AFFERRATO agg.

0.1 aferata, afferrate, afferrati, afferrato.

0.2 V. afferrare.

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 2.

0.4 In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Saldamente tenuto o attaccato. 2 Inchiodato, tormentato col ferro. 2.1 Addolorato, tormentato.

0.8 Pietro G. Beltrami 10.03.1998.

1 Saldamente tenuto o attaccato.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 16, parr. 57-62, pag. 288.6: Qui D. fa una comparatione de uno che se geta in mare per sogliere una ancora aferata a qualche scoglio o a qualche cossa nascosta in l'aqua, el qual sagliendo in sù se stende e dai piedi se acorta, idest ratrappa.

[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 21 parr. 13-16, pag. 336: Ancora D. descrive questo diavolo e dice che L'umero suo, idest la spalla, che era acuto e superbo, Carcava un pecatore etc., E quei tenea d'i piè ghermito, idest afferrato, il nerbo.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 154.38: Intre li quali nce era uno cavaliere fortissimo lo quale se clamava Curion de Petra, chi plu de tutti l'altri tempestava Hector, che Hector per nulla maynera avea potere de calvacare a lo cavallo suo, lo quale illo ben se lo teneva afferrato e guardavasilo defendendo séne e lo cavallo cavallarosamente.

2 Inchiodato, tormentato col ferro.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 16.133, pag. 124: Ioanni, figlio novello, / mort'è lo tuo fratello: / ora sento 'l coltello / che fo profitizzato. / Che moga figlio e mate / d'una morte afferrate: / trovarse abraccecate / mate e figlio impiccato».

2.1 Addolorato, tormentato.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 16.87, pag. 122: «Mamma, ove si' venuta? / Mortal me dài feruta, / ca 'l tuo planger me stuta, / che 'l veio sì afferrato».

[2] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 256.22: Muorto questo valente omo, li Romani ne staievano forte afferrati. Allora lo tribuno adunao lo puopolo, favellao e disse: «Signori, non staiate turbati della morte de questo omo, ché ène stato lo peiore omo dello munno.

[u.r. 12.01.2007]