ALBARÀ s.f.

0.1 albara.

0.2 Ar. al-barâ'a 'ricevuta, scontrino di pagamento'. || Cfr. Pellegrini, Arabismi, pp. 106, 345 e 418.

0.3 Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.): 1.

0.4 Att. solo in Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Polizza, quietanza, ricevuta di pagamento che attesta la tassa pagata.

0.8 Pär Larson 25.11.1998.

1 Polizza, quietanza, ricevuta di pagamento che attesta la tassa pagata.

[1] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 274.20: Diritto di mercatantie che si paga a Zaffi Di ciò che vi metti d'avere paghi 10 per centinaio in roba; oltre a ciò paghi uno altro diritto che si chiama mangona, la quale si paga il sedecimo di ciò che la mercatantia è stimata [[...]]. E se la porti da una terra a un'altra sì ti conviene portare albara, cioè polizza della dogana del signore, per potere mostrare onde la recasti.

[2] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 276.21: se cosa fusse che il venditore non dinunziasse e fusse saputo, sarebbe il venditore alla mercè del signore. E se la vuogli trarre fuori sì ti dà la mangona l'albara, cioè polizza, e non pagherai niente; ma è costuma che li debbi portare l'albara dello luogo ove l'ai portata o in terra del detto reame, e se nol facessi pagheresti mangona.

[u.r. 17.04.2006]