AFFETTO (3) s.m.

0.1 afecto, afeito, afeto, afetti, afetto, affecti, affecto, affectu, affeto, affetti, affetto, affettu, afiecti, effecto, effetto, effetti.

0.2 Lat. affectus (LEI s.v. affectus).

0.3 Meo Abbracc., Lett. in prosa, a. 1294 (pist.>pis.): 1.1.4.1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Monte Andrea (ed. Menichetti), XIII sm. (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Lett. pist., 1320-22; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Legg. Sento Alban, c. 1370 (venez.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Lett. napol., 1356; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Doc. ancon., 1372; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Moto dell'animo sensibile o concupiscibile, disposizione emotiva, sentimento, passione. 1.1 Estens. Insieme dei sentimenti e delle passioni, e dunque l'anima sensitiva e concupiscibile come facoltà distinta dall'intelletto. 1.2 Sentimento di viva benevolenza verso qno o qsa, amore. 1.3 Intenso desiderio, brama.

0.8 Roberto Leporatti 05.03.2001.

1 Moto dell'animo sensibile o concupiscibile, disposizione emotiva, sentimento, passione.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 8, pag. 68.12: Et questa concupiscentia, cioè l'amore delle cose del mondo, t'induce l'affecto del desiderio di questi beni, et in questo siete defectuosi voi et li altri di questo mondo.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 85, pag. 235.11: Se tu concedi alcuni affetti al savio, la ragione non si potrà difendere da loro, ma sarà sottomessa, e cacciata da que' medesimi, e maggiormente non lasciandogli un affetto solo, ma tutti, co' quali ella si combatte, perocchè maggior forza ha una compagnia di gente comunale, che non ha un solo, benchè sia forte, e vigoroso...

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 18, 13-27, pag. 404, col. 2.7: Çoè che molte volte uno affetto, çoè uno desiderio, tollese tutta l'anima, ch'altro non adovera che a quello, e allora per signi exteriori appare tale affetto, sí come avvene per una allegreça, che l'omo devirrà tanto tremante, per una paura, che l'om devirrà tutto smorto, et similia.

[4] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 9, pag. 23, col. 2.18: vedendo me in te e me Idio e in Dio huomo unito a glorioso matutino conoscimento el tuo intellecto sublimato in me per amoroso affecto transformando.

[5] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 5, pag. 37.2: Ma perciò che gran tumulto d'affetti t'ha posseduto, dolore, ira e tristizia diversamente ti distraggono, ora di quella mente - che tu se' - dimorando, a te ancor non si convengono i più forti rimedii.

[6] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 34.8, pag. 126: Però dinanzi a te qui m'inçinochio / Come servo veraçe, / Ch'el non ti spiaça quel ch'a çascun piaçe / Ne l'amoroso affetto.

[7] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 520.6: Costui tutti i maggiori di Tesaglia e nobili per la virtù della sua eccellenzia con affetto di tenera dilezione amaveno, facciendogli riverenzia non meno che al re Pelleo.

[8] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 1, vol. 2, pag. 8.5: 8. E que diroiu eu di Quinciu Crispinu, la mansuetudini di lu quali li putentissimi affecti, chò esti la ira e la gloria, non la pottiru vinciri?

[9] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 7, pag. 53.6: Lo quarto affetto, ovvero movimento di cuore, col quale, e per lo quale si pecca mortalmente, si è lo gaudio, cioè lo vano e reo.

[10] Comm. Rim. Am. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), ch. 246, pag. 984.19: Questo Omero fu il maggiore poeta ch'avessono i Greci e scrivea pur gli grandi afetti, e dadovero.

[11] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 2, pag. 70, col. 2.9: Questi adunque sono due bracciuoli per li quali l'operazione della mente suso riceve accrescimento di molti e varii affetti.

[12] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 105.20: Chà per lo forte desiderio dello amore tuo, de lo quale so' sì compriso che ad ora me scalfo con tucti li afiecti e li sintimienti miey...

[13] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 1, comp. 1.3, pag. 68: L'omo, che vinto da concupiscença / se volgie a seguitar lo suo delletto / non refrenando suo maligno affetto / a guisa d'animal fuor de sciença, / temer dée forte la giusta sentença / de l'alto sire che prociede retto / ala punicion d'ogni deffetto / sì come piaçe a sua summa prudença.

[14] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 104, pag. 219.11: et dein(de) la e(n)fermitate pilgia lu nomo et alcunu male pilgia lu nomo di mate(r)ia et alcuno d(e) loco, et alcunu pilgia lu nomo d(e) lo affecto et pilgia lu nomo da la semelgia(n)ça di alcunu...

