AFFEZIONE s.f.

0.1 afecione, afectione, afetione, afezione, affeccione, affeciom, affecion, affecione, affeciuni, affectiom, affection, affectione, affectioni, affectiuni, affeczioni, affetiom, affetion, affetione, affetiun, affettioni, affezion, affezïon, affezione, affezïone, affezioni, affezïoni, affezzion, affezzione, affezzioni, afficione, affitiom, afizione, efezione, efezzione, effectione, effezione, effezioni, effezzione, effezzioni, efizione.

0.2 Lat. affectio, affectionem (LEI s.v. affectio).

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Stat. sen., 1305; Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Stat. volt., 1348; Lett. volt., 1348-53; Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Doc. gen., c. 1320.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. affezione di sangue 1.2.2; con affezione 1.3.1.

0.7 1 Moto o disposizione d'animo, passione, sentimento. 1.1 Passione (politica), fedeltà di parte, faziosità. 1.2 Sentimento di benevolenza o gratitudine, devozione, amore. 1.3 Desiderio, brama di qsa; attaccamento.

0.8 Roberto Leporatti 07.03.2001.

1 Moto o disposizione d'animo, passione, sentimento.

[1] Gl Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 154.24: Et dice «ordinatamente», cioè che mette il nome e 'l grado di ciascuno come s'aviene; e dice «l'affezione del mandante», cioè com'elli manda al ricevente salute o altra parola di bene, o per aventura di male, secondo la sua affezione, cioè secondo la sua volontade.

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 77.4, pag. 319: O amor, che te celi per onne stascione, / c'omo da for non senta la tua affezione, / che no la senta latrone, / per quel c'hai guadagnato, che non te sia raputo!

[3] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 25, pag. 30.5: Algun appella questa vertude amistade; ma ben è gran differencia dentro amistade e que[sta] vertude, ka en amistade sempre se atrova amor, ma questa [vertud]he se atrova çença afficione d'amor, chè l'omo po cortesemente brigar con quelli ch'el no ama ni desama.

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 32, 25-39, pag. 750, col. 2.25: et è quel tempo che le vilanelle vano a spigolare, zoè spigando nei campi, ch'èno medudi, e racogliendo de quello romaxo ch'elle ve trovano; énone tale affectione che la notte se sonniano d'essere in tale exercicio...

[5] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 13, pag. 639.35: Or, brievemente, quattro cose sono che danno pace all'anima, se sono da Dio; e dannole guerra se sono d'altra parte, qualunque sia quella, cioè le quattro passioni, ovvero affezioni dell'anima, cioè gaudio, timore, speranza, dolore.

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 4, vol. 1, pag. 124.19: issu Socrates intra li philosophy fu lu primu qui rimossi lu sou animu da quisti erruri paciski et adussilu in li intimi cosi di la condiciuni humana e constrinsilu ad incircari li affeciuni riposti intra di lu pectu, commu optimu mastru di la vita humana, se la virtuti esti prezata per si medemma.

[7] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 14, 142-151, pag. 282, col. 1.10: 'vui sidi aspetà dal celo, lo quale ve palexa per le overe che in lui vediti e i lavoreri, come logo de grazia, e de gloria, e de beatitudine, e vuy pur siti desposti alle basse e corporai affectioni, e de quelle no curai de sentire...

[8] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 25.31: E però dunque, che le nostre affezioni si formano secondo l'apprensione del nostro intelletto, e della Fede nostra, come verbigrazia, perchè credo Dio potente e giusto, però mi s'ingenera affetto di temerlo: e perchè il credo buono, mi s'ingenera affetto di amarlo...

[9] Stat. volt., 1348, cap. 25, pag. 44.19: Quando alcuno de' frategli de la detta compagnia non fusse bene ubbidiente e commettesse difetto, per lo quale la compagnia potesse avere o ricevere schandalo, che 'l priore incontanente, posto giù ogni affectione, parentado e ogni altra cagione poi sposta e lassata, lo chassi con consentimento e volontà del suo consiglio del libbro e numero de' frategli de la detta conpagnia...

[10] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 327.13: Le passioni e l'affezioni dell'animo (ispiegandole per le persone che non sono letterate, e prendendole più largamente che non fanno i filosafi) sono amore, odio, speranza e paura, letizia e tristizia, ira e concupiscenzia.

