0.1 aidhente, aitante, atante, atanti.
0.2 V. aitare.
0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.
0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Microzibaldone pis., XIII/XIV; Zucchero, Santà , 1310 (fior.).
In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.).
0.5 Locuz. e fras. male aitante 1.
0.7 1 Che possiede prestanza e/o agilità fisica; gagliardo, agile; in buona salute; di bell'aspetto. 1.1 Estens. [In senso morale:] coraggioso, audace. 2 Che aiuta, giova.
0.8 Milena Piermaria 07.03.2000.
1 Che possiede prestanza e/o agilità fisica; gagliardo, agile; in buona salute; di bell'aspetto.
[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 508, pag. 618: Alto Deu glorïoso qe governe la çente, / li boni e li rei, iusti e penetente, / oi Deu, com' eu pos esser gram e trist e dolente, / l'anema mia e lo cor e la mente! / Tu me creassi en forma parisente, / poi me levasti grand e fort e possente, / sì me mostrassi doi cose veramente, / lo ben e 'l mal, don eu son cognoscente. / Enfin q'eu fui vigoros et aidhente, / eu no tegnia la vïa d'orïente: / encontra Ti fui fer e combatente...
[2] Microzibaldone pis., XIII/XIV, 4, pag. 198.5: Perciò ch'elli eie[[...]] racto e aitante come cavriolo...
[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 181.22: l'uomo è ratto e atante come chavriuolo...
[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 66, pag. 150.36: Dunque, che dirai? non lodera' tu la tua propia vertù, essendo sano, e atante del corpo, altrettanto quanto se fosse debole, e magagnato d'alcun membro?
[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 7, pag. 87.1: Efficace fu quella imagine, la quale apparve a Creso re in sogno, la quale percosse il suo animo, prima con paura, e poi con dolore. Imperò che nel sogno torre si vide con ferro l'uno de' suoi due figliuoli, ciò fu Ati ch' era del corpo più bello e più atante, e che nello imperio succedere dovea.
[6] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 10, pag. 139.17: Dopo queste parole saltò nell'acqua, e tra molti colpi di dardi e di lance che i nemici gli lanciavano, nuotò sano e aitante oltre al fiume. || Cfr. Liv. II, 10, 11: «incolumis ad suos tranavit».
[7] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 26.5, pag. 67: La fortitudine è di tre maniere; / Duo delle qua', vertù son nominate, / E la terza non segue lor bandiere. / Questa consiste in aver forze late, / Ed esser molto atante, per natura, / Della persona fra tutte brigate / E questa che dett' è, nïente cura / D'essere scritta per virtù, ma stassi / Tra le du' acque così dura dura.
[8] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 71.17: Zanobi di Fruosino è di comunale statura, magro e asciutto, forte e atante...
[9] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II.9, pag. 156.11: Un solamente, il quale avea nome Bernabò Lomellin da Genova, disse il contrario, affermando sé di spezial grazia da Dio avere una donna per moglie la più compiuta di tutte quelle virtù che donna o ancora cavaliere in gran parte o donzello dee avere, che forse in Italia ne fosse un' altra: per ciò che ella era bella del corpo e giovane ancora assai e destra e atante della persona...
- Aitante in qsa: che ha destrezza, abile.
[10] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 43, pag. 159.12: Ma credo che al paese ciò addivenisse per cagione che le dame vi sono molte grandi bevitrici, bugiarde e ghiotte, e bene pacchianti di roba, più che altre dame lussuriose: gli uomini begli, e vili di loro persone, e poco atanti nelle armi e poco valorosi; ma molto erano arroganti, avarissimi.
- Locuz. agg. Male aitante: privo di vigore, in cattivo stato fisico.
[11] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 146, pag. 84.33: E, per ciò che, come noi per esperienza veggiamo coloro, li quali delle infermità si lievano, esser deboli e male atanti della persona, così creder dobbiamo esser l'anima, la quale dalla infermità del peccato levandosi, s'ingegna di tornare alla sua sanità.
- Sost.
[12] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 69, vol. 3, pag. 463.16: Li tristi odiano li lieti, e li lieti li tristi, gli aitanti li gravi, e li gravi gli aitanti, e li bevitori odiano quelli che non vogliono bere.
1.1 Estens. [In senso morale:] coraggioso, audace.
[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 23, pag. 31.16: Julio Cesare era piatoso e dibonaire e cortese. Catone era aspro e forte in drittura guardare, et in iustizia mantenere. Julio Cesare conquistò onore per donare e per aiutare e per quetare misfatti e liti. Catone era distruggitore de' malvagi. Julio Cesare fu leggiero et aitante, e Catone era fermo e stabile in dritte opere. || Cfr. Fet des Romains, pag.45.14: «Juilles Cesar estoit legiers et movanz a fere moutes proeces».
[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 85.8, pag. 525: Maraviglie facea il buono Arcita, / in qua in là per lo campo correndo; / e con gran voci le sue schiere aita, / or questo or quello andando soccorrendo; / e ciascheduno a bene ovrare invita / che vede lui così andar ferendo; / e d'altra parte facea il simigliante / l'ardito Palemon, pro' e atante.
[3] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 2.6, pag. 501: Ora la Musa a cui più di me cale / per me versi componga, or per me canti, / e noto faccia il gioco marziale / fieramente operato da' due amanti, / con compagnia ciascun di schiera equale / di cavalier valorosi e atanti...
[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 71, pag. 425.14: È, appresso, questo vizio meno abominevole in una età che in un'altra, per ciò che l'essere un giovane avaro senza dubbio non riceve scusa alcuna, per ciò che l'età del giovane è di sua natura liberale, sì come quella che si vede forte e atante ne' bisogni sopravegnenti, ed è piena di mille speranze e d'altrettanti aiuti, e molte vie o vede o le par vedere da potere risarcire quello che speso fosse o d'acquistar di nuovo...
[1] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 369, pag. 435.8: Or non voglio più travagliare mio corpo per loro aitare, nè non voglio che nullo de' miei amici lo sia di niente aitante...
[2] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 430, pag. 439.27: Sì credono che ciò sia el meglio che possano fare, chè tutto così come voi fino a qui lo sete stato nocevole, così lo sarete aitante per inanzi, sì com' ellino credono...
[u.r. 07.04.2010]