AFORISMA s.m.

0.1 aforismi, amforismi, amphorismi, anforismi; f: anforismo.

0.2 Lat. aphorismus (LEI s.v. aphorismus).

0.3 f Guglielmo da Piacenza volg., c. 1300: 1.1; Dante, Convivio, 1304-7: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7.

0.7 1 Plur. Titolo di un'opera medica falsamente attribuita nel Medioevo ad Ippocrate. 1.1 Sentenze, massime, pronostici contenuti in tale scritto. 2 Plur. Gli studi di medicina.

0.8 Rossella Mosti 03.11.1998.

1 Plur. Titolo di un'opera medica falsamente attribuita nel Medioevo ad Ippocrate.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 8, pag. 32.7: Ancora: dare cose non utili al prenditore pure è bene, in quanto colui che dà mostra almeno sé essere amico; ma non è perfetto bene, e così non è pronto: come quando uno cavaliere donasse ad uno medico uno scudo, e quando uno medico donasse a uno cavaliere inscritti li Amphorismi d'Ipocràs o vero li Tegni di Galieno.

1.1 Sentenze, massime, pronostici contenuti in tale scritto.

[1] f Guglielmo da Piacenza volg., c. 1300: E questo si vuole Guglielmo nel comento degli anforismi, nella particola settima suso lo anforismo. || Crusca (Gl.) s.v. anforismo.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 266.6: Aforismi sono in uno libro di medicina composto da Ipocras, ed isposto da Galieno.

[3] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Famae III, 66, pag. 261: Herodoto, di greca historia padre, / Vidi, e dipinto il nobil geometra / Di triangoli e tondi e forme quadre; / E quel che 'nver di noi divenne petra: / Porfirio, che d'acuti silogismi / Empiè la dialetica faretra, / Faccendo contra 'l vero arme i sofismi; / E quel di Coo, che fe' vie miglior l'opra, / Se bene intesi fusser gli aforismi.

2 Plur. Gli studi di medicina.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. c. 11, 4, vol. 3, pag. 173: O insensata cura de' mortali, / quanto son difettivi silogismi / quei che ti fanno in basso batter l'ali! / Chi dietro a iura e chi ad amforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio, / e chi regnar per forza o per sofismi, / e chi rubare e chi civil negozio, / chi nel diletto de la carne involto / s'affaticava e chi si dava a l'ozio, / quando, da tutte queste cose sciolto, / con Bëatrice m'era suso in cielo / cotanto glorïosamente accolto.

[2] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 11, 1-12, pag 251, col 1.6: Ad aforismi, çoè a medisina, e dixe 'anforismi', perché è un libro in quella scientia, che è cussí appellado, e fo fatto da Ipocras, et exposto per Galieno.

[3] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 11, pag. 568.12: Chi dietro a iura e cchi ad amforismi... [[...]] Anforismi si chiama la scienza de' medici, i quali per aquistare beni mondani istudiano in questa iscienzia.

[u.r. 27.11.2017]