0.1 agente, agiente.
0.2 Lat. agens, agentem (LEI s.v. agens).
0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.8 Elena Artale 21.12.1998.
1 Che compie qualcosa. Assol.: che agisce.
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), Son. 202.9, pag. 248: È lo bon sommo, e di bon tutto è primo, / ed impon noi che cor, fatt'e sermone / abbiàn lungi d'onni dilaido limo. / Discreto, retto, agente ordin orrato / vol costum'ogni nostro, e a be sia, / e che l'un aggia all'altro in catun fato / amore, bonitate e cortesia; / e regno in pregio dar, s'è ciò servato: / ecco reo di lui tutto e villania.
[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 638.19: Nelli Angioli non è mai che sieno in potenza ad intendere; sì che non li è bisogno quella virtù che apporti lo intelletto dall'uno termine all'altro; e così si segue, che non hanno intelletto passibile, nè agente, salvo equivocamente. Che, sì come lo intelletto passibile per l'agente diventa in atto, e questo ultimo termine è detto intelletto; così per le spezie innate nelli Angioli, elli intendono; ch'è quello medesimo con questo ultimo termine.
[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 8, par. 5, pag. 200.20: La quale leggie o non comune noi abbiamo detto in X p.e. Del quale altressì finale nec[ess]ité e lla chausa agiente o ffacciente noi avemo assengniato 11, 12 e 13 p.e. E per la vita o il vivere in questo secolo per tutte voci lo stato del secolo avenire dato fu e pposata la leggie per Giesù Cristo.
[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 8, vol. 2, pag. 177.25: Si die sabbati si fa festa di li VII gaudii di la matri di Cristu? Dicunt doctores, dichinu li revelacioni, ki si fa festa in chelu de conversione peccatorum: Gaudium est angelis Dei super uno peccatore penitenciam agente. Fassi festa de nativitate virginis; fassi festa de assumptione eius.
[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 7, 16-27, pag. 113, col. 2.22: E quie ... si porave far dubitazione s'ello rechere alcuna operazione umana açò che s'otegna beatitudene da Deo; e par che no besugni operazione umana, imperçò che Deo si è agente d'infinita vertù la qual no rechere la materia inanci desposta...
[2] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 39, par. 1, vol. 1, pag. 413.28: E entendase la lite mossa overo controversia overo questione per lo porgemento del libello overo de la simplece petitione e per la citatione de la parte, nonostante alcuna exceptione la quale se proponesse contra la persona de lo agente overo del domandante che 'l compromesso se faccia overo contra la petitione...
[u.r. 30.11.2017]