0.1 agramente, agramenti, agramentu, agrissimamente.
0.2 Da agro 1.
0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Stat. lucch., XIV pm.; Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).
In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.7 1 In modo grave (con danno fisico o morale). 2 Con energia; con impeto; con violenza fisica o verbale. 2.1 Con impegno, con sollecitudine; con alacrità; con intensità (in partic. di un sentimento). 2.2 Con severità.
0.8 Elena Artale 07.04.1999.
1 In modo grave (con danno fisico o morale).
[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2858, pag. 274: Ben è gran vituperio / commettere avolterio / con donne o con donzelle, / quanto che paian belle; / ma chi 'l fa con parente, / pecca più agramente. / Ma tra questi peccati / son vie più condannati / que' che son soddomiti: / deh, come son periti / que' che contra natura / brigan cotal lusura!
[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 15, pag. 239.7: E Scipione consolo imprima Annibale rintoppò; e, appo Ticino commessa la battaglia, fue Annibale agramente fedito per Scipione figliuolo del detto consolo, molto iovane, il quale fue poscia chiamato per soprannome Africano, il quale campò poscia di quella fedita.
[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 24, pag. 147.19: Alcuna fiata adunca li malvasi pirsunj ànnu putistati supra li boni e sancti pirsuni; beni è viru ki la morti de kisti si vènia plu agramenti, pir zo ki la morti de tali esti cuntra maiuri justicia...
2 Con energia; con impeto; con violenza fisica o verbale.
[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 5, pag. 246.20: Antello, volendo fedire, cadde, e 'l grido vae a cielo: colui, levandosi, torna più aspero a la battaglia, e coll'ira incita le forze e la vergogna allora accende la vertù, e molto agramente discorso contro a Darete, e spesso il percuote coll'una mano e coll'altra. Cadde Darete.
[2] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 453.15: Erano in quello castello una conpagnia di giovani di battaglia amaestrati, e quali agramente insultano e Troiani, e con dura resistenzia co lloro conbattono credendo ricoverare e prigioni e loro uccidere.
[3] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 90.3: et Entellu, livandusi di terra, sì per la virgogna ki per la ira ki avia di lu cadiri ki fichi, aspramenti intrau da capu a la bactagla et incitau soy forzi et soy virtuti. Et currendu agramenti contra Dares, vayli a dari sì forti et spissi colpi cum intrambu li manu, ki Dares, non putendu plui sustiniri, quasi mortu cadiu in terra.
[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 2, pag. 203.18: e distendendo la mano inverso li nimici, disse: «Dove n'andavi tu? Quivi sono coloro con cui noi combattiamo». E con le mani confortando uno cavaliere così agramente, corresse la paura di tutte le legioni, et insegnò a vincere a coloro ch'erano apparecchiati d'essere vinti.
[5] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 12, pag. 53.12: [Li Normandi], per ben chi fussiru pocu, videndu la iniquitati di killi, prisiru li armi et, defendendu la Contissa, loru donna, agramenti risistinu per fina a la notti.
[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 168, pag. 417.7: Va', e procaccia di far bene, e quando ti verrà fatto, rechera'mi un paio di capponi. - Quelli si racconsolò, ché avea paura che non si volesse pagare più agramente, oltra averli dato delle busse; e disse: - Io non ho capponi, ma se voi non gli avete a schifo, io vi recherò un paio di paperi. -
2.1 Con impegno, con sollecitudine; con alacrità; con intensità (in partic. di un sentimento).
[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 12, pag. 220.2: Ora sappi che in qualunque modo aoperi questa tua fellonia, a noi è presente. E finalmente confesserai il fatto pessimo che domenica notte prossima passata pensasti di fare, e vederai come noi vegghiamo più agramente per la salute della nostra corona, che tu, scellerato, non fai la sua morte. Io in palese il dico.
[2] Rim. Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), pag. 468.3: E non andare pensando che alcuno altro giaccia co· llei, ma crede e pensa pur ch'ella si giaccia sola nel letto: però Oreste agramente amò Hermione, perch'ella avea cominciato ad essere d'un altro uomo. O Menelao, perché· tti duoli tu? Perché· ttu andavi sanza la tua moglie a Creti, e tu, tardo, potevi che· lla tua moglie ti fosse da· llunga?
[3] Stat. lucch., XIV pm., pag. 83.35: Se la seconda volta cadrà nel fallo, renda la iustitia, et se alla terça volta cadrà che non s'amendi agramente sia battuto et così per ciascuna volta sia correcto...
[4] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 168.1: Horestes amò Hermione più agramente perch'ella avea cominciato d'essere d'un altro omo.
[5] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 513.18: Demophon presente più temperadamente brusà Phylis; quella ardé più agramente siando dade le vele.
[6] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 3, pag. 86.25: E senza commiato chiedere o fare alcuna pompa di Firenze usciti, non si ritennero sì furono in Inghilterra; e quivi, presa in Londra una casetta, faccendo sottilissime spese, agramente cominciarono a prestare a usura; e sì fu in questo loro favorevole la fortuna, che in pochi anni grandissima quantità di denari avanzarono.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 4, cap. 99, vol. 2, pag. 195.20: Et loro et ciascuno di loro a le predette cose constregnere, secondo che di sotto expresso è, et più agramente, secondo et come ad esso messere podestà parrà et piacerà per esse ripresallie al postutto tollere via in tutto...
[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. III, cap. 10, pag. 611.6: Anchora ordenemo et più agramente vetemmo che nessuno chierego, beneficiato o chi sia in sacri ordini vada sença tonsura convegnevele e cum habito dexevele de chierego, nì use inhonesta mercandaria o negociatione, nì in taverna manghie on beba se non quand'ello andasse in viagio...
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 84.7: 18. La disciplina di li cavaleri ritinuta agramenti filyau lu principatu di Ytalia a lu rumanu imperiu e dunauli lu regimentu di multi citati...
[4] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 195.23: Della qual cosa fatto lo 'ndizio della famiglia de' Blosii, per comandamento del proconsolo furono subitamente serrate le porti: ed essendo all'arme concorsi i militi dato il segno, tutti presi furono coloro ch'erano in colpa, e avuta agramente la quistione, furono dannati, e uccisi; e a coloro che ciò discopersono fu data libertà e diecimila danari di rame.
[u.r. 01.12.2017]