1.1 Estens. Insieme dei sentimenti e delle passioni, e dunque l'anima sensitiva e concupiscibile come facoltà distinta dall'intelletto.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 5, pag. 153.8: unde da questo peccato infra li altri infiniti mali ke face tre mali ne rescono: primo ène la privatione del senno (et) de lo intellecto, secondo la corruptione de l'affecto, terço la provocatione de l'ira de Dio innel subiecto.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 46.62, pag. 182: parme che questa sia l'arra de trarme a ciel per condutti: / l'affetti mei su m'hai redutti, ch'eo ame la tua redetata.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 3, pag. 167.4: E dico che li miei pensieri - che sono parlare d'amore - 'sonan sì dolci' che la mia anima, cioè lo mio affetto, arde di potere ciò colla lingua narrare; e perché dire nol posso, dico che l'anima se ne lamenta dicendo...

[4] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 27, pag. 211.29: Diceno li phylosofi che ciascuna anima àe tre potentie et in loro sta: la prima è lo 'ntellecto, la seconda è l'affecto, la tersa è lo senso.

[5] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 91, col. 1.28: Ciascaduna anima ha potenzia di intendere, e questa è la potenzia dello intelletto; e potenzia d'amare, la qual potenzia è detta affetto...

[6] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 37, pag. 214.24: Noi vacui parlemo de le vertue e, quasi misi infra moti arbori frutiferi, odoramo lo pomo, ma non l'asaçamo; ma ello, avegna che li fruti de le vertue non savesse odorar per setigeça de intendimento, gustavali nientemem per afeito metandoli in overa.

1.1.1 Passione o insieme di passioni rivolte, spesso smoderatamente, ai beni materiali e terreni.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 39.62, pag. 140: del nichil glorioso null'om ne gusta 'l frutto, / si Deo no i fa 'l condutto, ca om non ci ha che fare. / O glorioso stare, en nichil quietato, / lo 'ntelletto posato, e l'affetto dormire!

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 8, pag. 72.15: Or così faite voi: voi sognate, però che siete in sonno, in tenebra, et ponete l'affecto vostro in queste cose et parvi godere, ma non è vero.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 116, pag. 383.12: Molto è stato cerco qual val meglio, o essere del tutto sanza affetti, o avergli a misura.

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 7.538, pag. 158: Così degli animati muove il sangue / Fra luce e notte, sì come fa il mare, / E l'uom s'attrista e la natura langue; / Però in qualche ora gli animi umani / Senza ragione senton pene amare / Ed allegrezza degli affetti vani.

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 6, 34-39, pag. 183, col. 2.5: Qui toca lo sido c'avean quelle anime: che stavano tutte per terra a çacere, e quisti convigníam passar loro per suso, lo qual sito hae a significare che sono tute persone sollicite al corporale e terreno, e non al celestial e spirituale affetto.

[6] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 6, pag. 110.36: e così sempre avessimo in memoria gl'incerti e varî pericoli della nostra natura fragile e mortale, tosto vinceremmo ogni affetto e desiderio carnale e mondano, e ogni appetito di vendetta, o di carnalità, o d'altra qualunque cosa viziosa...

[7] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 12.4, pag. 25: Symoni[a]ci col capo di sotto / piantati sono infino a la centura / per buche ardenti, che vuol dir la cura / del loro affecto bistorto et corrocto, / ardendo tucti per quel marmo rocto / de l[e] [g]ambe et de' piedi ogne giontura...

1.1.2 Generic. per attività spirituale (distinta dall'attività pratica).

[1] Monte Andrea (ed. Menichetti), XIII sm. (fior.), canz. 61a.31, pag. 210: Diciam ch'om sia di tut[t]e bontà rede, / sano dal capo al pede, / libero, giovan da sedere in panca: / tut[t]o lo sfranca, - e dico a nulla riede / se di ricore è fuori, e peg[g]io anca, / ch'ogne cosa ven manca, / suo affetto e labore è a mercede, / e sempre sede - col contrado a banca.

1.1.3 Funzioni vitali.

[1] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), tenz. 1, canz. 1.13, pag. 450: Isvarïato son d'ogn'altro corpo, / fuor di natura son d'ogne animale; / e solo Amore m'ha condotto a tale, / che 'n sua propia natura tuttor resta / lo mio affetto, ed hami dato vesta / di sé: vedete oimai chent'essor pò! || Minetti; Contini, PD, I, pag. 450 interpreta effetto, come legge il Chigiano.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 26, pag. 574.16: come uno animale, ch'è coperto o di guscio o di pelle, dimostra, per lo moto suo dentro, nelle parti di fuori l'appetito del mangiare, e di simile affetto che la natura richiede.

