AIUTORIO (1) s.m.

0.1 actorio, adiuctorio, adiudorio, adiutorii, adiutorio, adiutoriu, adiutoro, adiutuorio, adjutorio, adjutoro, adyutoriu, aidorio, aiotorio, aitora, aitori, aitorij, aitorio, aiturio, aituro, aiotorio, aiuctorio, aiutor, aiutori, aiutorî, aiutorii, aiutorij, aiutorio, aiutoriu, aiutorj, aiutoro, aiutuorio, aiuturio, ajutorii, ajutorio, altorio, alturii, alturio, aotorio, artoriy, arturio, atorio, atoro, aturio, autorio, aytori, aytorio, ayturio, ayutorie, ayutoriu, ayuturiu, olturio.

0.2 Lat. adiutorium (LEI s.v. adiutorium, 1, 734.47).

0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. mug., XIII m.; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Stat. sen., 1280-97; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV.

In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. venez., 1282 (2); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Doc. moden., 1326; Stat. trent., c. 1340; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Ranieri volg., XIII pm. (viterb.); St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Stat. cass., XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. catan., c. 1344.

0.5 Locuz. e fras. ad aiutorio di 1.1; aiutorio del popolo 3; aiutorio di legge 1.7; essere in aiutorio 1.4.1; giungere in aiutorio 1.1.1; in aiutorio di 1.1, 1.1.1, 1.3.1; in aiutorio a 1.1.1; per aiutorio di 1.1.1; venire in aiutorio 1.1.1.0.6 N Da notare in 1.5.1 [2] la forma unica aitora (Guittone, Rime) presente in rima e prob. da un plur. neutro.

0.7 1 Azione favorevole di intervento o di appoggio (verso chi si trova in uno stato di necessità, difficoltà o di pericolo); sostegno pratico o morale; compartecipazione; soccorso. Anche fig. 1.1 Locuz. 1.2 Sostegno militare (in gen.). 1.3 Sostegno economico; contributo, offerta in denaro, finanziamento. 1.4 [In partic. di una divinità o di un santo:] protezione, assistenza (divina); grazia, ispirazione. 1.5 Estens. Chi o ciò che aiuta. Anche fig. 1.6 [Med.] Ciò che giova, che fa bene alla salute; giovamento, rimedio, cura (aiutorio del corpo, aiutorio di sanità ). Anche in contesto metaf. 1.7 [Dir.]. Assistenza, sostegno legale; difesa, tutela. 1.8 Chiarimento intellettuale, spiegazione; ammaestramento, consiglio. 2 Invocazione d'aiuto. 3 [Dir.] Voto (di elezione o di giudizio); suffragio, sentenza.

0.8 Milena Piermaria 18.01.2002.

1 Azione favorevole di intervento o di appoggio (verso chi si trova in uno stato di necessità, difficoltà o di pericolo); sostegno pratico o morale; compartecipazione; soccorso. Anche fig.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 3 (9), pag. 234.6: No è thesoro k'eo potesse avere guadagnato scì p(re)cioso e gracioso como fo quando eo avi la vostra amistà, in la quale e' ò trovà p(er) me e p(er) li mei amise vero consiglo, grando aitu(r)io...

[2] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 128.27: E l'altra die començata la vactalgia Pirro fugia, ma pertanto vicque per lo aiutorio de li alifanti, li quali li romani non aveano usati.

[3] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 37.12: Et poi dice che questi che ànno eloquenzia giunta con sapienzia sono laudati, temuti et amati; e dice che lli amici loro possono di loro avere aiutorio sicurissimo...

[4] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 4, cap. 3, pag. 112.21: Unde quello cielo, che move tutti li altri cieli da oriente ad occidente, dea avere sì lo suo movemento, che elli non li sia mestieri l'aiutorio altrui.

[5] Stat. sen., 1280-97, par. 78, pag. 24.3: E neuno del detto Comune faccia a lui alcuno servigio, nè dare nè prestare a lui alcuno aiutorio, consellio o vero favore: e chi contra facesse, sia punito per ciascuna volta in V soldi di denari.

[6] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 2, pag. 9.3: Unde, per quello ke nui 'spetemo avere a fare cum cotali nostri vicini, elo conseglo e l'aiturio vostro ne sia misteri...

