0.1 affinita, afinido, afinita, afinito; f: affinito.
0.2 V. affinire 1.
0.3 Scritti spirituali ven., XIII: 1.
0.4 In testi tosc.: Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).
In testi sett.: Scritti spirituali ven., XIII.
0.8 Rossella Mosti 16.10.1998.
1 Sfinito, stremato (anche fig.).
[1] Scritti spirituali ven., XIII, pag. 154.21: Grande grameça avese quando eli lo trase fora e meseli la croxe in spala et elo era sì afinido, k'elo no la podea portar.
[2] f Cavalca, Vite dei santi Padri volg., a. 1342: È già [[il corpo]] per dolore affinito, e non posso più vivere. || TB s.v.
[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 170, vol. 2, pag. 737.19: E così tornò in vano la 'mpresa dell'oste de' Fiorentini, che nel cominciamento e poi fu così prospera, e Lucca così affinita.
1.1 [Della voce:] affievolita.
[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 200, pag. 515.6: Dov'è questo fuoco, prete?» appena potea rispondere, perché avea il battito della morte. Pur con una boce affinita e affiocata, dice: - Io non so di fuoco alcuna cosa, né chi suona queste campane...
[u.r. 24.08.2005]