AFFACCIARE v.

0.1 afaczate, affacchiti, affacciata, affacciato, affaccioe, affachau, affazate.

0.2 Da faccia 1.

0.3 Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.): 1.

0.4 In testi tosc.: Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.7 1 Pron. Farsi avanti con la faccia o una parte della persona, sporgersi. 1.1 Fig. Apparire, mostrarsi. 2 Trans. Rinfacciare. 3 [Agr.] Rivoltare il terreno, portare le zolle in superficie.

0.8 Rossella Mosti 03.09.1998.

1 Pron. Farsi avanti con la faccia o una parte della persona, sporgersi.

[1] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 16, pag. 98.10: Lu primu miraculu ki intise sanctu Gregoriu fo, ki quandu kistu patre sanctu Martinu volce habitare in killa gructa ki era in killu munte de Marsicu, quandu inprimamente illu si affachau alla gructa, la grocta da si midemi se cavau e fonche factu comu una cavatura intra la petra, senza manu de homu.

[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 152.7: Le nuobele dompne de la citate de Troya, che stavano dentro, saglyero tutte sopre la mura de la citate, e stavano afaczate de sopre li miergoli a volere vedere lo conflicto de la vattaglya e chi meglyo se portava allo combattere.

1.1 Fig. Apparire, mostrarsi.

[1] Poes. an. sic., 1354 (?), 2, pag. 23: O Furtuna fallenti, pirkì non si' tuta una? / Affacchiti luchenti, et poi ti mustri bruna...

2 Trans. Rinfacciare.

[1] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 420, pag. 775.21: Poco sa neuno meglio chi fu il padre che chi fu Andromaca, moglie d'Ettore, figliuolo del re Priamo di Troia, però passerò oltre, se non in tanto ch'ella fue lunga e magra; e però dice il poeta ne la fine di questo libro ch'ella non istette mai di sopra a Ettore e qui dice che Ettore nolle affaccioe mai la sua sconcezza.

3 [Agr.] Rivoltare il terreno, portare le zolle in superficie.

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 28, vol. 6, pag. 481.1: [24] Or non arerae tutto lo dì l'arante per seminare, e romperà e sarchierà la sua terra? [25] Or quando averà affacciata e agguagliata la terra per seminare e ispargervi lo git e lo cimino, e' non porrà il grano per ordine, e l'orzo e il miglio e la veccia nel fine suo? [26] E Iddio suo il dirizzerà, e ammaestrerallo nel giudicio. || Probabile cattiva traduzione della Vulgata «cum adaequaverit faciem eius».

[u.r. 27.11.2017]