0.1 affossata, affossate, affossati, affossato, afossato.
0.2 V. affossare.
0.3 Doc. sen., 1294 (3): 1.
0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1294 (3); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.).
0.8 Rossella Mosti 24.05.2004.
[1] Doc. sen., 1294 (3), (1294), pag. 34.12: Ancho uno campo posto i(n) capo di Renale, (e)d è affossato dale due latora infino ala Stradella...
[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 91, pag. 209.27: Andorono, e troppo bene di campo in campo il Minonna gli ebbe guidati; e giugnendo per entrare nella vigna, dov'erano li peschi, questa era molto bene affossata, e con buona siepe.
2 Cinto, difeso da un fossato.
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 140.18: Noi pur giugnemmo ec. Qui discrive l'Autore, che Dite, dove nulla consolazione è, sì è murata di pietre, che paiono ferro per lo c[o]lore, e per la sustanzia; e dice, che è affossata di grandi fossi e profondi; e dice, che molto la girarono, anzi che venissono alla porta d'essa, tenendo per lo fosso che·lla cignea.
[2] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 35, pag. 59.18: In quello che Enea era andato ad Evandro, ed avea presa la capitaneria degli Agellini e la compagnia di Pallante, Turno sapiendo che Enea era partito dal navilio e dal suo campo, lo quale era affossato, e steccato, e imbertescato, con moltitudine di cavalieri cavalcò inverso li Troiani...
[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 481.16: Or pensa teco stesso come molti pianti già sono stati sotto questi tetti, e quanti oggi ve ne sono, e quanti ve n'avrà ne' tempi che seguiteranno, [e] cessa di piangere li danni de li uomini sì come tuo' proprii.» Per la quale consolazione dimostròe, che le cittade erano affossate d'umane pestilenze, d'averne misericordia. || Traduce il lat. «Qua consolatione demonstravit urbes esse humanorum cladium consaepta miseranda».
[u.r. 25.02.2006]