[7] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 18, cap. 4, par. 2, pag. 313.22: Tu dai aiutorio al rio uomo, e con coloro che odiano Dio se' per amistà congiunto.

[8] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 43, pag. 97.11:Perké illi no caden per altruy conselio ni per altrui adovramento, imperzò no pòn relevare ni resusitare per altruy conselio ni per altrù aytori.

[9] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 6, pag. 126.8: «O Gentili! i quali per congiungimento di carnale amistade siete ragunati con meco insieme in questo luogo, e per fortezze delle vostre virtudi insiememente con la mia persona e con gli miei Arabi disiderate abbattere la signoria di Tunisi, e provocarla nella mia propria persona; alle quali cose io non sarei messo sanza lo vostro consiglio e ajutorio...

[10] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II cap. 2, pag. 658.26: Se la conversazione è con minori, sia con sovvenimento alli bisogni e con compassione e aiutorio...

[11] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 27, pag. 660.28: e li altri colpeveli, li quali no serano electi per principali auctori como adiuctatori o favoregiatori o in fare o in far fare serano colpeveli, siano puniti de aitorio e de favore...

[12] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), CCCXXXII, pag. 73: Dicevano che li ricchi lo grano non cacciavano [[...]] Certe missere Bonomo vi fece bono adjutoro: / Ducento some de grano fece venire da Spoltoro; / Trasselo in placza ad vennere; parse un gran tesoro, / Ca nce recuveravamo como l'apo allo floro.

[13] Stat. cass., XIV, pag. 115.15: Ne le quale cocina i(n)tranu dui fratri ad a(n)nu, li quali faczanu bene quissu officiu; a li quali, quando li abensongirà, siacili date aiutoriu...

[14] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 243.30: Vego ca collo aiutorio dello ignegno vuostro lo mio stato non serrao rotto.

[15] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), Prologo, pag. 72.35: E parme che seguite de pu aitorio a l'animo de l'auditor de li exempli de li santi pairi...

[16] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 124.18: Hoc presidium id est l'aiutorio.

[17] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), Proemio, pag. 134.9: Certe p(er) li cavalgi s'enalça la gloria de li principi, li coraggi de li ri s'engrandisco, ordenase le schiere et dàse la sconficta a li nimici et, p(er)ché adiudano l'omo ne la necessità, li antiqui li chiamò iumente, p(er)ciò che sinça lu loro adiudorio li homini antiqui debili no(n) porriano passare li fiumi, né gire a l'estranee prov(en)çie...

- [In contesto metaf.].

[18] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 490.14: L'ancilla, pettenando li cavelli da matina, incite questa e açonça alo velo lo alturio delo remo, e diga cusì, suspirando cum basso mormoramento: «Sì como io penso, tu li porai rendere la visenda.»...

1.1 Locuz. prep. In, ad aiutorio di: a vantaggio, in favore di.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 7, pag. 204.11: Allora seppi che voi m'eravate promessi in mio aiutorio, et in mio onore accresciare et acquitare triunfo...

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 10, 109-120, pag. 306, col. 2.11: ch'è tra Fiorenza e Bologna: e foe uno mondano omo, lo qual ave tanta cura delle mondane cose, che par che non credesse ch'altra vitta fosse che questa. Fo molto de parte d'Imperio, e fenne zò ch'el sappe in suo aiturio.

[3] Stat. catan., c. 1344, esordio, pag. 27.9: Kisti su li constituciuni di lu abbati e di li monachi di Sancta Maria di Lychodia et di Sanctu Nicola di la Rina, li quali si divinu observari ad aiutoriu di sancta professiuni...

1.1.1 Locuz. prep. In, per aiutorio a, di. Fras. Giungere, venire in aiutorio: portare soccorso. Anche fig.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 179.25: Et a li romani venne in aiutorio Eumenes fratre, de Attallo rege...

[2] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 6, pag. 242.25: e de tute altre cose besognevele a fare guera, per vignire, e vignati, in nostro ayturio, servixio et honore contra quili nostri inimici...

