AFFLITTO agg./s.m.

0.1 afflicta, afflicte, afflicti, afflicto, afflictu, affligi, afflit', afflito, afflitta, afflitte, afflitti, afflitto, afflittocorpo, afflittu, affricto, affritta, affritte, affritti, affritto, aflicta, aflicte, aflicti, aflicto, aflita, afliti, aflito, aflitta, aflitte, aflitti, aflitto, africto, afrite, afriti, afrito, afritta, afritti, afritto.

0.2 V. affliggere.

0.3 Pamphilus volg., c. 1250 (venez.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Poes. an. pis., XIV in. (?); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Abbattuto moralmente (ed eventualmente anche fisicamente); triste, carico d'angoscia; misero, infelice. 1.1 Sost. 1.2 [Del viso:] languente, abbattuto. 1.3 Avverso, contrario. 2 Tormentato, prostrato fisicamente. 2.1 Sottoposto a tortura; martoriato. 2.2 [Di città o popolo:] oppresso (da un assedio, dalla schiavitù). 2.3 Danneggiato gravemente, rovinato.

0.8 Rossella Mosti 05.05.1999.

1 Abbattuto moralmente (ed eventualmente anche fisicamente); triste, carico d'angoscia; misero, infelice.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Galatea], pag. 77.2: Et en cotal mesura aflita longamentre e casada e fadigada dala fadiga, eu parlo gramamentre, enperçò qe mal m'è vivre en cotal mainera, e mal m'è morire.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 6, pag. 198.23: Et perciò disse Isaia: che quando tu li sp[ar]gierai l'anima tua, e averai rempiuta l'[anima] afflitta, nascierà la lucie tua...

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 110, pag. 241: Dirá 'l Segnor ai iusti: «Veniven, benedigi, / Ke fiss misericordia ai besognius affligi, / E reciví la gloria e tug li vostri drigi»...

[4] Poes. an. urbin., XIII, 8.22, pag. 553: La dolente derelicta, / ke cusì remane afflicta, / desolata e desconficta, / e cki la consillarà?

[5] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 4.8, pag. 73: Chi pro Cristo va empazzato, / pare afflitto e tribulato, / ma è maestro conventato / en natura e 'n teologia.

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1 prologo, pag. 5.9: Chisto Pietro, vedendo sancto Gregorio afflicto, sì llo ademandao se illo avesse nulla nova turbacione oy tristicia.

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 39.4: Poi che per la invidia del fallace Ulisse si partì delle parti disopra (Deh! io non parlo cose occulte), io afflitto traeva la vita mia in pianto con tenebri...

[8] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 37, vol. 1, pag. 111.4: e l'angelo gli aparve, e disse: Eradio, sappi che quando Cristo portò questo santo legno, era di spine incoronato, e tu vai incoronato d'oro, e di pietre preziose; tu vai allegro, e Cristo andava afflitto.

[9] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1341, pag. 87: Io vegno a ti e laso la mia vita, / io vegno a ti e laso ogni chonforto, / io vegno a ti chomo tu vedi aflita.

[10] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 10.5, pag. 47: Dolce verzene Maria, / mare de Dio, si' nostra via. / Preciosa malgarita, / del mondo seti luxe e vita / guarda sovra sta zente aflita, / dolce dona, iusta e fina.

[11] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), MXXX, pag. 238: Questa è la veritate, che avemmo lo interdicto; / In santi Marci venne; omne homo ne gea afflicto...

[12] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 33.5, pag. 296: Divise sien l'exercita serene / temporigiando cogli aflitti duoli, / come seguito t'ho, dicendo ohmene!

- [Con specificazione della causa].

[13] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 10.34, pag. 207: A quei che son di povertate afflitti / Umilïar l'udito alla lor vuce / Sì come avete negli antichi scritti.

[14] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1506, pag. 78: et le donne k'eran con lie' / la sosteniano so li pie', / ké non podea stare deritta, / tutta de dolore afflicta, / et la parola li falia / per lo grande dolore k'avea.

[15] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 34, pag. 302.3: Allora venne lo re Peleo e pregao Pirro che <non> mettesse a morte lo re Acasto, inperzò che lo re Acasto era assay afflicto della morte delli suoy duy figlyoli, e pieyo li era la vita che la morte.

[16] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 13, pag. 127.20: Unde contristai li frai e afriti non de lo danno de lo mur caìto, ma de la morte de lo monegeto, fénlo asavei' a san Beneto incontenente cum gram pianto.

