ADÙLTERA s.f.

0.1 adoltera, adultera, avoltera.

0.2 V. adultero (LEI s.v. adulter).

0.3 Libro pietre preziose, XIV in. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Libro pietre preziose, XIV in. (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.); S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

0.6 N La forma avoltera è naturalmente quella ereditaria (e la più anticamente attestata), adoltera è semidotta, mentre adultera è pretto latinismo.

0.7 1 Colei che commette adulterio.

0.8 Massimiliano Chiamenti 11.09.1998.

1 Colei che commette adulterio.

[1] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 319.6: Magnete sì si truova ne la regione dei Draconitidi in India, et ae colore di ferruggine, e trae il ferro a sè, e vale molto ne l'arte magica. E chiunque vuole sapere se la mollie è avoltera, sì le metta questa pietra sotto il capo; ma quella che sarà avoltera sì scacerà del lecto, sì com'ella fosse caciata con mano per la puza de la pietra.

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Elena, pag. 161.25: Come potrai sperare ch'io ti sia fedele sempre? Sarai angoscioso e pieno di gelosia e di sospetto per li tuoi medesimi essempri; dubitando sempre di ciascuno nobile forestiere che capiterae nel tuo porto di Troja. E quante volte tu t'adirassi meco, tu mi chiameresti adultera; essendo dimentico che 'l tuo fallo m'avesse fatto fallare, ed ad un'ora saresti fallatore e riprenditore. Io priego Dio che la terra inghiottisca innanzi la mia bellezza.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 77.5: La quale, poi ch'ell'ebbe volta la crudel mente con lume, disse: o adoltera, dunqua ci rimanea questa sola cosa, che mi fosse fatta ingiuria per lo parto, acciò che fosse testimoniata la colpa e disnore del mio Giove.

[4] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 6, pag. 46.29: Al postutto, o buono Iesù, per la mansuetudine, e per la piatà che di te si predica, corriamo dopo gli odori delli tuoi unguenti, vedendo, che tu non hai a schifo i poveri, e non cacci i peccatori: che già non cacciasti Matteo publicano, non Zaccheo, non la femmina Cananea, non l'adultera, non la peccatrice Maddalena, non il discepolo, che ti negoe, non il ladrone della croce.

[5] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 488.5: un bianco toro era gloria dell'armento, signado d'un sottil negro en meço le corne. Una era la soçura, le altre cose era de latte. Le vache de Gnosis e quelle de Cidon desiderava de sostegnir quello al so dorso; Pasiphe galdeva fir fatta adultera da quello toro; quella, invidiosa, avea in odio le belle vache. || Adultera traduce lat adultera.

[6] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1372/73] lett. 11, pag. 49.7: ine trovarete l'abbondantia della divina carità, colla quale egli à tratta la sposa dell'umana generatione delle mani del dimonio che la possedeva come adultera.

[u.r. 27.11.2017]