1.1.4 Anima razionale.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 7, pag. 100.13: Sussequentemente mostro la potenza di questo pensiero nuovo per suo effetto, dicendo che esso mi fa mirare una donna, e dicemi parole di lusinghe, cioè ragiona dinanzi alli occhi del mio intelligibile affetto per meglio inducermi, promettendomi che la vista delli occhi suoi è sua salute.

1.1.4.1 Affetto dell'intelletto o della mente: inclinazione, passione intellettuale.

[1] Meo Abbracc., Lett. in prosa, a. 1294 (pist.>pis.), 35, pag. 399.16: Nente ragion lo vole, che lo 'ntelletto posi ned aggia affetto u' non è sua natura: ch'elli non è creato come corpo si crea inn- esso loco, m'àve dal Sonmo e Perfetto conpimento.

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 45.20, pag. 827: adunque i veri / effetti della mente tutti quanti / disponi a noi co' suoi giusti pensieri...

[3] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 2, pag. 67, col. 1.14: E secondo la misura de' suoi desiderii esso Altissimo arrecando seco doni s'infonde all'anima poverella; il qual vero bene drizzando l'affetto della mente, e congiungendo la mente a Dio eterno, deifica la mente a se unita; cioè fa divina, non al bene per participazione, ma alcuno bene per più ampia bontà e benignità...

[4] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 183.14: chè spesse volte crede l'uomo essere sanza peccato mortale, ch'egli non ne sarà netto; e spezialmente di quegli che sono occulti nel quore, ne' desiderii e negli affetti mentali, dentro de' quali si truovano pochi buoni discernitori, e che bene se ne sappiano guardare.

1.1.5 Disposizione di spirito.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 11, vol. 2, pag. 223.30: 9. Ma quilla felunia di la quali eu ricuntirò però ca esti di furisteri, se ricuntirà con plù ripusatu affectu.

1.1.6 [Con valore di pena, affanno?].

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 24.148, pag. 89: Stanco lo iorno, gìamene a letto, / pensava l'affetto nel letto pusare: / ecco i pensieri, là ov'era retto, / aveanme costretto a non dormetare...

[2] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 74.8, pag. 619: È de pietà vestito el vostro aspetto, / dal quale null'altra vertute s'aretra, / ma dentro è pien de l'aspra dura e tetra / crudeltà, per me solo in grande affetto. || Marti: «in grande potenza di passione».

1.1.7 Con grande affetto: con foga, con impeto.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 6, 13-24, pag. 93, col. 2.19: Quel da Pisa, questo fo un Federigo Pisano, lo qual fo morto da Marzucho padre di mis. Vanni Scoriçado, lo qual l'ancise cum grande affetto.

1.1.8 [Rif. a cose o a termini astratti:] proprietà di produrre un det. effetto, facoltà; caratteristica, prerogativa.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 204.15: Le VIJ figliuole sono VIJ affetti di queste membra, superbo portamento, superbo andare, supenazione di petto, superba mano, e levante disdegno di lingua, crespamento di naso, levare di ciglia, isfrenamento d'occhio.

1.1.8.1 Area di competenza, ambito.

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 9.83, pag. 97: Divisate scïenze sono e molte, / ingengni, ärte con operazione, / ed è cor[r]ezïone; / e, con molta ë nobil discrezione, / partitamente, ciascuna in su' afetto, / per gli uomini esser possono racolte, / se 'n un più ch'altro desse fan riposo.

1.2 Sentimento di viva benevolenza verso qno o qsa, amore.

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 30.2, pag. 151: Gentil mia donna, com' più guardo e rimiro, / più è verace e nobil vostr'afetto.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 60.16, pag. 238: Deo no alberga en core stretto: tant'è granne quant'hai affetto...

[3] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 20, pag. 68.25: Per la qual cosa la donna, vegiendo ciò che del suo marito non poteva avere nessuna novella, ritornò a messer santo Torpè co molta devotione e votossi a llui con molta devotione humilmente, pregandolo con molto affetto che lli piacesse d'amollire lo cuore del suo marito...

[4] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 642, pag. 40: Thomasso la recépe con grande affectu, / tostamente e mèctesella in pectu.

