AFFATTO avv.

0.1 adfacto, afacti, afacto, afag, afagio, afata, afate, afati, afato, afatto, affacto, affatto.

0.2 Da fatto.

0.3 Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.): 1.1.1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Stat. sen., 1298; Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Doc. prat., 1305; Metaura volg., XIV m. (fior.).

In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Poes. an. ven., XIII; Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.).

In testi mediani e merid.: Stat. castell., XIV pm.; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.5 Nota la concordanza col nome in tuti afati, tute afate ecc. (esempi in 1.1).

Locuz. e fras. al tutto affatto 1.1; bene affatto 1.1.1; in affatto 1.2; per affatto 1.2; tutto affatto 1.1.

0.7 1 Del tutto, completamente; veramente, realmente. 1.1 Locuz. 2 Signif. incerto: forse 'soltanto', nel senso di 'chi sa solo parlare senza ragionare'?

0.8 Rossella Mosti 03.04.2000.

1 Del tutto, completamente; veramente, realmente.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 2, cap. 4, pag. 149.29: E s'ha a fare lo porro, lo quale è afatto caldo, e·llo mezzo del terzo grado mestarà li elementi asieme; e saralli più foco ch'acqua tanto quanto sarà mestieri...

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), Son. 6.6, pag. 126: Se, per amor, null'omo porta pena, / or se ne posi, ch'io ciascun ne matto; / c'Amor legato m'à di tal catena, / c'ongn'altro amante n'ag[g]io d'er[r]or tratto. / Sì come il ferro si pulisce a mena, / così pulificato n'ò loro affatto / de' mai d'amor, ch'io son que' che li mena: / sian là ove volglion, ch'i' pur li racatto.

[3] F Mazzeo di Ricco da Messina, XIII sm. (tosc.): Dunqu'è rasgione, donna, / che 'l nostro amore si ·partta afato, / ch'io agio audito dire / che solamente per uno <mis> minisfatto / si ·perde lontano buono servire. || CLPIO, V 78 MaRi.52.

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 14, pag. 239.8: E bene ti dee raccordare quando Monsignior ti fecie tesoriere affatto si penteo...

[5] A. Pucci, Novello serm., p. 1333 (fior.), 399, pag. 38: Quel borgo di fuor, ch'era sí bello, / lo disertò affatto il fiume fello, / e fece dentro a Enpoli drappello / a l'una faccia.

[6] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 15, ch., pag. 253.10: E se ll'aiere uscisse per altra via che per quella onde entra l'acqua, sarebbe bisogno che n'uscisse afacto, e che quella caverna s'empiesse d'acqua e no ne potesse più ricevere...

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 64, pag. 143.6: - Donna mia, tu di' che io mi ricolichi; dolente sono, che m'è convenuto collicare; io ti prego che tu stia cheta, se tu non vuoi ch'io muoia affatto.

1.1 [Rafforzativo di un'affermazione:] locuz. agg. tutto affatto: 'tutto quanto', 'completamente'.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 2075, pag. 67: Ben è raxon ke le sian destruge / E tute afate siano conbuste.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), Son. 173.11, pag. 234: tu inferno sol d'angeli e d'omo, / nemico tutto, struggimento e morte / di tutta affatto la natura umana!.

[3] Stat. sen., 1298, dist. 5, cap. 3, pag. 243.3: Et debbia scrívare tutto affatto el peso e 'l nome del comparatore e del venditore...

[4] Poes. an. ven., XIII, 200, pag. 141: O alboro de la croxe, tu fosti inflorido, / Del sangue de Cristo tu fosti sorpido, / Sì che tu à' facto un clamor / A tuti afati li peccadori.

[5] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 252, pag. 648: quellor ke se'n percaça, / endarno s'afaìga, k'eo sol l'ò tut'afata».

[6] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 73, pag. 357.28: a compiere tutto ciò ch'era rimaso, a mostrare la potenzia sua in tutte afatto le cose.

[7] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 90, pag. 51: El tegnia dreto e raxon / A tuti afati rie e bon...

[8] Stat. castell., XIV pm., pag. 208.35: Noi adomqua ke emtendemo a l'acrescimento d'esso ordine begnignamente prosequire con favori oportuni stantiamo ke tucti afacti quelli li quali ad oservare questo ordine adeverrà ke siano recevuti, einante k'essi recevuti siano, sotoposti essare debiano ad examinatione...

[9] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), CCCXXXI, pag. 73: Et anco uno notaro de grasscia sci fo facto / Che scripto aveva lo grano de Aquila tucto affacto: / Quello che li soprava facevaylo vennere racto.

- Locuz. avv. Al tutto affatto: 'del tutto'.

[9] Braccio Bracci (ed. Sarteschi), 1375-78 (tosc.), 3.11, pag 39: La madre di Virgilio fé scavare / sotto per terra, fino al fondamento, / per farlo al tutto affatto traboccare...

1.1.1 Locuz. avv. Bene affatto.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 1.12, pag. 140.30: E io Dino Compagni, ritrovandomi gonfaloniere di giustizia nel 1293, andai alle loro case e de' loro consorti, e quelle feci disfare secondo le leggi. Questo principio seguitò agli altri gonfalonieri uno male uso; perchè se disfaceano secondo le leggi, il popolo dicea che erano vili se non disfaceano bene affatto.

1.2 Locuz. avv. in, per affatto: 'completamente', 'integralmente'.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 61, pag. 134: E 'l sangu' da tut le parte in terra ge cadeva. / La carne per afagio borniosa e implagadha, / Lo sangu' da le soe membre in terra ge gotava...

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), Canz. 27.26, pag. 99: Tu[t]te doglie in affatto / che per amor mi fuoro, / com alegro volere / paleso a tut[t]e genti / dimett[erïa] sol per una gioia.

2 [Rafforzativo di una negazione:] per nulla.

[1] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Canz. 3.16, pag. 705: Nonn- è saccente né puote valere / chi non rimira bene e guarda afatto / del suo piacente viso il nobil atto...

[2] Doc. prat., 1305, pag. 454.33: ed alora li malfactori si partirono e portarne uno scanpolo di pa(n)no di quelle gualchiere, p(er)ciò che p(er) la giente che trasse no· ne potiero portare altro, ma p(er) loro no· stecte ch'ellino noe le rubassero afacto e noe ne menassero li uomini a Castillione.

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 69, pag. 337.12: E'l paradiso terrestro di questo non era affatto purgato, ma in vita eterna in que' beni de la natura sarà in tutto impossibile...

[4] Libro segreto di Simone, 1349-80 (fior.), [1378], pag. 522.7: v'ebbi una grandissima infermità, e per chagioni ch'eravamo ischuminichati e interdetti non chonchiusi afatto quello volea il Chomune...

3 Signif. incerto: 'soltanto', nel senso di 'chi sa solo parlare senza ragionare'?

[1] Poes. music., XIV (tosc., ven.), Landini madr., 11.7, pag. 134: Se giudichi secondo el tuo parere / e la ragion non vedi, spesse volte / dispregi quel che degna lode molte. / Dunque debba tacer chi parla affatto, / ché suo ignoranza scuopre a l'uom che intende: / così colui pur sé medesimo offende.

[u.r. 10.08.2005]