AFFISSO agg.

0.1 affissa, affissi, affisso, afissu, afixo; f: affiso, affixo.

0.2 Lat. affixus (LEI s.v. affixus).

0.3 Orazione ven., XIII: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Orazione ven., XIII.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 Unito saldamente. 1.1 Attaccato saldamente (con chiodi, alla croce). 1.2 Fermo in un luogo. 2 Intento fermamente (con lo sguardo, il pensiero, l'impegno).

0.8 Rossella Mosti 03.11.1998.

1 Unito saldamente.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 473.3: Però che nulla vertude sensitiva è reflessiva sopra se medesima; però che è virtù affissa ad organo. Sola la virtù, che reflette sè sopra se medesima, è la virtù che non è legata da organo, che è solo lo intelletto...

[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 145.11, pag. 201: ponmi in cielo, od in terra, od in abisso, / in alto poggio, in valle ima et palustre, / libero spirto, od a' suoi membri affisso; / ponmi con fama oscura, o con ilustre: / sarò qual fui, vivrò com'io son visso, / continüando il mio sospir trilustre.

1.1 Attaccato saldamente (con chiodi, alla croce).

[1] Orazione ven., XIII, pag. 130.13: L'odor che 'nd'ese se tanto manefesto: mo ello fo quello sangue pur e neto ke vu spandese, o dolce crucifixo, siando su quelo alboro de la croxe afixo.

[2] F Laude pseudoiacoponica trecentesca Udii una voce, che pur qui mi chiama: Com'il Signore, che per charitade / morendo affixo, donò vita a nui... || Tresatti, p. 430.

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 7, vol. 2, pag. 171.1: per kisti plagui mustrerò a li disscipuli comu crucificxu resussitu, comu eu su idem in numero in la cruchi afissu, in lu sepulcru sipellitu, da morti a vita lu terciu iornu resussitatu'.

1.2 Fermo in un luogo.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 17.77, vol. 2, pag. 287: Noi eravam dove più non saliva / la scala sù, ed eravamo affissi, / pur come nave ch'a la piaggia arriva.

2 Intento fermamente (con lo sguardo, il pensiero, l'impegno).

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 175.24: Cotali detti dava, e affisso e fermo non lassava il temone in alcuna parte, e teneva liocchi alle stelle.

[2] F Laude pseudoiacoponica trecentesca Christo ci invita a sene: Dapoi che l'uomo è affiso / in ver quel santo viso, / di sè acquista chiaro avviso, / e da cui dee il ben sperare. || Tresatti, p. 235.

[3] f Omelie S. Greg. volg.: I mali, i quali abbiamo fatti, impressi e affissi al nostro pensiere, con loro immagini ci conturbano in essa nostra orazione. || TB s.v.

[u.r. 27.11.2017]