AGGUATO s.m.

0.1 adguaytu, agguati, agguato, aghuato, aguado, aguaiti, aguaito, aguati, aguatio, aguato, aguayte, aguayti, aguayto, argaiti, argaito, arguait, arguaiti, arguaito, aygayto, ayguaito.

0.2 Fr. ant. aguait (DELI 2 s.v. agguato).

0.3 Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.): 1.3.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Albertano volg., 1275 (fior.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Simintendi, a. 1333 (prat.); <Cavalca, Trenta stolt., a. 1342 (pis.)>.

In testi sett.: Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. d'agguato 1.3.1; essere a agguato 1; mettere un agguato 1.1; porre agguati 1.1.

0.6 N Francesismo da aguait (di cui 'conserva' talvolta perfino la grafia con trittongo), rimpiazza semanticamente il lat. insidia, che però rimane in alcuni casi a formare una dittol. sinon. romanzo-latina quale agguato e insidia.

0.7 1 [Milit.] Attacco eseguito sfruttando la sorpresa; [anche:] imboscata. 1.1 Aggressione preparata con l'inganno; inganno ordito contro il nemico. 1.2 [Nei confronti di un animale]. 1.3 Inganno (in genere). 2 [Milit.] Chi tende l'agguato; chi assale; truppe preparate per assalire di sorpresa; le guardie.

0.8 Massimiliano Chiamenti 09.01.1999.

1 [Milit.] Attacco eseguito sfruttando la sorpresa; [anche:] imboscata.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 6, pag. 93.4: E però il doge per suoi segretarj scaltritamente questi cotali aguati espii, perchè saputi, molte volte si dà maggior danno a' nemici, ch'egli a loro. || Cfr. Veg. Mil. 3, 6: «Sed ne secreta noceant, ducis praestat industria».

- Locuz. verb. Essere a agguato: essere in campagna contro il nemico, in cerca di occasioni per assalirlo.

[2] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 393.18: Nota qua, secundo che pune Salustio Catilinario, che, morto Catalina con sua gente, lo campo remase a li Romany co dulurusy victoria, per zo che Petregio consolo, de tucta sua gente, esso solo remasse con vinti duy a ccavallo; tucti l'autry remase morty in de la crudele bactaglia. Et per zo che lo decto Petregio vergongiase de tornare ad Roma cu sì poca gente, esso se infengia de essere a aguato.

1.1 Aggressione preparata con l'inganno; inganno ordito contro il nemico.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. c. 26.59, vol. 1, pag. 442: e dentro da la lor fiamma si geme / l'agguato del caval che fé la porta / onde uscì de' Romani il gentil seme.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 16.12: Ma in li cosi qui apertenenu a religiuni et a cultu divinu non sachu se Marcu Attiliu passau tutti quanti. Lu quali, de bellissimu vinchituri qu'era statu, fu factu cativu per aguayti di Hasdrubal et de Xantippu lacedemoniu, duca de Hasdrubal, et fu menatu a miserabili cativitati.

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 36, pag. 297.15: Adunca quillo re Acasto, bisavolo de lo decto Pirro, aveva cachato et exulato violentemente de lo ryamo de Thesalia lo decto re Peleo, avo paternale de lo decto Pirro, e no de meno aveva posto et ordenato le insidie et aguayto suo per occidere Pirro, che no potesse scampare le mano soe.

- Locuz. verb. Mettere un agguato, porre agguati.

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 255, vol. 2, pag. 113.5: Anco, con ciò sia cosa che la via o vero chiasso per la quale si va a l'abbadia di Sancto Michaele del pogio di Sancto Donato sia sì stretta et oscura che li uomini et le femene, e' quali sono del detto popolo, possono onestamente et discretamente, secondo che si conviene, andare per lo detto chiasso a la detta chiesa et per la scurità d'essa via più malefattori aguaiti posero ad offensione de li altri huomini, statuto et ordinato è, che la detta via o vero chiasso si sciampi et si dilarghi...

1.2 [Nei confronti di un animale].

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 69.8: E ha la coda come cane bretone ritorta. E mangia biade ne' campi, e va a dietro quando vede l'uomo, per paura che non li faccia alcuno aguato, e questo fa per sua guardia.

1.3 Inganno (in genere).

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 777, pag. 55: Questa vita no è fidhent, / Contra l'altra tut è nïent: / No[i] devemo ben saver / Qe l'altra fin no de' aver. / Mai un arguait n'è descuvert, / Qe de la mort ogn'om è cert.

[2] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Galatea], pag. 61.8: Eu no sai manefestar a ti la mea secreta volontade, enperçò qe lo engano tende li soi arguaiti en chascun luogo.

[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 33, pag. 113.3: Unde disse Seneca: che quei che teme tutti gli aguati e totte cose dubbiose [non cade] i· neuna.

