AGGROTTARE v.

0.1 aggrottare, agrotta.

0.2 Da grotta.

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Zucchero, Santą , 1310 (fior.).

0.7 1 Contrarre, arcuare (le ciglia) in segno di inquietudine o di disappunto. 2 Pron. Appoggiarsi.

0.8 Elena Artale 24.03.2006.

1 Contrarre, arcuare (le ciglia) in segno di inquietudine o di disappunto.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 17, vol. 3, pag. 280.2: En tua portatura, guarda che tegna tua faccia diritta e non alta, occhi fitti in terra; non torcere le labbra laidamente, non aggrottare le sopracciglia, e non levare le mani, e non sia in te nullo portamento biasimevole.

[2] Zucchero, Santą , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 177.16: Quelli che nel suo parlare s'attiene di no menare nč mani nč piedi, e dicie buone parole sanza risa e sanza grida, e nel suo parlare no volgie le labra sozzamente e no agrotta le ciglia, e quando favella non tiene il viso troppo alto verso il cielo nč malamente basso verso la terra, de esere per ragione savio e di perfetto intendimento e bene disposto e di sano consiglio.

2 [Prov.] Pron. Appoggiarsi.

[1] Esopo tosc., p. 1388, cap. 49, pag. 211.19: E diciesi uno proverbio: «Chi a vecchia s'accosta a mala ventura s'agrotta».

[u.r. 24.03.2006]