0.1 afadhigai, afadigado, afadigai, afadigata, afaticata, afaticati, afaticato, afatichato, afatigatu, afatighato, affadhigao, affadigati, affaticata, affaticate, affaticati, affaticato, affatigati, affatigato.
0.2 V. affaticare.
0.3 Poes. an. march., XIII m.: 1.4.3.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); x Mazz. Bell., Storia (ed. Zaccagnini), 1333 (pist.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.).
In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Poes. an. march., XIII m.; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.).
0.6 N Per l'es. del s.m. afategato di Jacopone, Laude (ed. Mancini), citato da GAVI s.v. affaticare cfr. fatigato di Jacopone (ed. Ageno), 85.32, pag. 345.4.
0.7 1 Privo totalmente o parzialmente di energie a causa di un'attività o di uno sforzo compiuti. 1.1 [Di organi visivi:] ridotto a scarsa capacità visiva (per la stanchezza, per il pianto). 1.2 Tediato. 1.3 Sost. Chi è provato, estenuato. 1.4 Fig. Tormentato, addolorato. 1.5 Fig. Percosso, battuto dalla furia dei venti e delle onde. 1.6 Affaccendato. 2 Che produce fatica o affanno.
0.8 Rossella Mosti 03.09.1998.
1 1 Privo totalmente o parzialmente di energie a causa di un'attività o di uno sforzo compiuti.
[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1252, pag. 54: Quando illi fon lí arivai, / Illi erano stangi et afadigai.
[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 76, pag. 103: Per que 'g firá tollegio lo so con grand peccao / .......... / On in qualk oltra parte firá pres e robao / Da latro on da tempesta, on k'el firá sforzao, / E ora caz da alto, dond el ven affollao, / On ke sovenz el è stang e affadhigao.
[3] Bono Giamboni, Trattato, a. 1292 (fior.), cap. 32, pag. 154.6: E però dice Cristo nel Vangelo: «Venite a me, voi che lavorate e affaticati siete, che vi darò luogo di riposo»...
[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 10, pag. 376.23: I quali, di combattere affaticati, rifuggendo ad uno castello, a' cavalieri di Cesare per disiderio della preda a vincere lo castello s'accese l'animo, ma indarno...
[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 73.54, pag. 306: Segnor povero mendìco, / per me molto affatigato, /ed eo, peccatore inico, / ricco, grasso, reposato...
[6] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 8, pag. 45.12: Siando retornado, miser san Petronio se començò a reposare alquanti dìe, imperçò che ello era molto afadigado e stanco per le ovre grande ch'ello avea facto a cunçare la citade.
[7] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, pag. 173.35: Spesse volte si stancano le mie braccia per lo continuo notare: appena posso tirare l'affaticate membra per la squarciata acqua.
[8] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 132.15: Quegli mise l'affaticato capo sotto la verde erba: la morte chiuse gli occhi che guatavano la bellezza del loro signore.
[9] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 14, vol. 3, pag. 185.25: E spesse volte portando le tempie legate di fresco fieno, potea parere ch'egli volgesse la divelta gramigna: e spesse volte portava in mano lo pungelione; sì che tu averesti potuto giurare che pure allotta avesse digiunti gli afaticati buoi.
[10] x Mazz. Bell., Storia (ed. Zaccagnini) 1333 (pist.), pag. 133: Li greci per la fatica del mare affaticati dismo[n]taro in terra per cagione di riposare...
[11] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 47.21: Noi affadigati e lassi Trojani quale e come à fatto ti raguardiamo dopo molte uccisioni de' tuoi, dopo vane fadighe e delli uomini della tua città!
[12] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 15, pag. 70.24: come narra s. Giovanni nel Vangelio della Samaritana, che Gesù affaticato per la via sedeva, e riposavasi sopra la fonte...
[13] Comm. Arte Am. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), ch. 85, pag. 962.21: Ylas fue uno bellissimo giovane, il quale usava molto il cacciare. Un die, essendo afaticato, sì si riposava a una fonte inn una selva.
[14] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 149, pag. 181.6: Ad uno tempo era uno santo romito: andando egli per una grande selva sì trovò una grandissima grotta la quale era molto alta: e 'l romito si andava per riposarsi inperò ch'era molto afatichato.
[15] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 61.18: E poi ognuno vada a dormire alle sue celle, egli è buono andarsi a riposare, perciò che voi siete molto affaticati pe llo molto affaticare e navicare che voi avete fatto».