[4] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 38, pag. 224.9: Et questo è i(n)p(er)ciò ke disse Cassiodoro ke «allora sottentriamo a più gravi agu[a]ti del'antico adversario qua(n)do li suoi beni ricevemo».

[5] Disticha Catonis venez., XIII, L. 3, dist. 20, pag. 71.7: Tu no voler temer le parole de la irada mogler; enperçò ke la femena conpone li arguaiti cun le lagreme, quand ella plançe.

[6] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 6.21, pag. 126: l'alto parere / di lei, che m'è come l'omo nascoso / che per aguaito face offensione.

[7] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 19, pag. 62.10: E dixe uno filosopho saviamente: «Ke [teme] tute li aguaiti e le insidie, no cade[rà] in alcuna».

[8] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 306, pag. 335: Et quando ad fugir mectese, non sappe caminare, / scuntròse inn- un castellu: / ché la Concupiscentia çe stava per piliare / quillu k'è soy rebellu, / çoè la Pudicitia, ke sse credia scanpare / da lu soy adguaytu fellu.

[9] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 715, pag. 280: [L'] imperaor responde e dis a Katerina: / «Tu me parli ad engano, ço m'è viso, fantina; / arguaiti e tradiçon me par' aver tanti, / ke de mala cristianitae te vego aver xemblanti; / lo meo animo tu te sforçi alaçare, / cun diti de filosofi me crei enganare, / per le toe mateçe k'e' sia enganado...

[10] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 53.304, pag. 317: Or dé penssar l'omo in so cor / e li ogi avrí dentro e de for / per scampar de tanti aguaiti / e da tante parte faiti.

[11] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), Libro 2, pag. 177.31: Intendi ora li aguati de' Greci, e conoscili tutti ingannatori co la felonía d'un Greco.

[12] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 10.6: La vergogna, e la verità, e la fede sono fuggite; in luogo delle quali sono venuti l'inganni, e le malizie, e gli agguati, e le forze, e 'l non temperato amore dell'avere.

[13] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 24.1: et cussì pinsandu dissi ad Eneas: «O hosti nostru, preguvi ki vi plaza cuntarini da lu incumminzamentu di li aguaiti di li Grechi et li fortuni di li vostri chitadini, et comu vui fustivu gictati per mari et per terra, essendu ià a la septima stati».

[14] <Cavalca, Trenta stolt., a. 1342 (pis.)>, cap. 10, pag. 219.9: La decima stoltizia si è di quelli, gli quali non osservano gli aguati. Ha in uso lo nimico di mostrarsi vinto d'alcuno vizio, e di fuggire per far l'uomo cadere in un altro peggiore.

1.3.1 Locuz. avv. D'agguato: di sorpresa. || (De Bartholomaeis).

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1228, pag. 287: Lo viscovo de Valve pur vicquese lo plaito; / Persona più sollicita non fo may, crederailo; / Fecese dare la sententia et vennesene de salto, / Recause le commessiuni et trasela d'aguaito.

2 [Milit.] Chi tende l'agguato; chi assale; truppe preparate per assalire di sorpresa; le guardie. || (Cfr. fr. guaite 'guardia').

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Sal. 1, cap. 10, pag. 14.15: Sì che quando Cicerone lo seppe, non si sapea conselliare, per ciò che li aguati ora erano di fuore, e Catellina pericolava dentro.

[2] Gl Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 36.3: Intanto sonò coprifuoco; e l'aguato, cioè coloro che guardavano la città, vennono e presonlo inanzi che coprifuoco fosse conpiuto.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 525.28: per lo vino, e per li travagli nel sonno si soppelliscono; li Greci tornano: l'aguato del cavallo esce; li Troiani sono tagliati; Troia si converte in cenere, e in caverne.

[4] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 182.20: In quisto millessimo, dì VIIJ de março, cavalcaro egl nostre cavaliere e gle nostre soldate contra egl Todine, egl quagle erano venute a ffornire Pian de la Meta, e 'ncalçagle fina a la Ffratta de l'ovescovo. Alora uscìo fuore uno lo aguaito e rencalçaro egl nostre, e ruppegle e àverne degle nostre fra morte e prese quaranta e doie.

[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 111.27: Lo loro essire alla vattaglia fu senza provisione. La iente non era conestavilita. Bene aveano sentito lo romore delli Turchi, ma non credevano che tanto da priesso fussino li aguaiti e lle poste fra essi.

[6] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 1 Macc. 11, vol. 8, pag. 503.15: 69. E lo agguato uscì fuori, e combatterono. 70. E tutti quegli ch'erano con Ionata fuggirono. || Traduce l'insidiae della Vulgata.

[u.r. 18.07.2017]