AFFRETTARE v.

0.1 affrectandosi, affrectassi, affretasi, affretta, affrettan, affrettando, affrettandolo, affrettandosi, affrettano, affrettansi, affrettantesi, affrettanti, affrettantici, affrettar, affrettarci, affrettare, affrettaro, affrettarono, affrettarsi, affrettasi, affrettasse, affrettassero, affrettassono, affrettata, affrettatasi, affrettate, affrettatevi, affrettati, affrèttati, affréttati, affrettato, affrettava, affrettavamo, affrettavano, affrettavansi, affrettavasi, affrette, affretterai, affretteranno, affretterete, affretti, affrettiamo, affrettianci, affrettino, affrettinsi, affrettisi, affrettiti, affretto, affrettò, affrettoe, affrettorono, affrettossi, afrecta, afrectavano, afreta, afretta, afrettandosi, afrettano, afrettansi, afrettare, afrettasi, afrettasse, afrettata, afrettate, afrettati, afréttati, afrettato, afrettava, afretterai, afretti, afrettino, afrettisi, afrettò.

0.2 Da fretta.

0.3 Ritmo lucchese, 1213: 2.

0.4 In testi tosc.: Ritmo lucchese, 1213; Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; San Brendano pis., XIII/XIV; Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.).

0.7 1 Aumentare la velocità; andare più velocemente (anche pron.). 1.1 Far sì che qsa avvenga o si compia rapidamente, più velocemente (anche fig.). 1.2 Far sì che qsa avvenga prima (di un rif. temporale per lo più sottinteso). 1.3 Stimolare qno, sollecitarlo a fare qsa; incitare qno a qsa. 1.4 Incalzare, stringere da presso qno. Pron. Urgere, premere. 1.5 Farsi più vicino, divenire imminente. 2 Cercare di far qsa il più presto possibile, sbrigarsi, darsi da fare; essere impaziente di compiere qsa. 3 Sost. L'agire prontamente, senza indugiare. 3.1 Sost. L'agire con fretta, senza ponderazione.

0.8 Rossella Mosti 11.03.1999.

1 Aumentare la velocità; andare più velocemente (anche pron.).

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. 1, pag. 247.2: tu altresì compagnevole dimoranza farai co·llei; e farai ch'alcuna volta tu vadi dinanzi, alcuna volta di drieto le sue spalle; e ora t'afretta e ora va' piano.

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 58.10: I cavalli s'affrettano per loro voglia: fatica ee a costringere coloro che vogliono.

[3] Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 56, pag. 618.21: Usano li omini, quando son presso là u' déno andare, di allentare loro andare, dicendo: noi siam presso, né·nno conviene cusì afrettare.

[4] Poes. music., XIV (tosc., ven.), Landini ball. 12.2, pag. 142: Benché ora piova, pur buon tempo aspetto / al mie cammin e però non m'affretto. / Ogni cosa per ordin ha suo tempo; / ma pur un tempo non ha ogni cosa.

- Affrettare la via, il moto, l'andamento, i remi, il passo.

[5] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 22, pag. 136.16: Nel passare de' fiumi chi va innanzi quella parte tenta d'abbattere che prima ha passato, quando gli altri per lo fiume sono sceverati, e colui, che perseguita affrettandola via, coloro che non potero passare conturba. || Cfr. Veg. Mil. 3, 22: «qui autem sequitur festinato itinere, illos, qui nondum potuerunt transire, conturbat».

[6] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 7.89, pag. 369.4: Ciascun nascendo lo suo moto affretta.

[7] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 6, pag. 385.26: Ma due fratelli, nome Fileni, cartaginesi, per malizia, anticorsero, dinanzi all'ora ordinata affrettatoil loro andamento, [et] in più lungo distesi li loro termini.

[8] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 165.14: Quella affrettando la via per l'arco di mille colori, vergine corre per veloce strada, e non è veduta da alcuno.

[9] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 5.3, pag. 15: Come il nocchier, ch'è stato in gran tempesta, / che, se vede da lunge piaggia o porto, / affretta i remi e fa letizia e festa, / cosí, avendo di lontano scorto / uno in cui io sperava alcun consiglio, / accrebbi i passi con lieto conforto.

[10] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 51, pag. 117.14: e quelli affrettai passi, e giugne e mescolasi tra loro.

- [Verso un punto d'arrivo det.].

