AFFUMATO agg.

0.1 affumate, affumati, affummata; f: affummato.

0.2 V. affumare.

0.3 Stat. sen., 1298: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1298; Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.).

0.7 1 Annerito dal fumo, sporco di fumo. 2 [Gastr.] Affumicato, sottoposto all'azione del fumo (per conservare e insaporire un alimento).

0.8 Rossella Mosti 18.09.1998.

1 Annerito dal fumo, sporco di fumo.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 39, pag. 163.11: Item statuimo et ordinamo, che i signori sieno tenuti, nel primo parlamento che faranno, di chiamare tre buoni uomini dell'Arte, uno per contrada; li quali debbiano et sieno tenuti di sentenziare tutti i panni talliati ne le pile, o per cagione de le pile, o vero affumati e fracidi, o che fussero troppo conci o vero poco.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Luc. 1, cap. 3, pag. 73.19: L'armi erano affumate e vecchissime.

[3] f Cavalca, Vite de' santi Padri, a. 1342 (pis.): Era tutto tinto e affummato, perché serviva in cucina... E perch'era così affummato, né la madre né alcuno degli altri lo conobbe. || GDLI s.v. affumato.

2 [Gastr.] Affumicato, sottoposto all'azione del fumo (per conservare e insaporire un alimento).

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 178.27: E per simile modo si fa di tutta grascia salvo di carne affummata, e formaggio di Puglia e di Cicilia e di Sardigna.

[u.r. 24.02.2006]