AGUALE (1) avv.

0.1 agual, aguale, aovale, aval, avale, avalle.

0.2 Lat. aequalis (LEI s.v. aequalis, 1, 1019.16).

0.3 Doc. pist., XII ex.: 1.

0.4 In testi tosc. e corsi: Doc. pist., XII ex.; Doc. pis., 1230-31; Doc. prat., 1305; Lett. garfagn., 1328/32; Simintendi, a. 1333 (prat.); Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.); Stat. fior., 1335; Ingiurie lucch., 1330-84 (1337); Doc. cors., 1370.

0.5 Locuz. e fras. aguale che 1.4; aguale medesimo 1.2; al tempo d'aguale 1; in aguale 1; infino ad aguale 1.1; ora aguale 2.1; pur aguale 3.

0.7 1 [Esprime contemporaneità rispetto all'enunciato:] ora, attualmente, in questo momento, nel momento presente. 1.1 [In contrapposizione col tempo precedente o con quello seguente]. 1.2 Nello stesso momento, nello stesso periodo. 1.3 [Con valore testuale:] per ora, per il momento. 2 [Con valore di futuro immediato:] ora, sùbito (o sùbito dopo il momento della narrazione). 2.1 [Con sfumatura ottativa:] in questo momento stesso, immediatamente. 2.2 [Con valore testuale:] ora, di qui in poi. 3 [Esprime anteriorità rispetto all'enunciato:] ora, testè, poco fa (o poco prima del tempo della narrazione).

0.8 Pietro G. Beltrami 10.03.1998.

1 [Esprime contemporaneità rispetto all'enunciato:] ora, attualmente, in questo momento, nel momento presente.

[1] Doc. pist., XII ex., pag. 10.26: Gradalone sì fue na(n)ti Bon(us), ke e(ste) aguale ep(iscopu)s de Pisto(r)ia, (e) na(n)ti l'arcip(re)ite Buoso, sì si c(on)cioe c(on) tuti q(ue)sti omini, (e) na(n)ti l'arcip(re)ite, ke este vescovo, (e) na(n)ti Buoso.

[2] Doc. pis., 1230-31, 11, pag. 63.19: Et anco p(ro)curate che mess(er) lo papa chonfermi tucti li beni che ll'opra aguale ave u di quinci inna(n)ti arà.

[3] Doc. prat., 1305, pag. 455.6: Anche sappiate ch'ellino sono stati e stanno co(n)tinuame(n)te i(n) Castillione co(n)tra li ordiname(n)ti del comune di P(ra)to a p(ro)curare e a p(ro)cacciare lo da(n)no (e) lo disnore di questo comune e di questa p(ar)te; e aguale è s(er) Falcone a Pistoia ed èvi stato <da> già sono octo die e più p(er) procurare di co(n)dure gente a Castillione p(er) ardere e rubare lo nostro co(n)tado...

[4] Lett. pist., 1320-22, (1321), lett. 13, pag. 55.18: Petro dalla Torre d'Orvieto, ch'è aguale nostro vicario...

[5] Stat. fior., 1335, cap. 17, pag. 24.9: sì che ne la detta congregagione siano almeno le due parti de' detti capitani, et le due parti de' priori, et le due anche parti del consiglio de' XIIII, li quali aguale sono all'officio: niuno in luogo di loro per neuno modo surogato.

[6] Stat. pis., 1321, cap. 117, (1341) Aggiunta, pag. 294.16: Sì veramente che quine eleggere u ponere non possa alcuno notaio che quine sia u che vi sia stato notaio da tre anni proximi passati in qua, correnti avale anni Domini da la sua Incarnatione MCCCXLII del mese di dicembre.

[7] Doc. cors., 1370, 18, pag. 22.15: est facta la presente carta in Calvi de la isora di Corsica, in la casa de Iacopucio de Calvi, aovale habitacione de quela Bramdina, anno a Nativitate Domini millessimo trecentesimo septuagessimo...

