AGRESTE agg./s.m.

0.1 agressto, agrest, agresta, agreste, agresti, agresto.

0.2 Lat. agrestis (LEI s.v. agrestis, 1, 1378.29).

0.3 Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Stat. pis., a. 1327; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi mediani e merid.: Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.).

In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

0.7 1 Campestre; incolto; selvatico (di albero, ortaggio o pianta). Fig. Semplice, sobrio; rozzo. 2 Sost. Plur. Prodotti dei campi.

0.8 Elena Artale 12.04.1999.

1 Campestre; incolto; selvatico (di albero, ortaggio o pianta). Fig. Semplice, sobrio; rozzo.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, Prologo, pag. 147.3: Il primaio ordinamento di fare cittadi sceverò l'agresta e solinga vita degli uomini (che fue dallo incominciamento del secolo) dalla comunanza de' bruti animali, o vero fiere. || Cfr. Veg. Mil. 4, prol.: «Agrestem incultamque hominum in initio saeculi vitam...».

[2] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 34, pag. 53.33: Et possano dare casalini et orti et terra agresta in ogni parte votta per benificari l'argintiera, a qualunqua la dimandasse a lloro; la quali daccioni et concedemento che per loro se facesse vaglia et tegna: sì veramente, che non prejudichi alcuna cosa a cului che avesse alcuna ragione in del decto casalino o orto o terra agresta.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 74.21: E anco mi sforzo di divellere la lenta verga dell'altro, e al postutto di tentare le cagioni occulte: e altro oscuro sangue segue della scorza dell'altro. Io movendo molte cose nell'animo, venerava le Ninfe agreste e il padre Gradivo, il quale signoreggiava la terra di Geta: acciò che rettamente e prosperamente secondassero le cose vedute e lo augurio alleviassero.

[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 6, pag. 13.8: Le cose che fioriscono, è certo che non si vogliono toccare: le cose da seminare non si possono bene scegliere, se a quello ufficio non si pone persona da ciò iscelta. Nelle cose agresti si vogliono dare gli ufficj a' giovani, e le fatiche; ed a' vecchi il comandare. Nel potare delle viti, tre cose si conviene attendere, cioè che poti sì, che frutto se ne seguiti, e che la vite si conservi...

[5] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Ilario, pag. 53.4: E poi caminando l'altro giorno, disse lo nemico: o messere, noi albergheremo stasera colla più santa donna che sia sotto Iddio; e dicovi che la sua vita è assai più austera e agresta che la vostra, e più che niuno romito che sia oggi al mondo; che giammai non bevve vino, e mai non mangiò carne, e senpre mai tre dì della settimana non mangiava di laürato...

[6] Leggenda s. Galgano, XIV (tosc.), pag. 104.30: Allora rispose la madre, e dixe: «Figliuol mio carissimo, el tempo è ora fuore di stagione, però che è di verno, ed è el freddo grandissimo, ed è la fame grande, e el luogo è agresto, e quasi di non potervi andare ora; ma tosto verrà tempo abile, sicché al tuo desiderio e volere ti potrà satisfare».

[7] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 161, pag. 88.8: Pigla la viola agresta, dicta consolda minuri: cocta et pistata cum dui petri, mictila supra, serrà sano.

[8] Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.), pag. 159.31: ch'era coma(n)damento ch'o(n)ni homo devesse ma(n)giare en q(ue)sta Pasqua del'ainello arostito, no(n) remanendo niuna cosa d'esso che no(n) se ma(n)giasse, e devessese ma(n)giare co(n) le latughe agreste e co(n) lo pane agimo. Et q(ue)sto ainello significava (Gesù) (Cristo), el quale fo arostito e cotto e manecato...

2 Sost. Plur. Prodotti dei campi. || (Marri, p. 39).

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 286, pag. 13: De brugn e pom staenghe e d'oltri frug sont plen, / D'agrest e de polastri zamai no vegn al men, / E' madur l'ug luienge e fo mult oltri ben...

[u.r. 01.12.2017]