AFFABILITÀ s.f.

0.1 affabeletate, affabilità , affabilitade, affabilitate, affabiltà .

0.2 Lat. affabilitas, affabilitatem (LEI s.v. affabilitas).

0.3 Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7.

In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.).

0.7 1 Facilità, piacevolezza, cortesia, nel parlare o nel trattare. 1.1 [In senso spirituale].

0.8 Rossella Mosti 03.07.1998.

1 Facilità, piacevolezza, cortesia, nel parlare o nel trattare.

[1] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 38, pag. 27.20: E· cki amatu vole essere monstre affabeletate.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV cap. 17, pag. 372.7: L'ottava [[vertù]] si è Affabilitade, la quale fa noi ben convivere colli altri.

[3] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 17, pag. 145.37: lo quale [[Antonio]] per la sua affabilità e benigna ricevuta, che faceva a chi 'l visitava, era appo tutto il mondo quasi nominato e famoso e in tanta reverenzia...

[4] Gl Ottimo (terza red.), a. 1340 (fior.), pag. 137.34: e de octo vertù conseguenti a queste, ciò sono amativa d'onore, magnanimitate, largheça, magnificentia, mansuetudine, veritade, affabilitade cioè piacevoleçça, e compagnevole[çça]...

[5] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), L. 2, cap. 26, pag. 70.45: [[lo ambitioso]] finge la umilità, mentisce la onestà, dimostra affabiltà , ciò è che seco si parli agevolmente...

1.1 [In senso spirituale].

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 5, pag. 82V.24: Grande e incomprehensibile affabilitade è quella la quale regna fra Christo e l'huomo: il quale è in questo stato pervenuto: nel quale l'huomo è facto signore di prendere a sua posta quando, come e quanto gli piace de' grandi amorosi spirituali sentimenti.

[u.r. 27.11.2017]