[11] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 2, pag. 67, col. 1.46: Imperciocchè volentieri si proferano parole, e dicono di quelle cose, nelle quali l'affezione della mente dimora, la mente pensando con alcuna limitazione d'amore le parole, acciocchè la bocca (che è messo), per la quale la mente manifesta quello che sente dentro, proferisca le cose divine, non umane, nè celestiali, e non terrene.

[12] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 92.11: e così, salendo de virtù in virtù sempre la umilità, che è cossa ferma, fa el pè più basso. E 'l piè significa le opere e la afectione overo li effecti, sì che la umilità fa sempre desprexiare la propria affectione.

1.1 Passione (politica), fedeltà di parte, faziosità.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 183.25: così li prieghi, de' quali di sopra si fa menzione, quanto alla catolica fede non sono accetabili nè qui nè in alcuno luogo, nel quale simile priego muova da simile effetto; e a detestazione della affezione predetta sì ghibellina, come guelfa fa infra capitolo VJ Paradisi, quivi - Faccian li Ghibellin, faccian lor arte ec.

1.2 Sentimento di benevolenza o gratitudine, devozione, amore.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 2 (5), pag. 233.16: Parlamentum responsivum prelati ausilium destinantis. La tua discretio(n)e d(e)bia audire d(e)vota m(en)te le n(ost)re parole che noi diremo caritativa m(en)te e cu(m) pat(er)nale affectio(n)e.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 14, pag. 232.10: Et anche disse l'Apostolo, ne la pistola a Timoteo: sappiate che ne' novissimi tempi seranno li tempi pericolosi, et seranno li uomini amadori di se medesmi, cupidi, superbi, biastemiatori, et nonn- ubidienti ai padri nè a le madre loro, sgraziati, scellerati sanza affectione, sanza pacie, peccatori...

[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 68, pag. 107.6: Molti sono che con grande affezione ricolgono la parola di Dio, quando l'odon seminare ad alcuno savio predicatore...

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 32, pag. 96.13: E per quello ke tuta lor afecione de cor, tuta lor voluntate se concorda in una cosa solamente sì clamemo mercede da lor p[ar]te a la sanctitate vostra ke per Deo e per[ké] quilli vostri devoti se renovino tuti in devotione, subiectione, fidelitate et opere, ve plaça de visitar lor cum tuta vostra curte.

[5] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 71, pag. 84.22: et quando lo leone vide partire la nave de Golfieri, la quale ben congnoscìa, allora devotamente et con fede e con tutta affectione se mise nell'acqua per seguire la nave, e natò quanto più poté, et quando più non potea natare, morire glie convenne, e cossì finio.

[6] Stat. sen., 1305, cap. 27, pag. 42.1: Anco stanziamo e ordiniamo, che li preti li quali saranno e dimoraranno nel detto Spedale, com grande affezione siano pregati per lo Rettore e per li frati del detto Spedale, che a tutti li infermi e a ciascuno di chelli, sì maschi come fémene, li quali e le quali verranno a giacere al detto Spedale o ver saranno menati, debbiano dare penitenzia de le so' peccata...

[7] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 65, pag. 310.24: E nue no con cusì plene parole como se convirave, reguardando a loro grande devociom et affectiom de coro, nu' [quanto] più possemmo a la vostra sancta paternità loro e nu' devotamente recomandemo reverentemente con quanta subietione se convene.

[8] Doc. gen., c. 1320, pag. 23.11: E in perzò per alcunne discordie chi sun stae inter la soa coronna e li Zenoexi - chi no deverea esser staita, chi considerasse l'antigo tempo de li soi strapasaj e ancor de li nostri, de lo grande amor e de la grande affetiun...

[9] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 5, 88-108, pag. 161, col. 2.4: Qui dà ezempio [che] sí como li columbi cum grande affezione vanno al suo nido dai soi dulci figliuoli cossí quelle doe umbre insíno della schiera per la voce loro messa per Dante: e dice della schiera ov'è Dido.

[10] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 18, pag. 429.22: Gli quali con molta affezione di parole e con volontà non infinta, in concordia tutti gli si promissono.

[11] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 520.14: E cossì lo re Pelleo non rispondea inverso di lui di buono e puro amore, chè avenga dio che per li segni di fuori gli dimostrasse esser amico, ardea dentro e pensava in sè medesimo che per la sua vertude e per la tanta affezione che i suoi mostravano inverso di lui, che Iason lui non ispogliasse del regno.