[8] Doc. cors., 1370, 22, pag. 28.12: tute queste cosse prometo de actendere et observare et contra non venirgi per veruno tempo in autra guissa, pena lo dubio de quanto valere aovale le dite prossesione...

- Locuz. avv. In aguale.

[9] Doc. pist., 1285, pag. 125.9: Questa è la memoria dello afficto che l'operari della cappella di Santa Maria Fuorilepo(r)te per la d(i)c(t)a opera (et) sono tenuti (et) deno fare per quelle persone che ànno lasciato per l'anima loro alla d(i)c(t)a opera; et l'operari li quali in aguale sono ut per tempo seranno sono tenuti (et) deno fare le infrasc(r)ipte cose...

- Locuz. avv. Al tempo d'aguale.

[10] Lett. garfagn., 1328/32, pag. 258.25: Io sirebbi overo uno di noi venuto p(er) lei, ma in ve(r)itade noi no(n) potremo avere cavallo alcuno in q(ue)sta (con)trada al tenpo d'aguale, che sono tutti nell'oste.

1.1 [In contrapposizione col tempo precedente o con quello seguente].

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), Canz. 18.61, pag. 41: Ser Orlando da Chiuse, / in cui giá mai non pose / perduta disconforto, / se 'l tempo è stato torto, / par che dirizzi aguale; / per che parrá chi vale.

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 51, pag. 69.24: Uno pescatore pescava con uno suo hamo e pigliò uno pescie molto picciolo, e quando lo piscatore lo pigliava, disse a llui lo pescie: O pescatore, molto ti prego che tu mi lassi e giettimi in mare, imperciò che io sono aguale molto picciolo, e pogo prode arai aguale di me; ma se tu aguale mi lasse, verrò ad te quando io serò grande, e allora arai magiore utilitade che aguale.

[3] Doc. pis., 1288-1374, (1338), pag. 755.29: Ser Simone, Francescho et Ceccho consuli suprascripti, per la dicta università, comperòno da Barthalomeo figliuolo che fue di Iacopo di Ranuccio Hubaldi, in qua di rieto della capella di Sancto Martino alla Pietra, et avale della capella di Sancto Salvatore in Portorio, carati tre et parti sexantanove delle septantuna parti d'uno altro carato del suprascripto pesso di terra...

[4] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1 1.44, pag. 15: Quando ne' transitorii miei riposi / E mutabili ben fortuna dava / Favor, che mi tenea tra' gloriosi, / Poco men l'ora della morte prava / Il capo mi sommerse; ma aguale / Che l'avversa fortuna sì mi grava, / Col volto suo fallace, non le cale / Punto di me, e la misera vita / Dimoranze prolunga per mio male.

[5] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 29.8, pag. 121: Alora dissi: Agual non so di cui / Aver più debia parte di piacere, / Vedendo in questa fede gran diffetto.

[6] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 3, ott. 79.6, pag. 104: ed io che già con ragionar perverso / gli fui, agual, sì come si conviene, / mi riconosco innamorato tanto...

[7] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 15, pag. 592.5: fingie qui l'altore che questo spirito cominciò qui a pparlare a Dante e sì gli dicha: «O sanghue, o parente, quanta grazia tu ài ricieuta da Dio! il quale due volte t'àe aperto la porta del paradiso, cioè de' cieli, cioè avale vivendo e di ciò iscrivendo, e poi alla tua fine quando si partirà l'anima dal corpo».

- Locuz. avv. Infino ad aguale.

[8] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 55.28: Et così ci à notricati Dio dal tempo di sancto Patricio et di sancto Ailbeio padri nostri infine ad aguale per ispatio di lxxx ani.

1.2 Nello stesso momento, nello stesso periodo.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), Predica 33, pag. 169.25: E a mostrare la falsità di questo malvagio errore, sì prova che nulla cosa di questo mondo è necessaria, se non i movimenti del cielo, però che non si mutano. Che ·lla luna scuri, questo è di necessità; che 'l sole si muova o ·lle stelle, e sieno aguale in cotale parte, questo è di necessità, però che i corpi celestiali sono puri e sempre seguitano il diritto movimento.