1.1 [Di organi visivi:] ridotto a scarsa capacità visiva (per la stanchezza, per il pianto).
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 11, pag. 70.18: e non dormo ma giaciomi, e sostengo gli ochi affatigati e gastigati nel veghiare e quasi che vogliono cadere nell'opera, e scrivo i buoni admonimenti.
[2] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 31, parr. 1-7, pag. 125.17: Poi che li miei occhi ebbero per alquanto tempo lagrimato, e tanto affaticati erano che non poteano disfogare la mia tristizia, pensai di volere disfogarla con alquante parole dolorose...
[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 99.21: Tu gli potresti vedere tramortiti errare per le vie: altri piagnenti; altri giacenti in terra, e volgienti gli affaticati occhi nel sezzaio movimento...
[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 59, pag. 133.33: Ma quando e' [[i folli, e' rei]] sono affaticati, e annojati in vizj, e in lussuria [[...]] allora gli sventurati gridano dogliendosi, e confessando essersi falsamente dilettati.
1.3 Sost. Chi è provato, estenuato.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 1, pag. 133.2: In questo mezzo Artaserses re di Persia, come di sopra ti dissi, a tutti i popoli di Grecia per ambasciadori comandò che si partissero dall'arme, e pace servassero tra loro: non perchè misericordievolemente si movesse agli affaticati per le guerre di dare pace...
[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 22.18: Un'alta torre era a sommo d'una rocca, piacevole luogo agli affaticati ch'uscivano del mare.
[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I.8, pag. 61.4: E là dove a que' tempi soleva essere il lor mestiere e consumarsi la lor fatica in trattar paci, dove guerre o sdegni tra gentili uomini fosser nati, o trattar matrimonii, parentadi e amistà, e con belli motti e leggiadri ricreare gli animi degli affaticati...
1.4 Fig. Tormentato, addolorato.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 278, pag. 301: Dixeva quella vox ai homni congregai: / «Vení a mi, voi tugi ke si' afadhigai, / Azò ke voi sïei grandment reficïai».
[2] Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.), pag. 163.35: Avendo mes(er) (Gesù) (Cristo) cenato co(n) li suoi descepoli e comunicatoli e lavato loro i piei, sì revolse fare el sermone del'amore nè no(n) lasciò, p(er)ch'ei fosse molto afatighato, movendolo la sua abondantissima carità, volendo ro ensegniare como se devessaro amare emsiemi e servire l'u(n) l'altro.
- Sost.
[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Laudes de Virgine Maria, 57, pag. 213: Ella [[la Vergen]] è dolceza e requie a tug i afadhigai, / Pur k'i entre soe brace sïan recomandai; / Ella è consolatris de tug li tribulai, / Ella è speranza grande de quii k'en desperai.
[4] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.), L. 3, pag. 41: Ma forse piaceva a gli Dij, che gli affaticati si rallegrino per ricompensazione della ingiuria.
[5] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), lett. 2, pag. 10.7: et appresso, per l'amore di Cristo, amiamo e nostri prossimi come noi medesimi, guardandoci da ogni mormorio di prossimo, e sopportando l'uno l'altro, et abbiamo compassione agli assetati e agli affadigati et a ogni peccatore.
1.5 Fig. Percosso, battuto dalla furia dei venti e delle onde.
[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 29.17: così poi che l'onde ebbono percossi gli alti lati della nave, l'impito della decima onda perquote magioremente; e non si rimane di combattere l'affaticata nave insino a tanto ch'egli non v'è entrato dentro.
1.5.1 [Con allusione alle fatiche sostenute nel redigere l'opera].
[1] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 134.24: Ma ridimandiamo l'opra: io debbo con nude cose andare, acciò che l'affaticata nave pervegna al suo porto.
[1] Poes. an. march., XIII m., 3, pag. 8: Ser Petru da Medicina / ç'à fatu una fucina, / undequé 'll'è multu afatigatu, / per colar Siginçello, / qe lo volse far plu bello.
[2] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 86.28: Hercules premendo le meraviglie de l'affaticata matrigna, si crede che tra le donzelle greche tenne lo panieri e lavoró la roza lana...
2 Che produce fatica o affanno.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 89.50, pag. 362: A lo salire retornanno, / en el mio core gìa pensanno / e gìa molto dubitanno / de lo salire affatigato.
[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 20.7: Anetor, guardiano dell'armento, venne frettoloso con affaticato corso, e disse: o Pelleo o Pelleo, io ti sono messo di grande pistolenzia.
[u.r. 10.08.2005]