[11] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 23, pag. 121.10: E così quanti più ne prende, [[scil. i peccati carnali]] pessimo è per lui, che sempre peggiora e afrettasi a la morte eternale.

[12] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 54.24: Così vedemmo Marte indomito e li Greci affrettarsi alla rôcca di Priamo, e vediamo la porta della rôcca assediata di gatti, d'armi, e di scudi.

[13] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, par. 13, pag. 804.36: Ma, avanti che quelli venissero, cadde Orcamo ne' sanguinosi campi da Tideo fedito, onde Ionia più dolente con lugubri vestimenti a quelli più s'affrettava, sperando che del frutto del ventre suo Tebe d'un altro Orcamo rintegrerebbe.

1.1 Far sì che qsa avvenga o si compia rapidamente, più velocemente (anche fig.).

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 185.1: Graziosi sono li beneficii che stanno aprestati e che si fanno incontro al ricivitore, là ove nonn ha indugio se non in vergogna di colui che 'l riceve. Ogne benignità s'afretta e propri'è di colui che fa volontieri fare avacciatamente.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 1, pag. 28.27: Affrettando queste cose, dirizzava il camino suo Acate alle navi.

- [Prov.]

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 25, vol. 1, pag. 205.9: Chè, come dice s. Gregorio, impossibile è, che alcuna colpa sia senza degna vendetta, chè o l'uomo da se per grande contrizione, e penitenza la punisce, o Dio ne fa vendetta con diversi flagelli e temporali, ed eterni. Onde proverbio è: Dio fa vendetta, e non l'affretta.

1.1.1 Eseguire qsa in modo sbrigativo, senza la dovuta accuratezza.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 29, pag. 357.19: Et ancora disse ne le Pistole: neuna cosa ke vada male e s'affretta è ordinata.

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 31, cap. 1, par. 4, pag. 469.19: Niuna cosa puote essere insieme affrettata e esaminata: niuna cosa è che possa aver loda di diligenzia insieme con grazia di molto isbrigamento.

1.2 Far sì che qsa avvenga prima (di un rif. temporale per lo più sottinteso).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 9, pag. 295.7: Donde, secondo che i re e i prenzi o capitani dell'oste veggono avere abondanza o difalta alla lor gente delle dette sei condizioni, così debbono attardare ed affrettare la battaglia, secondo che ragione lo 'nsegna.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), Indice delle rubriche, vol. 18, pag. 42.13: comincia il decimo Libro. Rubrica LXX. Che l'uomo si lamenta follemente della tostana, e avacciata morte; e quando la morte, che troppo tarda, si dee affrettare, e quand'ella si dee prolungare.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 319.12: Non affrettate il tempo; giusto tempo verrà di combattere...

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 6.18, pag. 103: Vitellio Lucio dopo costui fu, / che men di nove, per quel ch'io udio, / la morte affretta e qui non fu piú.

[5] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), son. 50.13, pag. 595: Ond'io lui prego che 'ndetro le mande [[scil. le saiette]] / e per pietà partir mio male affrette, / prima che capra col corno lui gette.

1.3 Stimolare qno, sollecitarlo a fare qsa; incitare qno a qsa.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 1, pag. 4.11: (Non predicò più, però ch'era afrettato a fare il sermone a' cherici a Santa Liperata).

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 220.23: Io vi priego [...]] che voi mi facciate rivivere Euridice, la quale per li fati è affrettata di morire.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 221.17: Anzi a tutti gli altri l'adimandò il bellissimo Turno, potente delli antichi suoi, e da nuovi della sua origine; il quale la real moglie affrettava con ismisurato amore che si accompagnasse genero a lei...

[4] Poes. an. perug., c. 1350, 297, pag. 23: Tra quista gente ch'a morir ci afrecta / sonce de quei che fuor filglie antiche...

[5] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 21, pag. 323.12: Così l'una parte e l'altra, più a speranza dell'altrui aiuto, che del suo proprio podere, affrettava li Romani a battaglia attestata.

1.4 Incalzare, stringere da presso qno. Pron. Urgere, premere.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. c. 10.87, vol. 2, pag. 165: ed elli a lei rispondere: «Or aspetta / tanto ch'i' torni»; e quella: «Segnor mio», / come persona in cui dolor s'affretta, / «se tu non torni?»

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 49, pag. 105.39: La morte m'affretta, la vita si fugge.

