AGUDAR v.

0.1 agudava, agutato.

0.2 Lat. acutare (LEI s.v. acutare).

0.3 San Brendano ven., XIV: 1.

0.4 In testi sett.: San Brendano ven., XIV.

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.5 Locuz. e fras. agudar l'ingegno 2.

0.6 N Doc. esaustiva.

L'es. citato da TB s.v. acutare: «Egli hanno acutate le lingue loro come coltella» (Volg. Bib. Salm. 63) corrisponde nel corpus a «Perchč aguzzorono loro lingue, come coltello»: cfr. Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal. 63, vol. 5, pag. 317.9.

0.7 1 Rendere acuta la punta di oggetti o rifare il taglio a strumenti metallici; appuntire, affilare. 2 Fig. Fras. Agudar l'ingegno.

0.8 Redazione interna 01.02.1999.

1 Rendere acuta la punta di oggetti o rifare il taglio a strumenti metallici; appuntire, affilare.

[1] San Brendano ven., XIV, pag. 154.21: E tuti questi favri bateva a le so fosine diverse cose e altri agudava, et a luogo a luogo s'iera fornasie e ardeva forte e iera molte grande...

2 Fig. Fras. Agudar l'ingegno.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 140.13: Multo ne deveriamo vergognare cha yą čy uno anno passato e plu che in quisto luoco vennemo e da poy non fuymo tanto arditi che ne nde potessemo movere per andare a Troya, tanto simmo stati dovetusi e chyni de paura che perzņ crediti che aiammo facto certamente nulla altra cosa se non che avimmu data plu patimme a li nuostri nemici, per la quale se aveno agutatolo 'ngiegno e lo sentemiento loro azņ che ne pozano plu legieremente consumare.

[u.r. 01.12.2017]