0.1 agricola, agricula.
0.2 Lat. agricola (LEI s.v. agricola).
0.3 Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.); Dante, Convivio, 1304-7.
In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).
0.7 1 Agricoltore, coltivatore.
0.8 Elena Artale 08.04.1999.
[1] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Ball. 9.17, pag. 227: O nome ben seguitato / e onorato - dal fatto, / Domenico degno nomato, / a Domino dato - for patto, / chi tanto fu per Dio tratto / già fa mill'anni in vertute, / d'onni salute - coltore? / Agricola a nostro Signore / non terra ma cor' - coltando, / fede, speranz'e amore / con vivo valor - sementando: / oh quanti beni pugnando / fai [di] diserti giardini / con pomi di fin- savore!
[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV cap. 2, pag. 268.7: Onde dice santo Iacopo apostolo nella sua Pistola: «Ecco lo agricola aspetta lo prezioso frutto della terra, pazientemente sostenendo infino che riceva lo temporaneo e lo serotino». E tutte le nostre brighe, se bene venimo a cercare li loro principii, procedono quasi dal non conoscere l'uso del tempo.
[3] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 12, 61-72, pag. 281, col. 2.9: E perché fosse, çoè figliolo del Segnore. Dominico, çoè omo Domini. Dell'agricula, çoè ortolano dell'orto, lo quale l'A. intende la congregatione di fidili.
[4] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 13, 67-78, pag. 305, col. 2.5: Çoè se la disposition del celo fosse a produrre uno agricola, e la materia fosse a çò disposta, allora nella ditta cera, çoè materia, apparerave tutta la forma del sugello, çoè quella vertú celeste, e serave perfetto agricola.
[5] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 501.15: Lo color bianco è soço in lo nochiero: ello de' esser negro per la onda del mar e dali radii dela stella, çoè del sol; e soço è l'agricola, lo qua' sempre cum l'enchenado vomero e cum le grave grappe volçe la terra sotto lo aere...
[6] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 162.4, pag. 224: Fortuna volge in sua trama navicola, / E tal veste di nero e tal di bianco, / Tal lieto, tal giocondo e a chi vien manco / E chi di miles fa villano agricola; / A molti tramutar fa sua matricola, / A molti volge il braccio, e a molti 'l fianco; / Chi cade, chi si leva, chi va bianco, / E chi riduce fuor d'ogni pericola.
[u.r. 01.12.2017]