AGNELLETTO s.m.

0.1 agnellecto, agnelletto.

0.2 Da agnello.

0.3 Bestiario toscano, XIII ex. (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Boccaccio, Decameron, c. 1370.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Agnello in tenera età o di piccole dimensioni.

0.8 Elena Artale 22.03.1999.

1 Agnello in tenera età o di piccole dimensioni.

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 78, pag. 89.23: Pone uno auctore, lo quale ebbe nome Ysopo, figurativemente che 'l lupo andando uno die a uno fiume a bevere della parte de sopra, et guardando de socto da sé laove l'aqua correva, et vedde uno agnellecto che bevea dell'acqua, ellu disse a l'agnello: Sempre la tua gente offese a la mia, e tu ora lo mostri che m'enturbidi l'acqua che beva.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 7, pag. 618.25: e ecco vicino a lei uscir d'una macchia folta un lupo grande e terribile: né poté ella, poi che veduto l'ebbe, appena dire «Domine, aiutami!» che il lupo le si fu avventato alla gola, e presala forte la cominciò a portar via come se stata fosse un piccolo agnelletto. Essa non poteva gridare, sì aveva la gola stretta, né in altra maniera aiutarsi; per che, portandosenela il lupo, senza fallo strangolata l'avrebbe, se in certi pastori non si fosse scontrato, li quali sgridandolo a lasciarla il costrinsero...

[u.r. 22.03.2006]