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Son. 160.8, pag. 112: O Bychaÿl, per Deo, fane vendeta / di Venus, la dea micidïal stella, / che tu say et conossi quanto fella / volse ch'Amor de questa leçadreta / mi säetasse cum l'aurea saeta / dentro nel core sua figura bella, / unde sempre mi romarò cum ella, / avegna che però morte m'afreta.

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 19, pag. 396.33: Tanto li affrettaro ed incalciaro, che per forza li ridussero alle tende.

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 2.15, pag. 186: Or quivi fu che 'l partir mi gravava; / e poi la donna, per la qual fui desto / nel bosco, ov'io dormia, pur m'affrettava.

1.5 Farsi più vicino, divenire imminente.

[1] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I cap. 16, pag. 644.23: contro alla quale tentazione v'è questo rimedio, cioè, la memoria della morte che s'affretta, e la sollecitudine pronta, e la memoria degli santi pronta, secondo che sta nel capitolo di sopra.

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 10, ott. 102.5, pag. 599: Omè, che troppo la morte s'affretta, / e più che 'n alcuno altro in me è prava...

[3] Valerio Massimo, sec. red., c. 1346 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 451.16: Tiberio Gracco, essendo prese due serpi nella sua casa, l'uno maschio, l'altra femmina, certificato da lo auguratore che il maschio lasciato significava tostana morte a la sua moglie, e se la femmina fosse lasciata che 'l morire s'affrettava a lui...

2 Cercare di far qsa il più presto possibile, sbrigarsi, darsi da fare; essere impaziente di compiere qsa.

[1] Ritmo lucchese, 1213, 33, pag. 47: Di lui e li altri sia vendetta! / Di ciò Lucca non s'afretta!

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2562, pag. 264: e poi ch'i' son mutato, / ragion è che tu muti, / ché sai che sén tenuti / un poco mondanetti: / però vo' che t'afretti / di gire ai frati santi.

[3] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 120.3: Chi s'afretta di consigliare sì s'afretta di pentere.

[4] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 53.15: sì vi dovete afrettare di caricare de' beni che Dio v'à prestati...

[5] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 47.11: Et in quel tempo era il Re Carlo in Mare et giunse in Gaeta, et ivi ebbe la novella de la sconfitta, et affrettossi incontanente di tornare i' Napoli, et credesi, che se non vi fosse così tosto giunto, ch'egli avrebbe perduto la terra.

[6] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 2, cap. 6, par. 3, pag. 55.25: Così Ulisse desidera e affretta di tornare alla sua isola, detta Itaca, come lo re Agamennone alla sua nobile città d'Atena...

[7] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 56.32: Et finite tutte cose segondo l'ordine del corso del giorno, et tutti con grande allegressa s'afrectavano d'andare a compieta.

[8] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 15, pag. 109.27: E si dee l'uomo afrettare di purghare e di sengniare e di tenperare li omori, però che questa è la stagione dell'ano più inferma e ove le più pericolose malatie avengnono.

[9] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), cap. 19, pag. 151.8: Finite le predette parole, vedendo li frati che egli s'affrettava di tornare al suo romitorio, ingegnavansi di tenerlo in parole e di ritardarlo da quell'andata...

[10] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 220.26: Tutte le cose sono dovute a voi; e per che noi stiamo, poco più tardi o poco più tosto tutti ci affrettiamo di venire a una sedia.

[11] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 457.18: O gente cieca e non saputa di crudele morte, perchè non con violenta mano levate via Elena dal non giusto marito e lei vi studiate di renderla al giusto marito, inanzi che la dura spada s'affretti e l'acuto coltello si bagni nel vostro sangue?

3 Sost. L'agire prontamente, senza indugiare.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 247.23: Scipione per lo suo affrettare vinse Cartagine: Fabio con suoi tranquilli badamenti fece che Roma non potèo essere vinta.

3.1 Sost. L'agire con fretta, senza ponderazione.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 120.3: L'afrettare e l'ira sono troppo contrarie al buono consiglio.

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 31 proemio, pag. 469.4: 1 Imperocchè ira suole fare gli uomini frettolosi, incostanti e ingiusti, dacchè avemo detto d'ira, diremo di queste tre cose. E prima dell'affrettare, intorno al quale diremo due cose. 2 La prima, che generalmente si dee l'uomo guardare dalla fretta.

[u.r. 03.05.2010]