0.1 afaetar, afaita, afaitadhi, afaitai, afaitar, afaitare, afaitate, afaito, afaytady, afatati, afetata, affaetare, affaita, affaitade, affaitado, affaitai, affaitan, affaitandose, affaitano, affaitar, affaitarà , affaitare, affaitarvi, affaitata, affaitate, affaitati, affaitato, affaitavano, affaiti, affaitino, affaitisi, affaitrà , affata, affatata, affatate, affatati, affetare, affeti, faitadhe, 'fetate, 'fetato.
0.2 Lat. *affactare (LEI s.v. *affactare).
0.3 Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.): 1.1. || Ma v. affaitato agg.
0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Fiore, XIII u.q. (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).
In testi sett.: Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. venez., c. 1334; Stat. venez., 1366 (2).
0.6 N Cfr. GDT pag. 18 per ess. di affaitare 'conciare' in doc. lig. del 1190-91 e per la forma verb. afaitabo att. in una carta lucch. del 1044 nell'accezione di 'mettersi in posizione comoda', 'prepararsi per eventuali azioni belliche'.
Cfr. con diversa sistemazione del materiale Cella, Gallicismi, pp. 309-10.
0.7 1 [Esercitare la propria cura, abilità o influenza su qsa o qno per un det. scopo:] trattare (un panno); conciare (una pelle). 1.1 Affaitare guance: fare la barba. 1.2 Educare, istruire. 1.3 Fig. Falsificare (una merce). 1.4 Pron. Adornarsi con lusso, con ricercatezza. 1.5 Pron. Adoperarsi (in un'azione), darsi da fare. 1.6 Avvincere, disporre di qno.
0.8 Rossella Mosti 30.03.1998.
1 [Esercitare la propria cura, abilità o influenza su qsa o qno per un det. scopo:] trattare (un panno); conciare (una pelle).
[1] Stat. fior., 1334, L. II, cap. 5, pag. 293.6: E s'alcuno mercatante di Calimala mandasse alcuno panno a tignere, affetare, o tirare, il quale non fosse bollato come detto è, sia condannato in soldi C per ogni panno...
[2] Stat. venez., c. 1334, cap. 82, pag. 395.19: Çacharia, Mafio, Laçaro, Çanebello et Francesco li quali tutti ven ditti da le Volpe, citadini et habitadori de Venexia, adovrando et façando en casa soa en Venexia l'arte et lo lavorero de affaitar et de conçare lavorero de pelle et de volpe...
1.1 Affaitare guance: fare la barba.
[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 78, pag. 894: Doppie so fare e bilance, / concio denti, af[a]ito guance, / so' buferi et uso ciance, / cedro vendo e mele arance / e fo cassette.
[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 58.7, pag. 118: Natur'è quella che· lle v'à 'fetate [[le giovane e le vec[c]hie e le mez[z]ane]] / Sì com'ell'à 'fetato a caccia il cane.
1.2.1 [Caccia] Addestrare (animali).
[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 42, pag. 892: Conciare uccelli, af[a]itar bracchi, / so far reti e gabbie e giacchi, / cordon, stamigne e bon fresac[c]hi, / cacciar so e prender volpac[c]hi / e far monete.
[2] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 188, pag. 645: Ki enançi ge pò esro, quigi è li plu bïai, / corando como cani k'a la caça è afaitai.
1.2.2 Pron. Conformarsi, informarsi (nel senso fig. di 'venir educato secondo un determinato modello').
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), lett. 13, pag. 162.26: Carissimi, del mondo miragli siete voi tucti nel mondo magni, a ccui s'affaitan tutti ei minori vostri e dela forma vostra informan loro...
1.3 Fig. Falsificare (una merce). || Affaitare legne: preparare con truffa il legname mescolando in un unico mucchio legni grossi con quelli sottili.
[1] Stat. venez., 1366 (2), cap. 167, pag. 80.28: va parte che nisun venecian over forestier, del tutto, olsi over presumma afaitare over fare affaitare legne le qual fì conducte a Venesia per vendere, ma debiano le legne che volen condure a Venesia caregare a refuso in li lor navilii, sì che li colti dele legne siano gualivi in çascuna parte, così in fondi et in meço, come ala parte de sovra et da ladi de quelli...
1.4 Pron. Adornarsi con lusso, con ricercatezza.
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), Canz. 49.149, pag. 135: S'i' prego voi da lor donne guardare, / prego non men che lor da voi guardiate: / non, per Deo, v'afaitate, / ché laccio è lor catun vostro ornamento.
[2] F Giordano da Pisa, Prediche, 1304-1305 (pis.>fior.): E questo tocca molto alle donne, le quali si lisciano, e ornansi, ed affetansi, e vanno per le vie, facendosi vedere. || Manni, p. 115.
[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 15, vol. 2, pag. 268.32: E massimamente, dice, si mostra, che per vanità l'uomo cerca vestimenti preziosi in ciò, che quando è solo, poco se ne cura, ma quando va in pubblico allora si affaita.
[4] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 379, pag. 595.22: Dice l'auttor alle donne ch'elle s'affaitino e mostra per esempli l'utilità che viene dello acconciare e affaitare.
1.4.1 Pettinarsi, arricciarsi i capelli (con uno speciale strumento di ferro 'calamistro').
[1] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 164.21: E non t'affaitar li capelli, quando dei andar a ¨llei, né la gonnella sia da esser veduta con largo seno...
[2] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 494.25: Teseus tolse Adriana non affaitandose le artarie de algun ago...
1.4.2 Affaitarsi il volto: truccarsi, darsi il belletto.
[1] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 152.13: Tu, quand'ella s'affaitrà lo volto con composti veneni, va' al volto de la donna e non ti contradisca vergogna...
1.5 Pron. Adoperarsi (in un'azione), darsi da fare.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 51.11, pag. 301: Chi se vo' for rangurar, / e no s'afaita carta far, / no se trova drita lenza; / ma fa<r> pu mester che venza, / negando, quelo chi dé dar: / e cossì sor descavear, / romagnando in marvojenza.
1.6 Avvincere, disporre di qno.
[1] Noffo (ed. Gambino), XIII/XIV (fior.), 1.5, pag. 44: In un gioioso stato mi ritrovo / che in nulla guisa prende 'l me' cor posa / s'ïo no sfogo alquanto, in mio parlare, / in dire e dimostrare / como gioioso amor m'affata e tene...
[u.r. 27.11.2017]