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 20.79-84, pag. 410, col. 2.23: E quelle a poco a poco insirno del porto, tuttavia ascareçando quigli. Cum fono tutti for del porto, e quisti de Cicilia mandono un palumbaro sotto la galera dove era lo ditto Çotto, lo quale la foròe in più parte del fundo; la galea andava çoso, che qui' che i erano suso no se ne 'corgeano. In questo meço çunse XV galíe de Cicilia, in aiturio a le quatro.

[4] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag 213.5: con ciò sia cosa che meser Giere conte da Marsciano e i conte da Santa Fiore c'erano venute per aidorio de quilgle de la parte de sopre, con grande quantità de giente e a pieie e a cavallo ed erano già entrate dentro dal dicto castello...

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 3, vol. 1, pag. 84.25: Ma per tal que cussì nobili ligi non se sturbassi per cupiditati di curuna di lauru, issa fu fortificata per adiutoriu di un'altra ligi, la quali fichiru Luciu Mariu et Marcu Catuni, standu tribuni di lu populu.

[6] San Brendano ven., XIV, pag 68.1: Qua fe li frari la Zena Domino e trovà le piegore così grande. Et una fiada andando la nave in qua e in là, eli vete una isola da pruovo e comenzà andar inver de quela isola. E sì li vene uno bon vento per aiutorio, onde eli non navegà plui e la nave zonse tosto a lo porto.

1.2 Sostegno militare (in gen.).

[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 186.16: Et li Romani maiuremente vencero Africa per lo adiutorio de Maxinixa. Et solo Maxinissa de li regi de Libia tutto tempo resistea ad Cartagine.

[2] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 85, pag. 850: La guarda de la torre Carbonexe, / quando vide la gente del marchexe, / disse a la soa parte sença contexe: / «Nui avem mal fatto; / l'alturio d'i Germî è retornato / e àno preso la piaça in one lato, / suxo 'l palaço àno portato / lo confalone».

[3] Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV, pag 253.13: Fue potestade di Lucca d. Guidocto, et fummo isconfitti in Valdarno, et da inde X die isconfissemo noi li Pisani coll'aitorio delli Fiorentini...

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 33, 1-9, pag. 767, col. 2.13: per la qual cosa li Lucchesi e il suo aituro de parte guelfa vogliendo tutta Toscana segnorezar, sí se afrontonno in campo a Monte Aperti...

[5] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 20. 85-96, pag. 413, col. 1.12: Infine uno cavaliero del Re cum l'aiturio di Colonisi, lo presono [in] Alagna, e 'l Papa vegendosi prexo, mai no volse mançare né bere, e tanto batté lo co' al muro ch'el murío.

1.2.1 [Milit.] [Per trad. del lat. auxilia:] esercito. [Per lo più al plur.:] Truppe (ausiliarie o alleate), rinforzi; milizie.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 1, pag. 79.9: E però bastava oste di duemila cavalieri, perchè più utile parea d'avere gente poca, e di battaglie ammaestrata, che moltitudine grande, servato ancora questo che nell'oste non avesse maggior moltitudine di atorio, e gente straniera, che di cittadini di Roma. || Cfr. Veg. Mil. 1, 1: «illa tamen ratione servata, ne umquam amplior multitudo socialium auxiliarium eset in castris quam civium Romanorum».

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 2, pag 15.26: conciofossecosa che avessero ricevuto grande novero di prigioni rimandati da Pirro re di sua propria volontade, loro cittadini, ordinorono e fermarono, che di coloro, quelli che aveano servito prima a cavallo, guerreggiassero nel novero de' pedoni: e quelli che aveano servito a piede fossero scritti nelli ajutorii de' rombolatori... || Cfr. Val. Max. II, 7, 15: «in funditorum auxilia transcriberentur».

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 2, pag 157.9: Però che a tutti quelli che dalli ajutorii de' Romani fugiti a' nemici erano presi, [[Quinto Fabio Massimo]] tagliò loro le mani, acciò che portando dinanzi a sè li bracci tronchi, alli altri mettessero paura di mancare e partirsi. || Cfr. Val. Max. II, 7, 11: «ex praesidiis Romanorum».

