AGIAMENTO s.m.

0.1 agiamenti, agiamento, asïamento, axïamenti.

0.2 Fr. ant. aisement (DEI s.v. agiamento).

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc.: Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.); Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311.

0.7 1 Comodità, benessere materiale; [anche plur.:] ciò che procura benessere. 2 Latrina.

0.8 Elena Artale 10.03.1999.

1 Comodità, benessere materiale; [anche plur.:] ciò che procura benessere.

[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 187, pag. 606: la pecunia q'el ave con grand rapinamento, / le riqe vestimente e l'autr'adornamento, / destrieri e palafreni, vassieg d'or e d'arçento / e le riqe masone e 'l grand asïamento, / a tal le lassarà, ben savì q'eu no mento, / no darà per so' anema un sol star de formento.

[2] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 33, pag. 83.14: A lo ricco omo si conviene grande masnada, e molte bestie, e belle robbe e grandi agiamenti.

[3] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 16.116, pag. 755: Zeyxa g'è e darsenà / chi a Pisan arbego dà, / e [u]n gran paraxo da lao / chi a prexon albergo è stao. / Questa citae [è] eciamdé / tuta pinna da cò a pe' / de paraxi e casamenti / e de monti atri axïamenti, / de grande aoture e claritae / dentro e de for ben agregae, / con tore in grande quantitae / chi tuta adornan la citae.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 55, pag. 120.6: Ma veramente quando 'l mare è in bonaccia non vi si pesca punto, ma quand'egli è fortunoso i pescatori s'allegrano, e vanno là a pescare. Ma questa villa ha quest'altro agiamento, ch'ella è presso Bai, sanz'alcuna parete in mezzo, sanza sentire neuno romore, o borboglio, avendone l'uomo diletto. I' credo, che v'è buon essere tutto l'anno, perchè 'l vento da occidente sempre vi viene...

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 42, vol. 1, pag. 479.6: E col papa e col re Carlo vennero in Firenze e più altri signori e baroni a dì di XVIII di giugno, gli anni di Cristo MCCLXXIII, e da' Fiorentini furono ricevuti onorevolemente. E piaccendogli la stanza di Firenze per l'agio dell'acqua, e per la sana aria, e che la corte avea ogni agiamento, sì ordinò di soggiornare e di fare la state in Firenze.

2 Latrina.

[1] Doc. fior., 1362-75, (1366) 159, pag. 182.29: E anche diliberarono che nelle sagrestie de la detta chiesa si faccia un pozo e un aquaio e un agiamento. E ne le quarte cholonne si faccia a ciascuna un perghamo bello e onorevole.

[u.r. 30.11.2017]