AIA (1) s.f.

0.1 aia, aie, aira, airi, aja, aje, ara, are, area, ayra, era.

0.2 Lat. area (LEI s.v. area).

0.3 Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc.: Jacopo da Leona, a. 1277 (tosc.); Doc. fior., 1274-84; Doc. prat., 1285-86; Doc. pist., p. 1291; Stat. sen., 1280-97; Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.); Rainaldo e Lesengr. (Oxford), XIII ex. (ven.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Doc. moden., 1347.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. mettere in aia 1.1.1; pagare sull'aia 1.

0.6 N Non sempre è possibile distinguere tra il signif. estens. di 1.1 e quello generic. di area, 'superficie limitata di terreno'.

0.7 1 Spazio piano, situato di fronte a una casa colonica, adibito alla raccolta e alla lavorazione dei prodotti agricoli. 1.1 Estens. Spazio di terreno circoscritto, libero e piano. 1.2 Tratto di terreno tra due solchi per la coltivazione di fiori o ortaggi; sezione di giardino, aiuola. 1.3 Spazio dove si tende la rete (aiuolo) per l'uccellagione. 2 [In contesto fig.:] argomento particolare da trattare, materia.

0.8 Roberto Leporatti 13.11.2000.

1 Spazio piano, situato di fronte a una casa colonica, adibito alla raccolta e alla lavorazione dei prodotti agricoli.

[1] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 2.67, pag. 591: per aigua perder lo gran en ara; / e quando de sola fi tomara...

[2] ? Jacopo da Leona, a. 1277 (tosc.), 1.3, pag. 207: Segnori, udite strano malificio / che fa il Barbuto, l'anno, di ricolta: / ch'e' verso l'aia rizza tal dificio, / che tra' sì ritto, che non falla volta. || Se non va inteso 'aria'.

[3] Doc. fior., 1274-84, pag. 485.19: Conperamo da Ricovero f. Bonaiuti (e) da Chele f. Iacopi da Valechie u· podere chon casame[n]ta (e) cella (e) capana (e) forno (e) aia (e) risedio (e) cholto poste nel populo Sa· Michele a Valechie i· luogho k'è detto ala Lama...

[4] Doc. prat., 1285-86, pag. 119.33: (e) dice la carta ce ci ve(n)deo una corte (e) aia (e) casa p(er) ll. XXJ i(n) termine di due a(n)ni.

[5] Doc. pist., p. 1291, pag. 132.15: Ciò è p(r)imamente la metade p(er) no(n) divisa dal lato d'oriente d'una chasa co(n) uno cellieri (e) uno peçço di t(er)ra vignata co(n) corte (e) aia ad uno tegne(n)tesi, posto in villa di Campo Piano del tenitorio di Brandellio...

[6] Stat. sen., 1280-97, par. 51, pag. 17.2: Item, statuimo che qualunque tollesse alcuno biado di campo o vero d'alcuna aia altrui, se sarà di dì, sia punito in X soldi di denari...

[7] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 1, cap. 9f, pag. 27.16: (et) perciò non se dia inpedimentire la [gieneratione] hu(man)a k'ella non si faccia secondo ogne gente per alcuno ke sia rio, come non sirea convenevole empendementire la pluvia, k'è facta a fare nascere universalmente el seme ke sono in terra, per alcuna massa de grano ke sia in alcuna aia.

[8] Rainaldo e Lesengr. (Oxford), XIII ex. (ven.), 504, pag. 832: A tant che 'l formento è cresù, / et è meù et è batù / e amontonà e apareclà, / et entro l'ara è ben conçà.

[9] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 20, pag. 145.14: Kistu Stephanu avia siminatu unu campu cu le mano soy midemj, et mitutulu, portau li spiki all'ayra...

[10] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 13, pag. 244.12: Ed infra le altre belle virtuti che di lui si dicono si è questa: che avendo ello un giorno recato all'aja alquanta biada, che ello aveva segata, per trebbiarla, e non aveva altro fra sè e li suoi discepoli per le spese e per la vita di tutto l'anno...

[11] Stat. perug., 1342, L. III, cap. 222, par. 1, vol. 2, pag. 298.12: Se 'l colono overo lavoratore d'alcuno metesse overo batesse overo biado a l'aia conducesse overo vingna vendegnasse, non rechiesto el segnore de la cosa, la podestà e 'l capetanio e ciascuno de loro siano tenute a luie togliere per nome de pena e de bando per ciascuna fiada diece libre de denare.