[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 2, pag 351.12: Essendo elli [[scil. Masinissa]] stretto della grave guerra de' Cartaginesi, et a pena sofficiente a difendere il suo imperio, grande e buona parte de l'oste di Numidia con prontissimo animo diede a Scipion Emiliano, perch'era nepote di Africano: la quale oste menasse a Lucullo consolo in Ispagna, dal quale era stato comandato a Scipione che richiedesse ajutorii. || Cfr. Val. Max. V, 2, Ext. 4: «a quo ad auxilia petenda missus fuerat».

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 140.16: Ecco che da poy che vennimo qua no ndi ssimmo stati partuti, per la quale cosa a nuy èy manifiesto a ccredere che a li Troyani so' stati iuncti multi ayutorie e multi succursi... || Cfr. G. Colonne, Hist. dest. Tr.: «notissimum est nobis Troyanis esse superaddita multa subsidia».

1.3 Sostegno economico; contributo, offerta in denaro, finanziamento.

[1] Doc. mug., XIII m., pag. 193.1: Perutzo da Carzuola due paia di polli di state (e) un paio di galline p(er) Natale (e) d. vi (e) t(er)ratico dela t(er)ra ke ttiene da noi (e) aitorio in t(er)zo anno xx ot xxx s. (e) un mogio di grano facto a staio diricto p(er) la co(m)p(er)a di Malacresta.

[2] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 7, pag. 238.27: E quel li respondè: Zo sapies, bel amì, mult me pesa de to daig, mas e' no i son or aisià de doner te nient. Mas e' irai cum ti de ci a la cort. Vit lo bon hom que no poea aver neun aitori...

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 25.49-63, pag. 559, col. 1.14: Vegendo li Senesi lo so segnore cussí umiliado, ch'era cussí superbo, domandar cussí graziosamente, fono comossi a pietade, e çascuno segondo 'l so poder li dava aiturio, sí che inanci 'l termene li fiorini fono al re Carlo apresentadi...

[4] Stat. trent., c. 1340, cap. 26, pag. 28.12: It. sì statuemo e sì ordenemo, che se alchun de la nostra fradaya se amalase, et el foso sì pover che non se poeso far ben in la malatia, et el voleso vegnir a star inter la nostra casa de no', conseiemo e sì volemo ch'el ye sia fate le spensarii iuste e rasonivele al costo de la casa nostra de li batuy, de li dineri de li cavi de li mesi, che se scodeno; e se queli dineri manchase che caschauno sì sia tegnù de dar altorio al nostro fradelo per amor de Dio, e per le anime nostre.

[5] Stat. perug., 1342, L. 1, cap.73, par. 2, vol. 2, pag. 426.28: E ke glie frate predicte overo convento de frate predecatore da Peroscia aggiano e recevano e avere e recevere deggano dal comuno de Peroscia per aidorio e soventione de le spese...

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 156.4: Decimoprimo, che della pecunia dello Communo se faccia aiutorio alli monisteri.

1.3.1 Locuz. prep. In aiutorio di.

[1] Doc. venez., 1282 (2), pag. 9.15: Item laso s. X de dr. grossi per la mia parte a dar in aiutorio dela Terra Sancta, li qal meo pare lasà per lo so testamento.

1.4 [In partic. di una divinità o di un santo:] protezione, assistenza (divina); grazia, ispirazione.

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 0 (38), pag. 238.14: e supplichemo a cului da cui vene questo dono ch'el ne dia lo so aitorio i(n) questa pa(r)te, e gr(ati)a d(e) fare senpre le cose ch'a voi sciano a placere...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 147, pag. 33: Perzò, se l'hom del mondo mil fiadha foss cazudho, / S'el vol tornar a mi, eo gh'ò imprometudho / De dar conseio e aitorio sí k'el no sia perdudho...

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 449, pag. 46: S'el corr e quer aitorio da la Vergen Maria, / Quella poënt regina lo scampa a tuta via...

[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 19, pag. 143.18: è in peccato mortale ad sostenere le tentationi, però che ssi cessa da llui l'aiutorio della gratia divina.

[5] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 22.55-63, pag. 452, col. 1.16: Sí che Stazio, vogliendo poeticamente tratare e destinguere omne singularità de questa ystoria, invocò l'aiturio di Clio, la quale apresso li pagani era una dea de scienzia...

