Aggiunto per innesto.

0.8 Massimiliano Chiamenti 02.09.1998.

1 Che ha o che è stato adottato.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 36, pag. 495.21: Questi per addietro vinta Germania più dalla lunga, da Druso e Tiberio, figliuoli adottivi dello imperadore, isparti per le castella moltiplicaro in molta gente: e così dall'opera pigliato il nome, perchè molti borghi ed abitacoli per quelle litora facendo, Borgogna pubblicamente fuoro chiamati.

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 82.4: Questi fu figliuolo di Currado primo, ma, secondo altra oppenione, elli fue suo figliuolo adoctivo e fu suo genero.

[3] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), Ch. 54, pag. 824.32: Ancora lusinga e dice «del tuo padre», intendi adottivo, il quale fu Iulio Cesare, non del naturale, il quale fu Ottavio, che fu morto nella guerra tra Silla e Mario.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 5, vol. 1, pag. 94.32: Nì eciandeu pocu di hunuri fu dunatu oy fattu a la mayestati di to filyu Scipio Emilianu, lu quali dandulu per filyu adoptivu, tu vulisti que issu fussi ornamentu di duy lignagi.

[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 22, vol. 2, pag. 344.36: Venne come nostro fratello, e fececi suoi fratelli adottivi.

[6] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Rubr. 2, pag. 21.13: Incontanente, come fu giunta, lo fanciullo trasse al petto suo. Allora Termut disse a Iocabed; nutricame ed allevame questo fantino per mio. dappoichè Iocabed l'ebbe allevato, portollo a Termut. Termut s'invaghì sì del fantino, che lo fece suo figlio adottivo, non conoscendo mai la balia per sua madre, e poseli nome Moise, che viene a dire campato dall'acqua.

[7] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 17, pag. 77.12: Et illi Arabi, secundu chi illi havianu ordinatu, yssiru cum settichentu homini a cavallu et duy milia piduni et misirusi ad unu inbuscamentu inpressu di Chirami et mandaru setti homini predandu inver Chirami, sicundu chi Brachimi sarrachinu havia mandatu a diri a Serloni, so frati adottivu, per farisi virtuusu in apparencia, chì in existentia era tradituri.

[8] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 60, pag. 111.6: In esso sangue possono cognoscere la mia veritá, che, per dar lo' vita eterna, Io gli creai alla imagine e similitudine mia, e ricreai a grazia, col sangue del Figliuolo proprio, loro, figliuoli adottivi.

1.1 Fig. Aggiunto per innesto.

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 522.14: Defin che 'l novel ramo cresce en la verde scorça, qualunca òra lo scorli, ello tenero caçerà, e adesso, endurado l'arboro per spatio, contrasta a li venti e lo fermo arbore averà richeçe adoptive. || Traduce «adoptivas opes».

[u.r. 27.11.2017]