[5] Lett. pist., 1320-22, 1, pag. 35.6: sìe che già èe X die elli cavalcoe ordinata mente allo Papa, lo quale io di suo volere piue volte ò seguitato a palazzo, et ricordatoli lo facto, et per l'affecto grande che mostra io sono certo che sarebbe fornito...

[6] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 1.1914, pag. 245: Conformità di stelle muove affetto, / Trasforma l'alma nella cosa amata / Non varïando l'esser del soggetto.

[6] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 17, 106-114, pag. 344, col. 2.6: sí che omne affetto, che l'omo hae averso lo proximo, si è natural amore, ed è despartí e deçunto da odio.

[7] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 4.28, pag. 15: Io, che pur sentïa costor dolersi, / come l'affetto mena, / molte volte discursi ananti ley.

[8] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 1, pag. 98.23: Sì graziosamente la sua vita menava, e con tanta reverenzia s'inchinava e ubbidiva a tutti quelli, li quali visitava, che ciascuno l'amava di puro e singulare affetto.

[9] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 1, pag. 107.11: Annami sè medesimo offere a empiere gli affetti dell'Abate e de' compagni.

[10] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 630.14: ché Iddio non ragguarda quanto fai di fuori, ma quanto ami dentro; e non mira tanto quello che fai, quanto e' mira con quanto amore e affetto il fai.

[11] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 5, vol. 2, pag. 48.25: ià serà cosa manifesta commu la benivolencia di lu paternu affectu aya vinchuti multi et difficili cosi.

[12] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 198.22: Poi si tolse dinanzi da lui, e come inimica refugge nella selva ombrosa; dove quello suo primo marito Sicheo risponde al suo affetto, e pareggia l'amore.

[13] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 2.17, pag. 545: Sol seria io colui, donna gentile, / che con maggiure affetto, / deppo la morte s'io vita prendesse, / ve serviria più giacchito ed umìle...

[14] Lett. napol., 1356, 2, pag. 124.3: Ricepe(m)mu cu(m) frat(er)nu affectu li lictiri vostri, et (con)siderate li cose che se (con)tiniano, tanto ni li v(ost)ri, q(ua)nto in chelli de lu Gran Senescalco...

[15] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), DCLXXIII, pag. 153: Con quisto conte mandao un altro balletto / Delli majuri che avesse, et in quillo aveva plu affecto.

[16] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 49, pag. 164.27: Confessoti ben, suor mia, che io ti amo con tutto il cuore mio e con tutto l'affetto per amore del mio dolce Jesù Cristo, il quale io conosco che con ogni purità tu ami e di ciò fai ottimamente...

[17] Legg. Sento Alban, c. 1370 (venez.), pag. 65.17: O impietade de luxuria sença fren, o fuogo devorador de raxon, perché consumes-tu lo afeto e lo amor de pietà con flama de luxuria?

[18] Doc. ancon., 1372, pag. 239.2: De la sincera divotione et fidelità d'affecto el quale ad essa Ecchisia de Roma havere devete et meritate ad ciò supra li vostri facti utilimente da moverse nui simo et ad vuy propitii et a li vostri desiderii più benignamente resguardamo.

[19] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 22.4, pag. 53: Io son stato compagno, et or sun streto / molto più forte per novo legame: / ma sì nel cuor aciese eran le fiame / de l'amicicia et de l'afecto dretto, / che non dovrey zà vostro esser più creto.

[20] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 216.37: Quello sia elleto al ministerio lo quale de quisti sei se concordarae le doe parte; lo quale elleto, tuti se geti in tera e diga «Salve, Regina» cum tuta devocione et affeto.

[21] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 83.2: Quando a vederte avien che gli ochi intoppe, / Amor con tanto affetto in te gli adorna, / che 'l giorno passa e più volte rigiorna, / prima che ' raggi toi da me se sgroppe...

1.2.1 [Personificato].

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 74.1, pag. 309: La Bontate se lamenta che l'Affetto no l'ha amata: / la Iustizia è appellata, che ne deia rascion fare.

[2] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 38.26, pag. 130: Le son sette mie figlie, / E nate per divine miraviglie: / L'una Mondizia, l'altra Castitate, / Affetto, e Firmitate, / Religione, e possa Reverenzia; / Settima seguitava Obedientia.

[3] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.100, pag. 125: Di retro a l'orme sue presso seguia / Mundicia, Cestitate cum Affetto, / Fermezza poy, con Religione santa; / e presso a ley se amanta / la Reverença con suo dolçe aspetto.