[6] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 581, pag. 55: Non credi tu, si eo volesse, / ke 'l Padre me trame[te]sse / aiutorio molto potente / de su del cielo tostamente, / plu de XII legioni / d'angeli per mei compagnoni?

[7] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), lett. 69. (1376), pag. 288.22: Or su, padre, non state più; accendetevi di grandissimo desiderio, aspettando l'aiutorio e providentia divina...

[8] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 150.3, pag. 442: Pietro e Giovanni e li altri, a capo chino / stavan senza dir null'o ver far motto, / pe' cuor chiamando l'aiutor divino; / pensosi, sì com' uom ch'è nel mar rotto, / di Iesù vedieno 'l partir vicino...

- [In contesto metaf.].

[9] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 29. 31-42, pag. 613, col. 1.10: O sacrosante. Qui vole l'A. modo poetico, com' è ditto, invocare aiturio e grazia dalle Scienzie...

- Aiutorio dei giusti (appellativo per antonomasia della Madonna).

[10] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 13, pag. 231.4: Essendo madona sancta Maria fiola de meser Domenedé, pare e mare de messer Ieso Cristo, ancilla de la santa Trinitae, amiga del Spirito Santo, gloria de li agnoli e de li archangeli, regina de li apostoli, consio de li evangelisti, promessa d'i patriarci, vita d'i propheti, luxe d'i confessuri, avocata d'i peccaturi, alturio e conforto d'i iusti, forteça d'i martyri...

1.4.1 Locuz. verb. Essere in aiutorio: assistere, proteggere; difendere.

[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 7.33, pag. 509: A llaude et a rreverença / de la Vergene Maria, / ke 'nn- aiutorio te sia, / làvate dentro e dde fore».

[2] Legg. S. Margherita, XIII ex. (piac.>ver.), 550, pag. 31: enperçò no me spavent / De pasïon nè de marturio / Denfin ch'ell'è en me' arturio...

[3] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 1136, pag. 293: Segnor omniposente, veraxio salvadore, / tu sie en meo ajutorio e me' defendaore!

[4] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 2505, pag. 115: Perçò si priego çasschadun / Che tuti sia d'un cuor comun / Al ben ferir con vigoria / Sença spavento e gaiardia, / Ch'a mia possa io ve serò / En bon alturio, se io porò...

[5] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 25. 49-63, pag 559.14, col. 1: Né di iattança, çoè né dilexione. E la grazia di Dio. Chiaro apare, li sia in aiturio.

[6] San Brendano ven., XIV, pag. 142.5: E lo abado li dise: «Non abié paura alguna e non ve temé de negota: Dio si è e serà in nostro aiutorio...

1.5 Estens. Chi o ciò che aiuta. Anche fig.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 7, pag. 28.12: Per questo vento s'intende lo spirito, il buono e 'l rio: il buono non è contrario a questa nave, ma grande aiutorio...

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 79.19, pag. 388: Ma tutor me n'a retraito / la mojé che De' m'à daito: / faita fo per me' aitorio / ma assai me dà [...] torio / ché Eva la nostra carne / mai no cessa de tentarne.

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 15, pag. 74.18: [16] Con questi aitorij hii fruiti cressan, se coxan e maruan e montan in soa bontae.

[4] Prov. pseudoiacop. Aggiunte, XIV pm. (umbr.), 295, pag. 58: Suddito con singniore no entençe di paragio, / ché de piana ragione porrali far oltragio; / e non se pense: - En corte buono adiutorio agio -, / ché passa singnioragio sopr'omne conpatragio.

[5] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen. 2, vol. 1, pag. 30.15: 18. Disse in verità poi lo Signore Iddio: non è bene che l'uomo sia solo; facciamo adiutorio a lui, simigliante a sè.

1.5.1 Situazione vantaggiosa, cosa favorevole.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 26, pag. 144.27: Se meno genti e più deboli conoscerai che tu abbi, combattere dei nel settimo modo, cioè per aiutorio dei avere dall'uno lato o montagna, o cittade, o mare, o fiume, o vero alcuno altro aiuto.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 146.17, pag. 216: ond'aver sacco pieno / e voito core, carco è, non aitora.