1.1 Sost.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1, pag. 8.12: Che male mercato è donque sì caro teçoro dare in tanto vile! Tutto esto mondo cierchano merchaanti, tribulati, afritti, fango acatando de presiose pietre.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 10, pag. 46.6: E però dicea Salamone: «Sia tolto il vino a' prencipi e a quelli che hanno a reggere popoli, e a ogni uomo c'hae ad ammaestrare altrui, e sia dato a bere a' tristi e agli aflitti e che piangono, acciò che dimentichino la tristizia loro e 'l dolore».

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Son. 437.10, pag. 262: E quando eo viti queste, che venia / çonçere aflectïone agli aflicti, / dissi: «Donne, vuy fate vilania!».

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 6, pag. 188.22: acciocchè egli [[Dio]] ammaestri, ma eziandio mitiga e addolciscie gli affritti acciocchè gli conforti.

[5] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 455.8: e agli altri prigioni presi con meco farai di buono, da qualche persona che bene ci farà potrai sperare e dalli idii grazia ricevere, perciò che alli dii piace la pietà umana, e anco alli uomini d'avere compassione agli afritti».

[6] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II cap. 3, pag. 661.10: Confortare gli timorosi, avere compassione e confortare li tribolati e gli infermi e afflitti...

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 108.23: Credi tu il cenere di Sicheo, e l'anima sepolta curare questo? dato che nessuni piegaro l'affritta e la dolorosa, i quali già volsero e desideraro d'essere tuo mariti.

[8] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 32, vol. 1, pag. 307.13: Santa Maria, soccorri alli miseri, ajuta li pusillanimi, consola li afflitti, e fa che sentano il tuo ajuto tutti quelli, li quali di Te festa fanno.

[9] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 63, par. 9, vol. 1, pag. 249.34: E enpercioché la legge comandante agl'aflicte non è maiure aflictione per alcuno modo da dare...

[10] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), prologo cap. 20, vol. 1, pag. 60.9: matri di Deu, matri di Iesu, matri di misericordia, matri di li devoti, succursu di li afflicti, advocata di li peccaturi...

[11] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 214.23: Finie aduncha tute le cose le quale pertene a nurigamento de castigasone e de amonicione, de dreo da tute fia fate le recomendacione per i vivi e per i morti, per i afliti e per li impresonai e per quelli che è in perigoli constituij...

1.2 [Del viso:] languente, abbattuto.

[1] Dante, Rime, a. 1321, 21.19, pag. 69: Quel dolce nome, che mi fa il cor agro, / tutte fïate ch'i' lo vedrò scritto / mi farà nuovo ogni dolor ch'io sento; / e de la doglia diverrò sí magro / de la persona, e 'l viso tanto afflitto, / che qual mi vederà n'avrà pavento.

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 7, par. 5, pag. 221.28: e sollecitata la cara balia che intenta stesse della tornata del nostro amante, trasmutai li tristi vestimenti in lieti, e di me cominciai ad avere cura, acciò che da lui tornato per afflitto viso rifiutata non fossi.

1.3 Avverso, contrario.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 17, pag. 117.20: E a coloro, che nascer dovieno, lasciaro della loro rovina esemplo e ammonimento come tra loro si dovessero accordare, se la infermissima mutabilitade umana servasse nelle prosperevoli cose il consiglio, che nelle cose afflitte piglia poscia.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 20.11: qui [[scil. nel templo]] prima Enea ebbe ardimento di sperare salute, e di confidarsi meglio delle cose sue afflitte.

[3] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 7, par. 4, pag. 220.10: Fuggasi il dolore, la paura e la grave vergogna nell'afflitte cose abondante...

2 Tormentato, prostrato fisicamente.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 58, pag. 96.15: Or ecco bella gente che si trae innanzi a battaglia, che qual è magro e afflitto per troppo digiunare, agrestando il corpo di molta astinenza...

[2] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 248, pag. 81: quando Torpè il sangue suo vedea / corer per terra, sendo forte afflito / levò sù gli ochi [in cielo] et guardò ficto, / dicendo: «Buon Jhesù, tu m'ài promesso / ch'i' no sia sotomesso, / né sia, Signor, da te abandonato».

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 146.22, pag. 641: frai Venardí e Carlevar / se incontran in un camin / ma sì no eran ben ingual, / ché, l'un pareiva fresco e pin, / l'aotro era monto resenio / e aflito de astinentia, / con barba longa e mar vestio, / ma con bona cosientia.