[12] Doc. moden., 1347, par. 52, pag. 159.31: Anchora che ge predicti Jacomo et Nicholò anno in l'ara sua a Sorbara centu[m] cara e plu de ledame le quale è comune de le dite parte...

[13] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), DCCVII, pag. 162: [Lo grano che li sollati dello campo recavano, / Fecero l'ara in placza et loco lo trescavano, / Et per multe altre placze lo grano sci purgavano; / Parte se nne veneano et parte manecavano.

[14] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 19, pag. 242.1: E infra le atre belle vertue che de ello se dixe, sì è questa che, abiando ello un iorno aduto alquanta biava a l'aira, ch'el avea segâ, per bate', e no avea atro per sì e li soi discipoli per le speise e per la vita de tuto l'anno, un omo de preversa voluntae, incitao da lo diavo, mise fogo in la dita biava de Stefano e sì l'arse.

[15] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 291.23: hec area, ree, l'aia vel lo spaçço de la casa.

[16] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 70.133, pag. 349: E la rocca no fila cum lo fuso; / chi ha per uso / de stare nascosto e retratto, / no se faza matto, / ché 'l patto rompe lege, / e le trezze oguaiano le are.

[17] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 50.12: Tanta fu la fava, la quale da quelle gamme fu coita, che parze veracemente che la fava delli aitri castellani se partisse delle proprie are e venisse nella ara dove li fusti se vattevano.

[18] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 50, vol. 1, pag. 258.11: [10] E vennero all'area di Atad, la quale è posta di là dal Giordano; dove celebrando le esequie con grande pianto e forte, compierono sette dì.

- Fras. Pagare sull'aia: pagare subito e in contanti.

[19] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 61, terz. 45, vol. 3, pag. 181: Castruccio udendo, ch'egli eran passati, / la gente sua pagò tutta insull'aia, / ed uscì di Pistoi' co' suoi soldati, / e pose il campo suo a Vivinaia.

[20] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 90, terz. 29, vol. 4, pag. 169: E i detti dieci, acciocchè ben si paia / la possa di Firenze, e di contanti / fosse la gente pagata in sull'aia.

- [Prov.] Come di luglio l'aia: secco, arido.

[21] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 10, terz. 67, vol. 1, pag. 117: Moriro a torto, e Dio vuol che si paia, / che mai non nacque poi in quel prato erba, / ma sempre sta come di Luglio l'aia.

- [Rif. al Giudizio universale quando saranno separati i beati dai dannati].

[22] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 213.14, pag. 254: E molto ciò te prova e fermo tene / Toscana e Romagna e Lombardia, / che de poco seme l'aie àute han piene.

[23] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 13, pag. 216.19: Egli vi battezzerà in Spirito santo e in fuoco. E à in sua mano la ventola e monderà l'aia sua, e raccoglierà il grano nel suo granaio e la paglia arderà nel fuoco che non si spegne.

[24] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 5.41, pag. 13: O quanto grave / fue la ignorantia vostra, ora ve asigno: / il bateççiar di questo sir suave / serràe nel foco del Spirito sancto, / tenendo il ventol suo con stretta clave / ne la sua mano, et munda d'ogni canto / l'area süa, et pone et mette il grano / nel hor(r)eo suo, et la paglia da canto / arderà in foco che non bruxa invano, / perché per tempo alcun mai no(n) se extingue».

- [Per indicare un luogo molto piccolo].

[25] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 9, pag. 90.13: e' fu portato da' grifoni tanto ad alto che tutta la terra del mondo gli pareva un'aia da batter grano...

1.1 Estens. Spazio di terreno circoscritto, libero e piano.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 7, pag. 72.9: Da questa quarta, se quanto i mari e paduli occupano, e quanta la region diserta e secca si distende, col pensiero suttrarrai, appena agli uomini per abitare aia strettissima rimarrà.

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 220.10: Lo monte Troezona è presso a Pitean, alto, sanza alcuni àlbori; di qui adrieto pianissima aia di campo, ora è monte...

