ALBANO (1) agg./s.m.

0.1 albana, albane, albani, albano.

0.2 Lat. Albanus.

0.3 Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Dell'antica città laziale di Alba Longa. 2 Sost. Abitante di Alba Longa.

0.8 Pär Larson 16.12.1999.

1 Dell'antica città laziale di Alba Longa.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), Libro 12, pag. 757.29: ma questo addomando che, quando la pace i fati fermeranno, non patischi che nome si muti a' Latini e non sieno detti Trojani e non si mutino veste e non mutino voci: sia Italia e sempre siano i re albani, e la italiana schiatta sia potente della romana virtude.

[2] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 1, pag. 7.3: sustinni multi fatigy finkì hedificau la chitati di Lavina et finkì purtau li dei truyani in Italia, di li quali dixisi lu sangui latinu et li patri albani, et ancora finkì hedificau li alti mura di Ruma.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 9, pag. 300.8: Niso fugge: e già era iscampato da' nemici, non avedendosi d'Eurialo, e aveva passati i luoghi i quali so detti poi Albani dal nome d'Alba...

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 24, pag. 44.16: «Intendi, diss'egli, o Giove; intendi tu [...] del popolo d'Alba; e tu, popolo Albano, ascolta, sì come queste leggi e convenenze sono qui ritratte senz'alcun baratto; così dirittamente le intendo io, il popolo di Roma non fallirà a guardarle...

[5] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 11, pag. 211.15: E alcuni autori erano, che l'acqua Albana era corsa sanguinosa: e a Roma dentro alla cella della Forte Fortuna del capo il segno che nella corona era nella sua mano spontaneamente caduto.

2 Sost. Abitante di Alba Longa.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), 32, pag. 20.8: l'usanza de' giuochi Lupercali s'incomincioe da Romolo e da Remo allora quando con letizia si ralegrarono che Munitore, re degl'Albani, loro avolo, [con]ceduto avea loro d'edificare la cittade in quello luogo ov'elli erano notricati, sotto il monte Palatino...

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 6, 34-042, pag. 136, col. 2.4: Che i tre ai tre, çoè qui' tri pugilli, che per parte combateno per li Albani e per li Romani la iurisditione dell'imperio, com'è ditto.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 128.17: Tulio Ostilio, capitano della cavalleria, dopo Numa prese il regno; il quale vestìe porpora; fece guerra contro li Albani...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 3, vol. 2, pag. 73.33: Horaciu, lu quali fu vincituri in prima di li tri Curiati, et per condiciuni di la batalya fu vincituri di tucti li Albani, venendu da quilla bellissima batalya et intrandu a la casa, truvau sua sori virgini qui era cita spusa di Curiati...

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 165.4: questi giuochi Ascanio primo rinovoe, quando cinse Alba longa delle mura, e insegnògli a celebrare alli antichi e primi Latini, come esso garzone ora giuoca e la Trojana giovanaglia seco. Li Albani insegnaro a' suoi; e poi quinci l'alto Romano prese e servoe l'onore della patria...

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. I, cap. 25, vol. 1, pag. 39.28: dopo Agrippa regnò Aremolus Silvius suo figliolo XVIIII anni: questi puose intra' monti ov'è ora Roma la signoria degli Albani.

[7] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 23, pag. 41.16: i Troiani fondarono Lavinio, e quelli di Lavinio fondarono Alba, e degli Albani discesero i Romani.

[u.r. 17.04.2006]