1.5.2 Mezzo di soccorso.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. 3, pag. 319.14: Le belle donne non domandano aiuto d'arte, né cheggiono la dottrina: la potente bellezza sanza arte è dota di quelle. Quando il mare è abonacciato, il nocchiere, sicuro, si riposa, ma quando egli ingrossa, allora il nocchiere soprastà a li suoi aiutorii.

1.5.3 Ciò che serve a sorreggere (fisicamente); elemento di sostegno.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 11, pag. 95.1: E voglionsi [[scil. le viti]] prima aitare con pali di canne, che la sostentino: poi quando sono rassodate, si stanno ritte per loro, non occupando troppa terra per una [[...]] L'ultima generazione di vigna è quando la vite per terra si giace senza aiutorio. E tutte queste vigne si pongono e a solchi, e a scrobe, cioè a cave.

1.6 [Med.] Ciò che giova, che fa bene alla salute; giovamento, rimedio, cura (aiutorio del corpo, aiutorio di sanità ). Anche in contesto metaf.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 73.13: E Galatea sì è lo meu dolore et è la meesina delo meu dolore, e Galatea solamentre me pò enplagare e dar a mi autorio de sanitade'.

[2] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 29.21: E se la plaga descovre del tuto la soa faça e li soi movementi de dolor, e la plaga demande grand aiutorio de sanità...

[3] Disticha Catonis venez., XIII, L. 2, dist. 22, pag. 62.16: tu comete lo secreto conseglo a lo tasevel (com)pagnon; tu comete lo autorio del corpo a lo bon medego.

[4] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 20, pag. 31.12: Item lu vinu oy l'acqua duvi fussi cocta erba di Sanctu Iohanni fa fortissimu aiutoriu contra bisinteria e omni fluxu di ventri et di sangui si li dai a biviri.

1.6.1 Ciò che è necessario alle funzioni vitali.

[5] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 165.31: E partese questa melanconia in doe part, l'una part roman col sangue, e va seg ay membr per caxon de necessità e de artoriy, ché la acunza lo sangue a nodrigar ie membr melanconich; la segonda part se manda a la milza e per necessità e per artoriy, ché zo fo besogna per mundificament de tut el corp e per nodrigar lu e la milza.

1.6.2 Influsso benefico.

[1] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), Prologo, pag. 140.1: E per quello che lli omini, alla fiata, se crede fare molte cose le qualle igli desidera per aiutorio de le vertute le quale è en le petre, abiandole, spessa fiata, cunplise ciò ch'elli vole.

1.6.3 Sollievo (a un dolore).

[1] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 759, pag. 49: Et elo a mi: io vezo ben la voia / la qual tu ai, o dolze mare mia, / de darme alturio a la mia grave noia. / Un sol remedio, o mare, me seria / a la mia pena chossì aspra e forte...

1.7 [Dir.]. Assistenza, sostegno legale; difesa, tutela.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), L. Sal. 1, cap. 12, pag. 16.31: Adunque, o imperadore del senato, preghiamo che voi diate consiglio a noi miseri cittadini, e rendeteci quello aiutorio de la legge la quale la iniquità de' malvagi pretori ci à tolti... || Cfr. Sall. Catil., XXXIII: «legis praesidium».

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 10, vol. 1, pag. 388.22: Et la podestà di Siena, ne le dette questioni sia tenuto et debia dare et costregnere li avocati del comune, e' quali per lo tempo saranno, se averrà che essi advocati sieno ne la città di Siena, che dieno aiutorio contra la detta persona, senza alcuno salario.

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 67, vol. 2, pag. 259.25: Anco, che neuno giudice o vero advocato possa fare alcuna avocagione o vero dare alcuno aiutorio...

- Locuz. nom. Aiutorio di legge: vantaggio che una norma attribuisce a chi si trovi in det. condizioni.

[4] Ranieri volg., XIII pm. (viterb.), pag. 228.17: renu(n)çando in q(ue)stu factu ad onde aiutoriudi lege (e) a q(ue)lunqua rasone (e) actio(n)e ke tu avie in q(ue)sta cosa p(er) occasio(n)e di ristituim(en)tu dela fede commessa... || Cfr. Ranieri, Ars notaria, XXIV: «renuntians in hoc facto omni legum auxilio» (cit. da Lazzeri, Antologia, pag. 404, n. 44.).

