0.1 affine, affini, affino.
0.2 Lat. affinis (LEI s.v. affinis).
0.3 Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 1.
0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pis., 1330 (2).
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.
0.7 1 Consanguineo di un coniuge rispetto all'altro coniuge.
0.8 Rossella Mosti 29.06.1999.
1 Consanguineo di un coniuge rispetto all'altro coniuge.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 214, vol. 2, pag. 322.6: excette quelle persone del popolo del morto, excetti li parenti et affini infino al terzo grado, de le quali ciascuna possa andare con una compagna...
[2] Stat. pis., 1330 (2), cap. 84, pag. 526.19: Quel medesimo si faccia et s'observi di tutti li affini et parenti loro...
[3] Stat. perug., 1342, II.Rubr., vol. 1, pag. 344.17: De le cause entra glie parente e affine da compromectere.
[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. VI, Rubriche, pag. 733.21: 25. Chi debia cognoscere contra li innovante pendendo l'appellacione o chi impedisseno li appellanti o le loro segurtate o li suoi parenti o affini.
[5] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 25, vol. 1, pag. 578.19: Chiunque vorrà, delli suoi fratelli, sì lo potrà redimere, [49] ovver lo fratello di suo padre, ovver lo figliuolo dello fratello di suo padre, e ciascuno consanguineo e affine.
[u.r. 27.11.2017]