- Locuz. avv. Aguale medesimo.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 8, pag. 86.13: E se ora si bagnino le viti, e gli altri arbori coll'urina vecchia, presteranno più, e miglior frutti, e più begli. E se con quella urina meschierai la morchia, sarà prode; e specialmente in quella, di che vuogli imbagnare gli ulivi. Ma vuolsi fare ne' dì più freddi, anzi che 'l caldo cominci. Ed agual medesimo in fine a calende di marzo si semina l'orzo Galatico, cioè la scandella ne' luoghi freddi, la quale è grave, e bianca.

1.3 [Con valore testuale:] per ora, per il momento.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 5, pag. 29.24: E questo ti basti aguale per exponere questa parola...

1.4 Locuz. cong. Aguale che: ora che.

[1] Ingiurie lucch., 1330-84, 028 (1337), pag. 24.10: Soçço tradictore chi vay appostando l'omini de nocte, cho mi se' stato doe nocte intorno ala casa mia p(er) pigliaremi ché no· mi pigli avalleche io sono dinanci al'uso toy?

2 [Con valore di futuro immediato:] ora, sùbito (o sùbito dopo il momento della narrazione).

[1] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 73.36: Disse loro sancto Blandano: «O frati, non afaticate i corpi vossi oltra modo; assai avete affanno. Che septe anni sono poi che ci partinmo di nossa patria, che si compierano a questa pasqua che ovaccio verrà. Che agual veddrete Paulo rimito ispirituale in questa izula, sensa alcun cibo corporale, che ci è stato anni xl; et xxx anni inansi prese cibo da una bestia».

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 115.19: Quel colore che suole essere nelle nebbie percosse dal contraposto sole, o vero chente suole essere all'aurora, fue nel volto di Diana veduta sanza vestire. La quale [[...]]aggiunse queste parole per messaggere della pistolenza che dee venire: aguale ee a te licito di dire che tu abbi veduta me sanza vestire, se tu lo potrai dire.

2.1 [Con sfumatura ottativa:] in questo momento stesso, immediatamente.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 15, pag. 31.8: E quegli di Cornovaglia quando videro le navi del'Amoroldo incominciarono tutti a ppiangere e a ffare grande lamento, diciendo: «Mare, perchè non vieni aguale na tenpesta sì grande, che ttutte queste navi andasserono in perfondo, che ttanto dolore non recasserono in Cornovaglia?».

[2] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 332.5, pag. 310: Deh, Morte, vieni a questa sventurata, / vieni a questa mondana peccatrice, / vieni a colei che 'n malora fu nata; / non t'indugiar, ché mi fia piú felice, / morir agual, poi che contaminata / i' ho verginitá: ché 'l cor mi dice / che, se da te non verrai molto tosto, / di farmi incontro a te ho 'l cor disposto.

- Locuz. avv. Ora aguale.

[3] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 71, pag. 133.9: «Ai Sengnore Iddio, ora iscontrassimo noi monsengnor T. aguale».

2.2 [Con valore testuale:] ora, di qui in poi.

[1] Trattato de' falconi, XIV in. (tosc.), cap. 4, pag. 12.3: Dapoi ch'avemo detto delle generazioni e delle nature degli astori, aguale è da dire come si tengano, e s'ammaestrino...

3 [Esprime anteriorità rispetto all'enunciato:] ora, testè, poco fa (o poco prima del tempo della narrazione).

[1] Stat. pis., 1339, pag. 1257.9: Conciò sia cosa che abbiate inteso avale dinansi a voi essere lecti e ispianati li ordinamenti novamente facti sopra li officio u vero officii de li dovanieri de la Dovana del sale de la cità di Pisa...

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 169.24: dimmi ove sia colei, la quale stette aguale in questo lito, col vile vestire e co' turbati capelli...

[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 3, ott. 56.8, pag. 344: e ti ringrazio assai / di questa grazia ch'agual fatta m'hai.

- Locuz. avv. Pur aguale.

[4] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 167.20: e quelle che pur aguale erano fili, si mutano in tralci...

[u.r. 01.12.2017]