[12] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 1, vol. 1, pag. 149.24: Que cosa esti pluy efficaci oy plù valurusa di questa muderanza, per la quali issu Fabiu superau et vinciu li affeciuni paterni, li quali su riputati putirusissimi?

[13] Lett. volt., 1348-53, pag. 176.31: E siate certo che a' fatti suoi e vostri avemo quello amore e affectione che a' nostri propri, e a ogni suo e vostro bene e salute noi e ' nostri semo apparecchiati in ciò che fare potiamo.

[14] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 12.9, pag. 25: col capo giù a mostrar l'effectione / ch'egl'ebero a le cose temporali / e 'l cupo desiderio e la 'ntentione, / nulla curando de le spiritali...

[15] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 16, pag. 282.24: D. mostra qui la grande affectione la quale ebbe a questi soi citadini, omini de grande autorità e fama...

[16] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 44.111, pag. 306: «Segnor, qual seràe tra noi sì inperfecto / che te atradissa?»; questo lue seguiva / con grande affectione et più dillecto.

[17] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 22, pag. 198.36: Perzò se conclude e dàyse ad intendere ad onnen persone che, quanto plu illi lo amavano con affectione, tanto plu tribulavano con grande dolore per la morte soa...

1.2.1 Volontà di dedizione, fedeltà.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 4.98, vol. 3, pag. 61: e poi potesti da Piccarda udire / che l'affezion del vel Costanza tenne; / sì ch'ella par qui meco contradire.

1.2.2 Locuz. nom. Affezione di sangue: vincolo affettivo e familiare.

[1] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 11, pag. 48.17: Et lu Conti, audendu chisti sinistri novelli di so frati, motu per affettionidi sangui, incominczau a plangiri et prega a tutta la genti sua chi omni homu prenda armi et cavalli appressu di sì a Girachi, per liberari a so frati.

[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 29, pag. 244.8: «Caro figlyo mio, non say cha eo so' tuo patre e tu si' mio figlyo? Perzò cha non potimo essere plu coniuncti de affectione de sangue che simmo.

1.3 Desiderio, brama di qsa; attaccamento.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 23, 112-126, pag. 524, col. 2.16: Or qui exemplifica l'atto de qui' beati, 'che sí come li fantixini extendeno le brace verso soa madre, mostrando affetione del cibo, cussí tutti qui' beati extendeano le brace...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 32, pag. 555.19: Queste parole a Virgilio dell'Autore sono chiare, nella quale mostra sua affezione di s[aper] certa cosa Dante dal detto suo cittadino.

[3] Lett. volt., 1348-53, pag. 176.1: per la presente vi rispondiamo che noi avavamo grandissima volontà e affectione di sapere novelle buone di voi...

[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 88.10: Qui D. mostra como la vaga afectione de le cose mundane, la quale ocupa l'ochio de la mente e non li lassa cognoscere la via virtuosa, è asimigliata al somno.

1.3.1 Locuz. avv. Con affezione: con desiderio, con particolare interesse.

[1] Reg. milizie, 1337 (fior.>lucch.), pag. 536.20: Item, li decti officiali considerando che ad decti officiali per et da parte de' Priori dell'Arti et Gonfalonieri di Justitia del popolo et Comune di Firenze, et per li officiali della condocta che sono per li tempi, fue con grande affectione proposto, che tante cose allo officio della condocta occurrenti erano et sono da fare e da scrivare...

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 54, pag. 437.29: questa cosa di che noi ragioniamo non segue l'ordine e la maniera di molte altre, che, vedute una volta o due, più non si cercano di vedere, anzi quante più volte in effetto si mette, tante e con più affezione è cercato di ritornarvi, e più disidera colui la cosa a cui ella piace, che colui a cui ella dee piacere, né ancora n' ha gustato.

1.3.2 Scopo a cui si tende, mira; interesse personale.

[1] Jacopo Alighieri, Capitolo, 1322 (fior.), 148, pag. 370: Mettete l'affection a tal contemplo, / non vi smarrite per lo mal cammino / che cci distoglie da lo ecterno templo...

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 11, par. 6, pag. 60.21: però ch'elli aviene, dicie Aristotole, tutti uomini avere quella, cioè a ddire che ddi natura tutti uomini questa inclinazione puote avere e affezzion privata e sinestra.

[u.r. 22.02.2010]