AGGIO (1) s.m.

0.1 aggio.

0.2 Gr. biz. allágion (DELI 2 s.v. aggio).

0.3 Libro vermiglio, 1333-37 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Libro vermiglio, 1333-37 (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 N Nell'es. dalle Disperse e attribuite di Petrarca non è ben chiaro quale possa essere il tipo di 'interesse' dovuto (aggio potrebbe anche indicare la 'percentuale di cambio' o il 'tasso di sconto').

Doc. esaustiva.

0.7 1 Differenza (vantaggio) tra il valore nominale e quello reale della moneta; differenza maturata rispetto ad un capitale iniziale, interesse.

0.8 Elena Artale 04.02.1999.

1 Differenza (vantaggio) tra il valore nominale e quello reale della moneta; differenza maturata rispetto ad un capitale iniziale, interesse.

[1] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 85.4: faciemoli grazia che ci ristano a dare a Pentachosta MCCCXXXV fior. novanta d'oro, abattute tutte le paghe di suso. Ànne dato a dì XXVIIII d'aghosto MCCCXXXV fior. venti di Piemote, ricivette Acierito da Borra, vagliono per aggio d. IIII 1/2 la pezza, sono fior. dicienove i mezzo; ponemo che Acierito debia dare al quaderno E XXII car., per la charta di fior. quaranta d'oro ebene polizza d'Acierito.

[2] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 212.130, pag. 267: Gran doglia ha chi 'l suo stima, / Poi ch'è caduto al fondo. / Secreto ch'abbia pondo, / Sempre nel cor ti serra. / Non cominciar mai guerra / Se non vedi il vantaggio. / Talor per lo grand'aggio / Si perde 'l capitale. / Chi vuol volar senz'ale / Non fa mai buon cammino. / Oh quanto è mal latino / Chi sospirando parla!

[u.r. 30.11.2017]