AGGRAPPARE v.

0.1 adgrappo, aggrappa, aggrappandosi, aggrappati, aggrappato, aggrappatosi, aggrappo, aggrappossi, agrappa, agrappare, agrapparvi, agrappi, agrappilo.

0.2 Da grappa 1.

0.3 Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.).

In testi mediani e merid.: Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.).

0.7 1 Uncinare, afferrare saldamente. 1.1 Strappare di mano. 1.2 Pron. Afferrarsi saldamente a qsa, tenersi forte con le mani.

0.8 Massimiliano Chiamenti 28.12.1998.

1 Uncinare, afferrare saldamente.

[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 247, pag. 333: Or m'aspecta, perfidu, che s'yo de man te scappo, / ka par' così feroce, / con tal catene legote, con tal grampe te adgrappo, / ke faray morte atroce...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 16.134, vol. 1, pag. 275: sì come torna colui che va giuso / talora a solver l'àncora ch'aggrappa / o scoglio o altro che nel mare è chiuso, / che 'n sù si stende e da piè si rattrappa.

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), Son. 212.6, pag. 139: anima mïa scolorita e fiappa, / temente, streta soto la tua cappa, / ché non pò sustenere tanto carco, / ver' la sdegnosa fuçendo fe' varco / a la Morte che 'l tristo core agrappa, / lo qual clamò quella che da luy sclappa.

[4] Jacopo Alighieri, Io son la morte, a. 1349 (fior.), 97, pag. 99: Punir conviensi ciascun vostro vizio. / E non vedete sotto al mio mantello / Quanti falcioni io ho per ammazzarvi? / E ancora porrò far senza coltello. / E mille modi io ho per agrapparvi, / Scampar per alcun modo non possete, / Per tutti ho dato el modo a sotterrarvi. / È pur vana speranza che voi avete / Di dir mia colpa, et esser perdonati.

[5] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 15.26, pag. 42: Ella tien sempre tesi suo' laccioli: / E cui aggrappa non lascia per fretta, / Anzi 'l tormenta con amari duoli. / L'avaro fa di sè in sè vendetta; / Però che sempre conturba la casa, / Dove sera e mattina si rassetta.

[6] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), lett. 89, pag. 215.25: E tanto semo stati volontieri veduti in ogni parte, e singularmente nel terreno della santa Chiesa, continuo la robba traboccata, aggrappati e tirati el dì e la notte per le case de' buoni uomini, e mirati come santi.

[7] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 22 [ser Ciano del Borgo a San Sepolcro].70, pag. 49: La temperansia nel suo prato aderbila, / bel facto e mocto di vertute agrappilo, / lusinghier falso di sua corte strappilo / o chi redica cosa che porti odio; / se l'ira bolle, saggiamente serbila / e, consigliato, suo dover compappilo; / pensier leggiadro di subito rappilo.

[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 207, pag. 532.30: Il frate, sentendo il saliscendo, subito si leva, come colui che era destrissimo e sospettoso, e aggrappato la tonaca e gli altri panni, e, non accorgendosi, lasciando le brache, si gettò da una finestra non molto alta dalla via.

[9] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 4, 8.2, pag. 48: El qual fu dio e omo veramente; / e questo vo' che tu da me agrappi, / che venne in questo mondo puzzolente / non già vestito d'armellini o drappi / per ricomprar tutta l'umana gente.

[10] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 7. 11.6, pag. 87: a ciò che l'alma tua sia sempre unita / a servir Dio, e tutto ti scalappi / da questa inferma carne adormentita: / el paradiso vo' che tu agrappi; / sappi, figliuol, che noi giacciam vestiti, / non già in letta, ma d'esse sguarniti.

[11] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 16.10: L'arme suo prime son vange e badili / e se non che Fortuna ivi gli agrappa, / più che conili son chiamati vili. / Però zascun di voi torni a la zappa, / e non si sforzi far atti zentili, / che 'n breve tempo cade od el s'incappa.

1.1 Strappare di mano.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 71, pag. 256.7: e dávangli di grande bastonate; e tanto gli dànno, che lo fecioro, in mal'ora per loro, crucciare: chè, non potendo egli più sofferire, sìe si lancia tra loro e aggrappa a uno di mano uno grosso e grande bastone, e sì gli trae a fedire.

1.2 Pron. Afferrarsi saldamente a qsa, tenersi forte con le mani.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 24.29, vol. 1, pag. 402: così, levando me sù ver' la cima / d'un ronchione, avvisava un'altra scheggia / dicendo: «Sovra quella poi t'aggrappa; / ma tenta pria s'è tal ch'ella ti reggia».

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 34.80, vol. 1, pag. 592: con fatica e con angoscia, / volse la testa ov'elli avea le zanche, / e aggrappossi al pel com'om che sale.

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 6, pag. 368.36: e aspettata la notte e di quella lasciata andar buona parte, là se ne tornò e aggrappatosi per parti che non vi si sarebbono appiccati i picchi nel giardin se n'entrò, e in quello trovata una antennetta, alla finestra dalla giovane insegnatagli l'appoggiò.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XVI, par. 90, pag. 706.21: Ora avvien talvolta che, non trovando l'ancora fondo da potersi agrappare e il vento movendo la nave, questa ancora seguendola, ara il fondo tanto, che per ventura ella truova o scoglio o altro dove ella s'appiglia. || Boccaccio sta qui commentando Inf. c. 16.134, con metaplasma «l'àncora ch'aggrappa / o scoglio o altro» (trans.) > «non trovando l'ancora fondo da potersi aggrappare» (pron.).

[5] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 6.12, pag. 261: Vanno rechiusi sotto la so cappa; / poco han de l'orden Melchisedech, / però volseno aver segondo papa! / Dov'è le cosse iote, lì s'agrappa; / ancor più volte fan de l'ita nec, / per convertir a· llor artificio hec.

[6] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 68.75, pag. 340: El non se pò seguire che cussì vada, / perché la spada / è mistiero che più rada che la zappa. / E mal va chi s'incappa, / e chi s'agrappa a cosa / che sostegnire no ·l possa.

[7] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 68.114, pag. 340: Ben ha speranza vana / chi no ha lana / e vòl far drappo, / e troppo è duro incapo / quando m'aggrappo / a le branche cum l'orso, / che ha cussì duro el morso / e aspeto secorso da la Magna.

[8] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Am. 5, vol. 8, pag. 200.5: Come se l'uomo fugga dalla faccia del leone, e incontro li vegna l'orso; ed entri nella casa, e quando anderà su per la parete aggrappandosi con mano, lo serpente lo morda.

[u.r. 20.11.2007]