[5] Doc. moden., 1326, pag. 13.17: E renunçiemo alla eçecionne de no avere abiù e reçevuto interamente le dite quantitae de pecunia e chadauna de quelle e de no avere prometue le sovra scripte et infrascripte chonse tuta fate al benefficio de le nove constituçion alla pistola del divio Adriano et a ugne altro ayturiode leçe de raxonne e de nusança.

1.7.1 Estens. Fig. Argomento a sostegno di una tesi.

[1] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 83.22: Ma perché a me non è licito di recusare la commessione del maggiore, curerò di provare per mia difinizione quello che sento sopra lo articolo proposto. Nondimeno per li tuoi detti sopra ciò voglio alcuna cosa sentire, acciò che, del tuo laudabile aiutorio dotta, sopra tal fatto alcuna falsità abumbrare non mi possa. || Cfr. il passo del testo lat. a fronte: «ut patrocinio instructa laudabili nulla super hoc negotio me valeat falsitas obumbrare».

1.7.2 Chi sostiene le parti della difesa in un processo; difensore.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 1, pag. 533.16: A. Gabinio nel grandissimo ardore della sua infamia, suggietto a li ajutorii del popolo, essendo Memmio accusatore, parea che fosse rotto della speranza; però che l'accusa faceva pienamente le sue prove, e li ajutorii con debole fede si sforzavano di valere, e coloro che giudicavano, pieni d'ira, desideravano accesamente la pena de l'uomo. || Cfr. Val. Max., VIII,1.3: «defensionis praesidia».

1.8 Chiarimento intellettuale, spiegazione; ammaestramento, consiglio.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. c. 29.69, vol. 3, pag. 483: Omai dintorno a questo consistorio / puoi contemplare assai, se le parole / mie son ricolte, sanz'altro aiutorio. / Ma perché 'n terra per le vostre scole / si legge che l'angelica natura / è tal, che 'ntende e si ricorda e vole, / ancor dirò, perché tu veggi pura / la verità che là giù si confonde, / equivocando in sì fatta lettura.

[2] Rim. Am. Ovid. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), pag. 437.21: Se alcuno ama quegli o colei la quale amare giova, bene aventuratamente amando, arda e rallegrisi e navichi col suo vento; ma se alcuno malamente disidera la signoria della indegna fanciulla, senta l'aiutorio della nostra arte, acciò che non perisca.

2 Invocazione d'aiuto.

[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), 7, pag. 137.4: A lu quali comu Silviu primamenti vidi, baptendusi li manu, acumenza a gridari: «Ayutoriu, aiutoriu!».

[2] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Tedora, pag. 87.27: Allora la bestia prese il portinaio e portavaselo, e 'l portinaio gridava: aiutorio aiutorio.

3 [Dir.] Voto (di elezione o di giudizio); suffragio, sentenza.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 1, pag 536.2: Q. Flavio accusato al popolo da Gneo Valerio edile, e dannato già da li ajutorii di XIIIJ tribi, cridoe, ch'elli innocente era condennato. || Cfr. Val. Max., VIII, 1, 7: «Cum XIII tribuum suffragiis damnatus esset».

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 5, pag. 551.7: Lucio Crasso, così grande appo li giudici, come M. Scauro appo li padri conscritti (però che reggeva li loro ajutorii con fortissimi e felicissimi meriti d'eloquenza, [et] era così principe ne la corte de la ragione, come Scauro in quella del senato)... || Cfr. Val. Max., VIII, 5,3: «namque eorum suffragia robustissimis et felicissimis eloquentiae stipendiis regebat»

- Locuz. nom. Aiutorio del popolo.

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 8, pag. 248.18: Conciofossecosa che quinci e quindi il circondassero, fu addomandato Piso se elli anuncierebbe, che Palicano era fatto consolo per li ajutoriidel popolo. || Cfr. Val. Max., III, 8,3: «suffragiis populi».

[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 1, pag. 533.13: A. Gabinio nel grandissimo ardore della sua infamia, suggietto a li ajutorii del popolo, essendo Memmio accusatore, parea che fosse rotto della speranza... || Cfr. Val. Max., VIII, 1, 3: «suffragiis populi [[...]] subiectus».

[u.r. 06.05.2022]