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 11, ott. 14.6, pag. 607: E comandò ch'una selva che stava / a quel bosco vicina, vecchia molto, / fosse tagliata, e ciò che bisognava / per lo solenne rogo fosse accolto / dentro al boschetto, nel qual comandava / una area si facesse da tal colto: / mossersi allora li ministri tosto, / per far ciò che Teseo loro avea 'mposto.

[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 11, pag. 255.3: E semininsi in aia, o campo piano, sicchè fuggendo la terra, non si scuopran le barbe.

[6] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 58, pag. 36.18: Elli onoravano gli altri idii a bene fare, ma la Febre adoravano ne' templi a meno nuocere, de' quali templi ancora n'ha uno nel palagio e l'altro è ne l'aia de' monimenti mariani e 'l terzo è nella più alta parte di Vico Lungo...

1.1.1 Fras. Mettere in aia: mettere alla prova, sfidare.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 7, pag. 537.2: Ahi cattivella, cattivella! ella non sapeva ben, donne mie, che cosa è il mettere in aia con gli scolari.

1.2 Tratto di terreno tra due solchi per la coltivazione di fiori o ortaggi; sezione di giardino, aiuola.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 39, pag. 48.7: E in questo modo farai l'edificio del bagno. Fa prima una aia soda alta due piei, e falla pendere tanto inverso la fornace, cioè inverso la bocca, onde si farà fuoco dinanzi, che se tu ponessi una palla tonda iv'entro, non vi si rattenga, ma iscorra verso la fornace...

[2] f Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.): E farai piccole aie, accioché da ciascuna parte l'acqua possa correre pe' canali: e in queste aie aprirai la fossa di un palmo. || GDLI s.v. aia.

[3] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ct 5, vol. 6, pag. 68.9: [13] Le gote sue sono sì come le piccole aie delle spezie confettate da speziali.

[4] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 17, vol. 7, pag. 436.6: [7] E fu fatta un'altra aquila grande, con grandi ale e con molte penne; ed ecco, questa vigna mettea quasi le sue radici a lei, e distese li suoi rami a lei, acciò ch'ella bagnasse lei delle piccole are de' suoi freschi germogli.

1.3 Spazio dove si tende la rete (aiuolo) per l'uccellagione.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 111.10, pag. 474: che quando l'omo è in so aira, / fin che par venir oxello / no dé laxar lo cazanelo.

[2] ? Stat. mant., 1371, pag. 10.17: El è comandamento da parte del nostro magnifico Signore ch'el non sia alcuna persona terrera o forestiera chi abia brachi da are, la qual osse, o presume per alcun modo oxelare o far oxelar a altri con diti brachi de fuora per lo teren mantovan soto pena de C liri a cadauno chi contrafesse per cadauna fianda, e d'eserghe taiando un pede, e de fir amazado el bracho, e bruxada la rete.

2 [In contesto fig.:] argomento particolare da trattare, materia.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 225.1: La seguente fatica a questa fia di pregare quella giovane la quale ti fia piaciuta, la terza fatica fia che l'amore duri lungo tempo. Questo fie il modo, e questa aia sarà segnata collo nostro carro; questo termine e fine sarà da tritare colla ricevuta ruota.

[2] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 52.24: Questo è 'l modo, e su per questa aia andrà lo nostro car[r]o e fi co la nostra ruota tritata.

[3] Arte Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), L. 1, pag. 409.14: Questo modo e questa area fia segnata nel nostro carro e questo fine fia da essere ritenuto ne la ruota messa al nostro carro.

[4] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 480.15: Questo modo e questa ara firà signada al nostro carro; questa meta firà premuda dala recevuda rota.

[5] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 20, pag. 817.36: Conchiude l'autore e favella per similitudine: sì come l'aia riceve le spighe e lli covoni del grano e poi su vi conducono li buoi per tritarlo, così l'aia, cioè la materia d'amore, con queste regole fia esaminata.

3 Signif. non accertato.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.95, pag. 153: Deh, come 'l capo ti muffa / sanza rangola! / E que' pur ciangola / ed abbaia, / ed ha la zinghinaia / a l'aia / che la ricca pettina / con pettina di stoppa. || Ageno, Sacchetti, Rime, p. 201 lo collega a Boccaccio, Decameron, VIII, 2, pag. 510.10: «e tutto il dì andava aia», 'a zonzo'.

[u.r. 04.02.2022]