ADUNAMENTO s.m.

0.1 adunamento, adunaminto, aunamento.

0.2 Daadunare.

0.3 Legg. S. Margherita, XIII ex. (piac.>ver.): 2.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.).

In testi sett.: Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. castell., a. 1366.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Accumulo, ammasso (di beni preziosi). 1.1 Raduno, assembramento (di persone, fedeli, soldati, ecc.). 2 Decisione.

0.8 Massimiliano Chiamenti 25.09.1998.

1 Accumulo, ammasso (di beni preziosi). || Con una certa connotazione negativa, che pertiene all'ambito della cupidigia.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 108.13: avarizia, alla quale è preposto Pluto, nulla è altro che adunamento di ricchezze.

[2] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), iii, st. 31.3, pag. 170: A questa pena sì è gran tormento, / qui stano tuti li avari: / per avaricia fano adunamento / e coimento d'oro et ariento.

1.1 Raduno, assembramento (di persone, fedeli, soldati, ecc.). || Si tratta gen. di un raggruppamento omogeneo di popolo e di una certa entità; il lemma è pertanto spesso accompagnato dall'aggettivo grande.

[1] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 695, pag. 383, col. 1: Ad quisto parlaminto / fo grande adunaminto / de genti che guardavano / quando questionavano.

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), CL, pag. 3: Un jorno fece fare un granne adunamento; / Lui se levò in popolo et fé quisto parlamento.

[3] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), CMX, pag. 207: La domane per tempo fo facto parlamento; / Una gran gente vidi ad quello adunamento.

[4] Stat. castell., a. 1366, pag. 125.34: XIIIJ capitulo. Del'adunamento; che ciasscheduno stia queto. Ancho dicemo che quando la compania s'adunasse, ciasscuno debbia stare en silentio [e] queto.

2 Decisione.

[1] Legg. S. Margherita, XIII ex. (piac.>ver.), 507, pag. 28: Mo' questo Olinbrio inigo / Che m'è mortale enemigo / À fato so aunamento / De farme durare tormento / K'el me voravo da ti partir, / Ma voio ben anço morir / Ke uncha pegar la mia fe' / Sì malamentre cum el cre'.

[u.r. 03.08.2005]