1.2.2 Atti e manifestazioni esteriori di benevolenza.

[1] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 456.23: e salutati li suoi e con allegro volto ricevuti, andoe ad Elena, la quale con devoti affetti e con fronte allegra ricevendo, a llei con parole lusinghevoli e piacevoli umilemente si sommise.

[2] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 4, pag. 662.18: Orazione si è una devota intenzione e uno divoto affetto e uno divoto parlare, sí con la mente e sí col corpo, con Dio...

[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 7, ott. 22.4, pag. 450: Già era il dì al quale il dì seguente / combatter si dovea, quando l'iddii / Palemone e Arcita umilemente / giro a pregare, e con affetti pii, / sopra gli altari stando foco ardente, / incensi diero, e con sommi disii / dier prieghi a tutti che ciascun gli atasse / il dì seguente in ciò che bisognasse.

1.2.3 Tenere in grande affetto qsa o qno: tenere qsa o qno in considerazione, in gran conto.

[1] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 78.8, pag. 623: Contra me site diamante perfetto / con più durezza che null'altra petra, / e volete 'l contrar de ciò che 'mpetra / meo cor, che da voi solo ama deletto. / Ben è lontan da quel che par, l'aspetto / vostro benigno, umìle, che s'aretra / da lume d'umeltate e tèn la tetra / caligin de superbia in grande affetto.

1.3 Intenso desiderio, brama.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 21, pag. 154.1: Et quanto lo peccato si fa con maggiore affecto, tanto più è maggiore.

[2] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), Intr. cap. 1, pag. 231.25: E sì come è soffitiente al pigro nigligentia, et al prompto in affecto mostrare incomençamento certe de le vixende, cusì bastarà nostro dire a quili li qua' seran impronti, voluntarosi et intenti de imprendere arengare.

[3] Fr. da Barberino, Rime, a. 1314 (tosc.), 11.1, pag. 245: Per lui prodeza ed affetto d'onore, / per lui vediam tuttore / c'ha sol piacer e pur [servir] s'attende.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 5.125, vol. 1, pag. 92: Ma s'a conoscer la prima radice / del nostro amor tu hai cotanto affetto, / dirò come colui che piange e dice.

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 5, 121-138, pag. 170, col. 1.4: Quie risponde e dixe che a ricordarsi del tempo bene avventurado e gaudioxo in lo tempo della tristeza e de la mixeria, si genera grandissimo dolore; ma per adempiere suo afetto e desiderio, sí iel dirà...

[6] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 251.14: Tu vuoi saper ec. Qui propone in luogo dell'Autore, l'affetto dell'Autore; cioè, tu vuogli sapere di quali anime è questa fatta danza...

[7] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 4, pag. 79.8: Et zo dictu, tucti li autri cumpagnuni, havendu bonu affectu di partirisi, prindinu li rimi in manu; et navigandu velochimenti tostu abandunaru li ripi di Cartagini.

[8] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 42, vol. 1, pag. 478.8: Negli anni MCLXXII Gregorio decimo di Piagenza, tornato lui della legazione d'oltremare, fu consegrato e coronato papa, e per lo grande affetto e volontà ch'egli avea del soccorso della Terrasanta, e che generale passaggio si facesse oltremare, incontanente che fu fatto papa, ordinò concilio generale a lLeone sopra Rodano in Borgogna...

[9] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 78, pag. 6: Ma per lo grande afeto e per la voia / ch'io vezo in ti che la brami d'aldire, / e perchè alguno fruto se n'archoia, / io pur me meterò chon gran sospire / a rezitarla, ma io non poria mai / pur de le mille parte l'una dire...

[10] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 10 [Fazio?].5, pag. 25: S'io potesse ridir come comprese / una forma di donna l'intellecto / che subbito mi venne in viçïone, / son certo che ciaschun tucte altre imprese / lasserea stare e disporrea l'afecto / ad intender di lei la condictione...

[11] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 20, vol. 1, pag. 143.20: Cunuxu ki eu non aiu actuali voluntati di peccari; cunuxu ki eu avirò voluntati di peccari et affectu di peccari.

[12] Stat. castell., XIV sm., pag. 145.35: e se lli parrà che sia suficiente e atto ad essare della fratenita, aspetti ch'esso line parli più volte, e se esso vedarà che quel cotale ne mostri desiderio ed afetto, parline col p(ri)ore e respo(n)da a quel cotale che 'l pregasse.

[u.r. 27.11.2017]