AGGRAVAMENTO s.m.

0.1 aggravamento, agravamenti, agravamento.

0.2 Da aggravare.

0.3 Stat. pis., a. 1327: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. pis., a. 1327; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

0.7 1 Peso (fisico) o onere (anche fig.) subìto o fatto subire. [Dir.] Imposizione eccessiva. [Dir.] Pena.

0.8 Elena Artale 10.03.1999.

1 Peso (fisico) o onere (anche fig.) subìto o fatto subire. [Dir.] Imposizione eccessiva. [Dir.] Pena.

[1] Stat. pis., a. 1327, L. 4, cap. 65, pag. 221.48: Questo adjuncto, che se ad alcuno guelco fusse comandato per parte del Capitano o del Judice, che 'l dicto guelco diesse et pagasse alcuna quantità di denari ad alcuno creditore di quelli che l'avesse venduta la vena: che se lo dicto guelco si sentisse agravato del decto comandamento, debbia avere mostrato lo suo agravamento et ogni ragioni prove suoi infra dì octo dal die del decto comandamento computando; et se così non mostrasse, non sia inteso a ragione di quello che di po' lo dicto termine vollesse mostrare, et debbia pagare incontinente quello che comandato li fusse, sì veramente che non passi la valuta de la vena.

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 19, pag. 648.16: Et imperciò che lla rebellione, l'aiuctorio e lla favoria predicta non denno da li altri delicti prestare inpunitate, ançi aggravamento, statuimo che in tutti e ciascun rebelli, inimici, adiuctatori e favoregiatori, per tutti et ciaschuni altri delicti, rebellione, aitorio e favoria durando et de fin ch'igli no tornanno cum effecto a li comandamenti de la Ghiesia, le comesse pene peccuniarie sianno duplicate e le altre pene ad arbitrio del zudese siano agravate...

[3] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, part. 2, pag. 48, col. 2.29: Imperciocchè la mente quanto più va pensando molte cose, si sparge, tanto meno si rauna nella fonte della beatitudine. Imperciocchè ciascheduna di queste cose va al luogo che naturalmente gli si confà, e perciò è quivi battaglia continua e aggravamento di mente. Imperciocchè l'anima contende per andare a Dio, il quale è luogo naturalmente a lei sofficiente; ma il corpo per sua gravezza sempre si diletta nelle cose terrene.

[4] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 9, cap. 29: Hassi anchora nel dosso un'altra lesione la quale induce infiamenti nella somità delle spalle del cavallo [...], similmente adviene per troppo agravamento, e questa infermità s'appella spalitie. || Crescenzi, [p. 287].

[u.r. 15.03.2006]