[4] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 33, pag. 152.24: Ancora dice: Cristo flagellato, deriso, schernito, coronato di spine, confitto in croce, saziato di obbrobrii, afflitto di sete, dimentica ogni suo dolore, e prega Iddio per coloro che lo crucifiggono...

[5] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 5, pag. 618.8: altri morti abbavagliati, altri messi in acque ghiacce [[...]] altri lapidati, altri afflitti in freddo, altri angosciati in fame...

[6] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 895, pag. 58: E lui, che sempre i miseri chonforta / che a lui se torna chon verasia fede / e che vera speranza siego porta, / inver de mi se mose, soa merzede, / chol debele parlar, aflito e stancho...

[7] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), MXCIV, pag. 255: Lo re fo più infermato; ad Napoli fo dicto / Che lo re stava in morte et stava multo afflicto...

[8] Poes. music., XIV (tosc., ven.), Paolo madr. 5.2, pag. 269: Ne l'ora ch'a segar la bionda spiga / si lieva 'l villanel afflit'e stanco, / che sent'ancor de la passata briga...

2.1 Sottoposto a tortura; martoriato.

[1] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 84, pag. 641: lo qual [[scil. lo re de la morto]] s'à far veniro un perfido ministro, / ke l'à metro in prexon, segundo k'el è scrito, / en un poço plui alto k'el cel n'è da l'abisso, / per esro lì tutore tormentao et aflicto.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 8, pag. 392.22: nella casa sua condannoe il fallo della desiderata signorìa, et il figliuolo afflitto con battiture comandò che fosse ucciso...

[3] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1256, pag. 81: A li piedi e a le mane io stava atenta / basando quele plaghe e 'l chorpo aflito, / sì che del sangue tuta era chruenta.

[4] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 19.13, pag. 28: Poi sopra questi per le rocce fitti / sono i giganti nemici di Deo, / incathenati da Giove, sconfitti / giù nel profondo pozzo sotto Anteo / ghiacciati i tradictor più forte afflicti, / con quel sobisso, che dal ciel cadeo / Lucifero principio d'ogne reo.

2.1.1 Sost.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 27.10, vol. 1, pag. 454: Come 'l bue cicilian che mugghiò prima / col pianto di colui, e ciò fu dritto, / che l'avea temperato con sua lima, / mugghiava con la voce de l'afflitto...

2.2 [Di città o popolo:] oppresso (da un assedio, dalla schiavitù).

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 103, vol. 2, pag. 307.3: e così tutto il verno vegnente combatterono la città continuamente per mare e per terra, e tenealla molto afflitta.

[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), Rubr. 6, pag. 33.19: Ed ecco, li figli d'Isdrael essendo afflitti, li prepositi loro andarono a Faraone e dissengli; perchè così iniquamente ti porti contra li servi tuoi?

2.3 Danneggiato gravemente, rovinato.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 145.16: Et a ttucti li senatori chienao capo, sì como uno basso homo e denuntiao a li senatori ke nulla pace devessero fare enperçoké sso' troppo afflicti, ka lo più tosto ke li vorrete subiugare, sì potete.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 14, pag. 105.13: Perdute le ricchezze, e in poco luogo ristretti, non abbiendo ancora al tutto perduto, avvegnachè molto fossero afflitti, diede Demostene per consiglio, che si partissero di Cicilia, e tornassersi a casa.

[3] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.14, pag. 195.14: E così morivano i buoni cittadini pistolesi, che da' nimici erano smozzicati e cacciati verso la loro tribolata e afflitta città.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 4, vol. 2, pag. 43.8: Con zò sia cosa que per certu la nostra citati essendu afflicta per la batalya di Canna non paria que issa fussi si non preda di lu vincituri Hannibal...

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 332.17: Il quale [[Marco Marcello]] poi ch'ebbe da sè presa Seragusa, ne la ròcca de la terra stette per vedere da alti la fortuna della ricchissima cittade ora afflitta.

2.3.1 [Milit.] Ferito.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 55.14: conciofosse cosa che di due suoi figliuoli, che militavano in Ischiavonia, udisse novelle, che l'uno era morto e l'altro gravemente afflitto.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 6, terz. 85, vol. 1, pag. 71: e quivi fur da' Tarteri sconfitti, / e furne più di ventimilia morti, / e tanti, e più ne camparono afflitti...

2.3.2 Fig. Sconquassato (di un bene).

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 128.59, pag. 176: Qual colpa, qual giudicio o qual destino / fastidire il vicino / povero, et le fortune afflicte et sparte / perseguire...

[u.r. 18.12.2017]