AGNELLA s.f.

0.1 agnela, agnella, agnelle, angnella, angniella.

0.2 Da agnello (LEI s.v. agnellus, 1, 1341.17).

0.3 Doc. pist., 1294-1308: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. pist., 1294-1308; Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.); Doc. cort., 1315-27; S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1367/74].

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

0.7 1 Pecora che non ha ancora raggiunto l'anno di età. Metaf. Essere indifeso e timoroso.

0.8 Elena Artale 31.03.1999.

1 Pecora che non ha ancora raggiunto l'anno di età. Metaf. Essere indifeso e timoroso.

[1] Doc. pist., 1294-1308, pag. 144.6: Ebbe Buono e Chomucio da me in guardia viij tra pechore ed agnelle ed uno chastrone a mio p(ro)de e da(n)no, a die xxv di sete(n)bre. Al nome di Dio e dela Vergine Maria.

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 60.11: Capitol de la agnela.

[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 228.18: Secondo che le paurosissime colombe fugono da l'aguglie e sì come la tenera agnella fugge i veduti lupi; così le Sabine temerono li Romolesi sanza ordine discorrenti...

[4] Doc. cort., 1315-27, pag. 46.11: Ancho dea dare vj s. e d. x per j angnella che l'ave Donato barbiri.

[5] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 8, cap. 2.19, pag. 254: Ongni lavar e liscio ed ornamento; / Ch'è laida cosa vedere alchuna d'esse / Portar di fuori la pelle dell'angniella, / E sotto quella, del diavol la faccia. / Che, poniàn pur che volglia parer bella, / Assai più piacie, ancor sicondo il mondo, / S'ella non paia che di ciò si curi.

[6] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 482.22: Sì como fuçe le colombe, timidissima compagna, le aquile, e sì como la çovene agnella fuçe li veçudi lovi, cossì quelle temé li omini ruinando sença leçe; lo color, el qual era denançi, non romase in alguna, ché la paura era una, la faça de la paura non era una.

[7] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I, 34.10, pag. 35: Allora certo, quando torneranno / li fiumi a' monti, ed i lupi l'agnelle / dagli ovil temorosi fuggiranno. / Dunque uccidimi, Amore, acciò che quelle / luci che fur principio del mio danno, / del morir mio ridendo, sien più belle.

[8] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1367/74] lett. 1, pag. 12.1: A quella dolcissima inamorata Magdalena dimandaremo quello dispiacimento che ella ebbe di sé; ad Agnesa, che è agnella, mansuetudine e umilità: sì che ecco che Lucia ci dà lume, Magdalena odio e amore, e Agnesa ci dà l'olio dell'umilità.

[9] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen. 21, vol. 1, pag. 106.18: 27. Tolse adunque Abraam le pecore e' bovi, e diedele ad Abimelec; e fecero amendui patto. 28. E statuì Abraam sette agnelle, le quali fece stare dall'una parte. 29. Al quale disse Abimelec: che vuole significare queste sette agnelle, le quali hai fatto stare da parte? 30. Quegli disse: le sette agnelle torrai della mano mia, acciò ch'elle siano in testimonianza a me, ch'io cavai questo pozzo.

[u.r. 30.11.2017]