0.1 adulterina, adulterine, adulterini, avoltrino.
0.2 Lat. adulterinus (LEI s.v. adulterinus).
0.3 St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.): 1. || Cfr. il seguente passo di un doc. aret. del 1068: «filia mea naturalis, que avulterina dicitur» (GDT, p. 55).
0.4 In testi tosc.: Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.); Dom. Scolari, c. 1360 (perug.).
0.6 N Avoltrino è la naturale forma ereditaria (e la più anticamente attestata), adulterina ecc. è seriore e culta (di proven. giuridica).
0.7 1 Illegittimo, nato da adulterio (figlio, discendente). 1.1 Che ha a che fare con l'adulterio, lascivo, peccaminoso. 2 Estens. Falso. 2.1 Fare adulterino: corrompere moralmente.
0.8 Massimiliano Chiamenti 11.09.1998.
1 Illegittimo, nato da adulterio (figlio, discendente).
[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 204.23: Et de Gulusa remase uno filio masculo, ke abe nome Cauda et Maxinissa lassao per suo testamento, si Micissa morisse, Cauda forse soa rede e avesse tutto lo Regno. Ma Cauda fo adpressato de morbo e morio. Et poi Maxinissa privao Iugurta suo nepote avoltrino, filio de Manastabile, de tutto lo suo regno.
[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 28, vol. 1, pag. 244.23: Dunque se siete fuor della disciplina, della qual sono partecipi tutti gli eletti, segno è, che non siete figliuoli legittimi, ma adulterini. Sopra la qual parola dice s. Agostino: Se tu se' uomo eccetto dal numero delli flagelli, sei per certo eccetto dal numero delli figliuoli.
[3] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Sap 4, vol. 6, pag. 93.11: [3] Ma la moltitudine variata (si è di molte generazioni) de' malvagi non fia utile; e li piantoni adulterini non fanno radici alte, nè averanno stabile firmamento. || Piantoni adulterini traduce «spuria vitulamina» della Vulgata.
1.1 Che ha a che fare con l'adulterio, lascivo, peccaminoso.
[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, part. 2, pag. 65, col. 1.30: E non n'anderebbe mendicando nelle criature e negli adulterini diletti; conciossiacosa che esso beatissimo sarebbe per isperienzia albergato nell'anima, il quale è sufficientissimo riposo d'ogni desiderio e d'ogni mente.
[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 35, pag. 604.26: Altramente quelli chi non observasseno le predicte cose, tutti li privilegij e libertate, como è dicto, no siando apresentate nì registrate, le quali de fino allora qualunque fiata poscia apparesseno, presumemo e fingemmo essere adulterine e false, essa privamo e quelli decernemmo essere de nessuna fermeçça et da qui innançi non giovare a collui chi gli produsi.
2.1 Fare adulterino: corrompere moralmente.
[1] Dom. Scolari, c. 1360 (perug.), 105, pag. 13: E solamente operation divina / è reputata s'en utel redonda / de quei che m'anno facta adulterina.
[u.r. 27.11.2017]